Domani a Piazza Affari: resta ancora alto il rischio di nuove flessioni nel breve

In America sono attesi due dati macro e alcune trimestrali societarie. Alla prova dei conti Snam Rete Gas e Saipem.

La settimana si è aperta con un bilancio decisamente negativo per le Borse europee che hanno vissuto in realtà una seduta a due facce. Per gran parte della sessione gli acquisti hanno avuto la meglio, ma nel pomeriggio si è assistito ad un brusca inversione di rotta che ha portato ad una chiusura in netto calo. Mentre il listino londinese ha ceduto quasi un punto, è andata peggio al Cac40 e al Dax30 che hanno lasciato sul parterre rispettivamente l’1,68% e l’1,71%. Non è andata certo meglio a Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib si è presentato al suono della campanella a quota 23.001 punti, con una correzione dell’1,79%, a poca distanza dai minimi intraday toccati a 22.924 punti. Nella prima parte della seduta l’indice ha cercato di rimbalzare e di riportarsi al di sopra dei 23.500 punti, fallendo però nel suo tentativo e scivolando ben 500 punti più in basso. Il mercato conferma così le attese di una correzione che sembra ancora destinata a proseguire nel breve, anche se proprio quest’oggi l’indice si è fermata su un supporto da cui si potrebbe assistere ad una reazione. La tenuta di area 23.000, che pure è stata violata frazionalmente nell’intraday, potrebbe favorire un rimbalzo che tuttavia rimarrà semplicemente tale almeno fino a quando le quotazioni non andranno oltre i 23.500 punti. Solo con il superamento di questo livello si potrà sperare in una reazione più duratura che riconduca dapprima verso area 24.000 e in seguito in direzione dei massimi dell’anno a 24.500, anche se tale scenario appare poco probabile almeno nel brevissimo termine. Ha più chances di realizzazione infatti una prosecuzione delle vendite che magari potrebbe anche essere preceduta da un rimbalzo. Fino a quando i corsi si manterranno al di sotto dei 23.500 punti, allora sarà elevato il rischio di assistere ad una rottura dei 23.000 punti raggiunti oggi. In tal caso sarà inevitabile un test dei recenti minimi di periodo, segnati in area 22.500 agli inizi del mese in corso, in corrispondenza dei quali si dovrebbe assistere ad una ripresa degli acquisti almeno in prima battuta.