Stretta sul Natale: calendario dei divieti giorno per giorno

L'ultima ipotesi del Governo è quella di introdurre una zona rossa in tutta Italia nei giorni festivi e prefestivi e tenere una zona arancione per le giornate lavorative. Cosa si potrà fare e cosa sarà vietato per il periodo di Natale, dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021? Ecco il calendario previsto dal nuovo Dpcm suddiviso giorno per giorno.

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Natale e Capodanno si avvicinano e a una settimana di distanza dal 25 dicembre il Governo è ancora alle prese con la definizione dei divieti che dovrebbero entrare in vigore proprio a ridosso delle Feste. Il Consiglio dei Ministri della serata di venerdì 18 dicembre dovrebbe finalmente deliberare il provvedimento che potrebbe inserire l’Italia in una maxi zona rossa per le feste dal 24 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021, oppure limitare la zona rossa ai giorni festivi e prefestivi (quindi il 24, 25, 26, 27 dicembre, 31 dicembre, 1, 2 e 3 gennaio) e lasciando la zona arancione o – alla meglio – gialla nel resto delle vacanze.

Le ultime ipotesi, infatti, vedono un ultimo weekend “free”, ovvero la possibilità di spostarsi liberamente (anche tra Regioni) il 19 e il 20 dicembre 2020, mentre per la festività del 6 gennaio non sarebbero imposte particolari restrizioni. Come si dice: “La Befana tutte le feste (e n questo caso le restrizioni) porta via”. Fa eccezione a quanto detto il Veneto, per il quale il Governatore Luca Zaia ha emanato un’ordinanza di passaggio da zona gialla a zona arancione “moderata”.

Insomma, a pochi giorni dall’arrivo di una delle feste più attese dai bambini e dalle famiglie, ancora non si sa con precisione che cosa sarà concesso e che cosa sarà vietato per Natale. Tuttavia, sulla base delle ultime informazioni trapelate dai vari Consigli dei Ministri e dalle varie riunioni tra il Comitato Tecnico Scientifico, il premier Giuseppe Conte e i Capi di delegazione della maggioranza, è già possibile definire un calendario (quasi definitivo) delle nuove restrizioni per le Feste.

Ecco che cosa potremmo fare per ciascuna giornata dal 19 dicembre 2020 fino al 6 gennaio 2021. I controlli saranno serrati per tutta la durata delle vacanze.

Natale, in arrivo la nuova stretta

Dovrebbe arrivare a ore la nuova decisione del Governo in merito alla stretta di Natale e Capodanno, che come annunciato da Conte, è necessaria per evitare una possibile terza ondata di contagi. Le ipotesi sul tavolo sono ancora due, l’una più morbida e l’altra più rigorista e decisa. I Ministri Francesco Boccia, Roberto Speranza e Dario Franceschini premono per l’irrigidimento delle restrizioni, mentre il premier tenta di scegliere un’opzione non troppo punitiva per negozi e attività commerciali.

Dal 24 dicembre al 6 gennaio, secondo la linea più dura, l’Italia potrebbe entrare in una “maxi zona rossa” dove sarebbero vietati gli spostamenti all’interno dei Comuni, i negozi resterebbero chiusi così come i bar e i ristoranti. In caso di linea morbida, invece, la zona rossa sarebbe limitata alle sole giornate festive e prefestive (quindi il 24, 25, 26, 27 dicembre, il 31 dicembre, l’1, 2, 3 gennaio). Da quanto emerge dall’ultima riunione, però, il Governo sembra voler introdurre la zona rossa nei giorni festivi e prefestivi e la zona arancione nei giorni lavorativi.

L’Epifania, che tutte le feste si porta via, non resterebbe priva di restrizioni secondo le ultime ipotesi. Non è esclusa, infatti, l’introduzione di una zona arancione o rossa per il 5 e il 6 gennaio 2021. Ecco il calendario delle possibili restrizioni in arrivo.

Natale, calendario dei divieti dal 24 dicembre al 6 gennaio

Sulla base dell’ultimo DPCM del 3 dicembre scorso, gli spostamenti tra le Regioni resteranno vietati dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, mentre per il weekend del 19 e 20 dicembre non dovrebbero essere introdotte nuove restrizioni.

La stretta di Natale, dunque, partirebbe dal 24 dicembre, quando l’Italia dovrebbe entrare in una “zona rossa nazionale”: tutte le uscite non comprovate da esigenze lavorative, di salute o necessità saranno vietate. Non si potrà uscire dal Comune e nemmeno dalla propria abitazione. Non si potranno incontrare amici, parenti e conoscenti, non si potrà recarsi nei bar o nei negozi perché resteranno chiusi. Saranno comunque concessi gli spostamenti per le partecipazioni alle celebrazioni religiose che dovranno tenersi entro l’orario di coprifuoco. Si potrà svolgere attività sportiva all’aperto soltanto nei pressi della propria abitazione. Infine, rimarrà valida l’impossibilità di spostarsi se non per i motivi suddetti dalle ore 22 alle ore 5 del mattino. Tornerà la necessità di compilare l’autocertificazione.

La zona rossa dovrebbe protrarsi anche per tutti i giorni festivi e prefestivi compresi nelle vacanze.

Dunque per il 25 dicembre, il 26 dicembre e il 27 dicembre, con le medesime regole appena elencate. Il Governo, comunque, starebbe valutando la possibilità di inserire una piccola deroga alla partecipazione del pranzo di Natale. La possibile apertura riguarderebbe l’invito fino a un massimo di due congiunti non conviventi: ad esempio genitori o figli non conviventi, congiunti, nonni.

L’Italia dovrebbe entrare in zona arancione dal 28 dicembre al 30 dicembre 2020. Su questo allentamento sta premendo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che intende tutelare l’apertura dei negozi fino alle 21 e delle attività ristorative fino alle ore 18. Il coprifuoco, comunque, rimarrebbe invariato dalle ore 22 alle ore 5. Ma essendo stata istituita la zona arancione per le giornate lavorative, non è possibile recarsi al bar o al ristorante e nemmeno spostarsi al di fuori del proprio Comune di residenza. Anche i negozi resteranno chiusi ad eccezione di farmacie e parafarmacie, alimentari, tabaccherie, edicole.

Capodanno, nuova stretta anche per il 2021

Anche per Capodanno gli italiani potrebbero dover rispettare limitazioni stringenti. Se nel DPCM del 3 dicembre scorso era previsto un coprifuoco dalle 22 alle 7 per Capodanno con l’impossibilità di spostarsi tra Comuni diversi da quello di residenza, la nuova stretta potrebbe limitare ancora di più i cittadini.

Infatti, dal 31 dicembre 2020 e fino al 3 gennaio 2021 dovrebbe essere in vigore una “zona rossa nazionale” che prevede l’impossibilità di uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Inoltre, i negozi dovranno restare chiusi, così come i bar, i ristoranti e i centri commerciali. Infine, non ci si potrà incontrare con amici, parenti o congiunti se non una sola volta al giorno dalle ore 5 alle 22 (questa la deroga concessa dal Governo).

Dal 4 gennaio, invece, l’Italia dovrebbe tornare in zona arancione. Dunque i negozi resteranno chiusi, saranno vietati gli spostamenti tra Comuni diversi da quello di residenza e non sarà possibile andare al bar o al ristorante. Sono sempre possibili, ovviamente il rientro al proprio domicilio o residenza o gli spostamenti dettati da motivi di salute, lavoro o necessità.

Epifania, tutte le feste (e le restrizioni) porta via

Il 5 e il 6 gennaio 2021 sono giornate arancioni per quanto riguarda le restrizioni.

Ciò significa che nelle ultime due gironate di festa bar e ristoranti resteranno chiusi, e non è possibile spostarsi tra Comuni diversi da quello di residenza (se non per motivi di salute, lavoro, necessità o per eventuali deroghe). I negozi sono chiusi e anche i centri commerciali. Infine, il coprifuoco rimane invariato dalle ore 22 alle ore 5.

Dal 7 gennaio le scuole superiori dovrebbero tornare a svolgere per il 50% le lezioni in presenza in tutta Italia: il Governo spera di riuscire a garantire il rientro in classe per migliaia di ragazzi. Per questo motivo sono già in corso le riunioni per definire quale sarà il nuovo piano relativo a trasporti, orari delle lezioni e possibili ingressi scaglionati per evitare il sovraffollamento in entrata e in uscita dagli edifici scolastici.

Il Veneto anticipa la stretta: l’ordinanza di Luca Zaia

Con l’ultima ordinanza firmata da Luca Zaia il 17 dicembre 2020, la Regione Veneto ha – di fatto – anticipato il Governo sull’introduzione della nuova stretta di Natale. Infatti, la Regione ha registrato un importante aumento dei contagi negli ultimi giorni e anche se negli ospedali sono disponibili altri posti letto, la situazione è seria. Per questo motivo, il Governatore ha presentato ai cittadini la sua nuova ordinanza con anticipo rispetto a quella che verrà adottata a breve a livello nazionale.

Il Veneto, quindi, da sabato 19 dicembre 2020 passa da zona gialla a zona “arancione moderata”: cosa significa? Alcune delle regole che sono state assegnate a livello nazionale per la zona arancione corrisponderanno a quelle segnate nell’ordinanza, mentre altre verranno riviste nell’ottica di sostenere anche i commercianti e i negozi. 

Infatti, con la nuova ordinanza, a tutti i cittadini saranno vietati gli spostamenti tra Comuni a partire dalle ore 14, mentre saranno sempre possibili gli spostamenti dettati da motivi di lavoro, salute, necessità, e per usufruire di servizi sospesi o cancellati all’interno del proprio Comune di residenza. Gli spostamenti regionali, invece, rimarranno coordinati dalla normativa nazionale e quindi resteranno vietati dal 21 dicembre 2020 fino al 6 gennaio 2021.

Per quanto riguarda, invece, i negozi – e qui si capisce il significato dell’aggettivo “moderato” accanto alla zona arancione – gli orari resteranno invariati. I bar, i ristoranti, le pizzerie, le gelaterie e le pasticcerie potranno tenere aperto fino alle ore 18, ma dalle ore 11 i clienti potranno essere serviti soltanto al tavolo (come previsto dalla precedente ordinanza della Regione Veneto) e dalle ore 14 si potranno servire soltanto i residenti del Comune. Per quanto riguarda i negozi, le aperture resteranno fino alle ore 21, ma garantendo il corretto distanziamento tra i clienti ed evitando i possibili assembramenti.

Se l’ordinanza della Regione Veneto dovesse in qualche modo risultare in contrasto con la normativa nazionale, comunque, quest’ultima andrebbe a prevalere sulle decisioni del Governatore.