Il calo di ieri è stato seguito quest’oggi da nuove vendite sulle Borse europee che hanno cercato nel primo pomeriggio di risalire la china. Un tentativo che però è andato incontro ad un fallimento, a tal punto da costringere i listini a segnare nuovi minimi rispetto a quelli della mattinata. Il Ftse100 e il Cac40 hanno ceduto così l’1,82% e l’1,92%, mentre il Dax30 ha avuto la peggio con un pesante calo del 2,51%. Bilancio pesante anche a Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib si è fermato sui minimi intraday a 21.966 punti, con una correzione del 2,03%. In linea con quanto indicato nella rubrica di ieri, il ribasso dl mercato ha trovato terreno fertile anche oggi, dopo il mancato superamento di area 22.500. L’incapacità dell’indice di riposizionarsi stabilmente al di sopra di tale soglia ha riportato le vendite che hanno spinto le quotazioni a ridosso di un importante supporto quale quello dei 22.000/21.900. Secondo quanto segnalato dall’analista Davide Fraboschi, proprio quest’ultima area rappresenta una prima soglia di controllo del rischio. L’esperto però ritiene che fino a quando le quotazioni del Ftse Mib si manterranno al di sopra dei 21.000/20.800 punti, il mercato riuscirà a conservare un’impostazione positiva. Certo è che anche una simile view non esclude un potenziale di downside per ulteriori 1.000 punti e questa minaccia si concretizzerà in caso di mancato riposizionamento al di sopra dei 21.900/22.000. Se al contrario il Ftse Mib riuscirà a riconquistare tale soglia, allora saranno possibili recuperi in direzione dei 22.300 prima e dei 22.500/22.600 in seguito. Solo oltre quest’ultima soglia si potrà guardare con rinnovata fiducia ad un test dei massimi della scorsa ottava in area 23.000. Un livello che però non dovrebbe essere superato di molto, almeno nel breve, visto che, stando alle indicazioni di Fraboschi, l’area compresa tra i 22.800 e i 23.300 rappresenta già un target molto interessante.