Domani a Piazza Affari: elevato il rischio di pressioni ribassiste per il Ftse Mib

In America sono attesi diversi aggiornamenti sul fronte macro. Da seguire i petroliferi, possibili movimenti su Prysmian.

Giornata contrastata per le Borse europee che non sono riuscite a confermare le buone intenzioni mostrate all’inizio, chiudendo gli scambi a velocità diverse. Nella tarda mattinata gli indici hanno ripiegato, scivolando al di sotto della parità, per poi tentare nel pomeriggio di riconquistare il segno più. Ci è riuscito il Dax30 che è salito dello 0,37%, mentre il Ftse100 e il Cac40 sono scesi rispettivamente dello 0,33% e dello 0,05%. E’ riuscita nel finale a strappare il segno più Piazza Affari che ha visto l’indice Ftse Mib fermarsi a 22.849 punti, con un rialzo dello 0,21%. In mattinata le quotazioni sono arrivate a superare i precedenti massimi dell’anno, spingendosi fino a 23.025 punti, da cui però è partita una veloce correzione che ha trovato un supporto in area 22.600. Da questo livello si è avuto un rimbalzo che ha visto l’indice ritornare ai ridosso dei 22.850, con una chiusura inferiore ai precedenti massimi di area 22.900. Proprio quest’ultimo aspetto getta un’ombra sulle possibilità di assistere ad una prosecuzione degli acquisti da subito, lasciando temere piuttosto nuove vendite. Una conferma in tal senso si avrà con discese al di sotto dei 22.600, minimi di oggi, oltre i quali si guarderà ai 22.400, la violazione dei quali aprirà le porte a flessioni in direzione dei 22.000 punti. Nella peggiore delle ipotesi sono da mettere in conto escursioni ribassiste fino ai 21.500 punti, da dove si dovrebbe assistere ad una ripresa degli acquisti. Lo scenario alternativo a quello appena descritto prevede invece un immediata continuazione del rialzo, con l’indice capace di superare di slancio l’area dei 23.000 punti. Un’evoluzione di questo tipo aprirebbe le porte ad un potenziale rialzo di ulteriori 500 punti, almeno fino ai 23.500 punti.