Domani a Piazza Affari: il Ftse Mib non dovrebbe andare molto lontano ora

In America sono attesi diversi spunti dal fronte macro, oltre ad un intervento di Geithner. Da seguire i petroliferi, Intesa Sanpaolo e Generali.

Anche quest’oggi gli acquisti hanno avuto la meglio sulle Borse europee che hanno mostrato maggiore vivacità rispetto a ieri, beneficiando ancora una volta delle positive indicazioni arrivate da Wall Street. Gli indici del Vecchio Continente si sono rafforzati strada facendo, terminando la seduta sui massimi, con il Ftse100 e il Cac40 in salita dell’1,15% e dell’1,28%, preceduti dal Dax30 che si è mosso con maggiore decisione, segnando un progresso dell’1,69%. In positivo anche Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib ha terminato gli scambi sui massimi intraday, a quota 22.802 punti, con un rialzo dell’1,15%. Grazie alla tenuta dei minimi segnati nelle ultime due sessioni, in area 22.500/22.400, l’indice è riuscito a compiere un altro passo in avanti, superando il livello dei 22.700 che però non ha dato vita ad una vera e propria accelerazione rialzista. Le quotazioni infatti sono arrivate fino ai 22.800, poco al di sotto dei massimi dell’anno segnati circa 100 punti più in alto. Il Ftse Mib ora potrebbe anche tentare di andare oltre e arrivare a testare i 23.000 punti, oltre i quali l’attenzione si sposterà in direzione dei 23.500, altro ostacolo di rilievo che difficilmente sarà violato in prima battuta. L’analista Corradin ritiene però che il mercato difficilmente arriverà a segnare nuovi massimi, necessitando prima di una fase di consolidamento. Alla luce di ciò l’esperto suggerisce di guardare con attenzione all’area dei 21.000/20.700, livello dal quale dovrebbero partire gli acquisti in caso di ritracciamento del mercato. Nel brevissimo sarà interessante vedere se il mercato arriverà a testare i 22.900/23.000 punti, magari già nella seduta di domani. Un’ipotesi però la cui realizzazione non è così scontata, specie alla luce del ritracciamento dei listini americani che, pur mantenendosi ancora tutti in progresso, hanno ridotto significativamente i guadagni iniziali.