La stagione per la presentazione della dichiarazione dei redditi per il 2023 è iniziata a partire dal 16 marzo, con la consegna delle Certificazioni Uniche.
Le Cu 2023 servono, appunto, ai lavoratori dipendenti e autonomi e ai pensionati per dichiarare i redditi percepiti durante il precedente periodo d’imposta, ovvero 2022.
Anche se la stagione di presentazione delle dichiarazioni dei redditi è iniziata, la campagna vera e propria non è ancora ai box di partenza e bisogna aspettare qualche settimana.
Tuttavia, in questo breve lasso di tempo di attesa è bene iniziare a premunirsi e recuperare tutti i documenti utili alla presentazione della dichiarazione dei redditi, sia 730/2023 che Modello redditi 2023.
Parliamo, innanzitutto, dei modelli dichiarativi, delle scadenze e elenchiamo quali sono tutti i documenti da presentare al Caf, al commercialista e al consulente del lavoro.
Dichiarazione dei redditi 2023: 730 e Modello redditi. Chi deve presentarli?
La presentazione della dichiarazione dei redditi è uno degli adempimenti fiscali annuali più importanti, al quale sono chiamati milioni di contribuenti.
La dichiarazione dei redditi è un documento fiscale che deve essere presentato da coloro che hanno percepito redditi di pensione o di lavoro, dipendente o autonomo, durante il precedente anno fiscale.
Non tutti sono tenuti a presentare il modello dichiarativo, ma anche gli esonerati, ovvero coloro per i quali non vige l’obbligo, possono comunque presentare la dichiarazione. I modelli utilizzati per presentare la dichiarazione sono due: il modello 730 e il Modello redditi.
Il modello 730/2023 deve essere presentato dai lavoratori dipendenti e dai pensionati. Il modello redditi – ex Unico – deve essere presentato dai lavoratori autonomi, i professionisti titolari di Partita Iva e dalle imprese.
Sia per il modello 730 che per il Modello redditi, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione la dichiarazione precompilata, molto vantaggiosa data l’assenza dei controlli.
Dichiarazione dei redditi 2023, tutti i documenti necessari
La campagna per la presentazione della dichiarazione dei redditi per il 2023 è alle porte. È tempo di iniziare ad informarsi e capire bene quali sono i documenti che bisogna consegnare al Caf, al proprio commercialista oppure al consulente del lavoro.
Gli stessi documenti, ricordiamo, devono essere conservati fino al 31 dicembre 2027, termine entro il quale il fisco può richiederli al contribuente.
Quali sono i documenti che bisogna indicare in dichiarazione? Innanzitutto, sono necessari i dati anagrafici e personali del contribuente e dei familiari a carico:
- •
Documento d’identità del dichiarante;
- •
Codice fiscale del contribuente e dei familiari a carico;
- •
Numero di telefono;
- •
Dati del datore di lavoro che dovrà effettuare il conguaglio.
Oltre a dati anagrafici, è necessario indicare i redditi di lavoro dipendente, autonomo, assimilati o pensione percepiti durante il precedente periodo fiscale, in questo caso, il 2022. Il professionista dovrà, quindi, avere a disposizione tutte le Certificazione Uniche del contribuente, riferite a redditi percepiti nel 2022.
In riferimento ai terreni e ai fabbricati, il contribuente è tenuto a presentare:
- •
Contratti o atti di compravendita, donazione o successione;
- •
Contratti di locazione;
- •
Canone di locazione percepiti da immobili affittati;
- •
F24 per il versamento dell’Imu, riferito all’anno 2022.
Questa è solo una piccola parte dei documenti da fornire al professionista per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
La gran parte dei documenti per l’elaborazione dei modelli dichiarativi riguarda le spese detraibili e gli oneri deducibili, ovvero tutti i documenti che servono per accedere alle deduzioni e alle detrazioni fiscali. Ricordiamo che deduzione e detrazione non sono la stessa cosa. Per ogni detrazione fiscale, verrà richiesta specifica documentazione.
Naturalmente, per poter accedere alle detrazioni fiscali è opportuno che le spese siano state effettuate utilizzando metodi di pagamento tracciabili come assegni, bonifici, carte di credito o bancomat. Ma la tracciabilità è dimostrabile anche con ricevute fiscali o annotazioni in fattura.
Dichiarazione dei redditi 2023, le scadenze del 730 e del Modello redditi
Una prima importante da ricordare è quella del 30 aprile 2023. Salvo proroghe, il 30 aprile, l’Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei contribuenti il 730 precompilato.
I contribuenti possono accettare il 730 precompilato oppure possono inviare il 730 ordinario entro il 30 settembre 2023 (la scadenza slitta al 2 ottobre).
Entro il 30 novembre 2023, scadono, invece, i termini per l’invio del Modello Redditi. Sempre entro il 30 novembre 2023 si deve inviare il Modello redditi correttivo e/o aggiuntivo del Modello 730.
Sempre in tema di integrazioni, entro il 25 ottobre 2023, in caso di dimenticanze oppure omissioni, è possibile presentare il 730 integrativo.
La fine della stagione dichiarativa cade il 30 novembre 2023: data che coincide con la scadenza dei termini per la presentazione del Modello redditi.