DPCM ottobre: guida di sopravvivenza per chi non capisce nulla

Le nuove regole introdotte dal DPCM di ottobre riguardano l'utilizzo delle mascherine, la quarantena, le limitazioni per i locali notturni e le feste, l'incentivo allo smart working per le aziende, l'attenzione alle scuole e agli sport di contatto. Rimane alta la guardia per scongiurare un secondo possibile lockdown.

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Nella tarda serata di lunedì 12 ottobre il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo DPCM di ottobre che segna una nuova brusca frenata – o meglio un tentativo di rallentare – ai contagi da coronavirus che in Italia sono in aumento di giorno in giorno. In particolare, visto l’incremento del numero di positivi, a fronte di un numero sempre più elevato di tamponi effettuati, e visto l’occuparsi graduale dei posti in terapia intensiva, tutto il comitato scientifico ha optato per l’introduzione di nuove stringenti regole alle quali gli italiani dovranno sottostare.

Un labirinto ingarbugliato dove moltissimi si sono perduti, un filo rosso che non si trova, una via d’uscita nascosta dento a un tunner intricato. Orientarsi di fronte a delle regole che sono in continuo aggiornamento non è mai semplice: per questo motivi in questa mini guida verrà presentata la nova normativa del DPCM di ottobre in 10 punti. 

Le principali novità di questo nuovo decreto firmato dal premier Conte riguardano anzitutto l’obbligo di indossare la mascherina sempre, all’aperto o al chiuso, di giorno o di notte, ma anche le nuove regole per la quarantena, che scende da 14 a 10 giorni, e la nuova normativa per i bar, ristoranti e pub. Novità anche per le cerimonie, le feste private in casa e per gli eventi al cinema, a teatro o negli stadi. Attenzione alle regole introdotte per gli sport di contatto e agli incentivi allo smart working. Importante, infine, non dimenticare lo spettro e gli indicatori che potrebbero condurre il nostro Paese verso un nuovo lockdown. Alcune Regioni italiane sono già a rischio, la quest’ipotesi è praticabile?

DPCM ottobre: la guida in 10 punti

Tante le novità che il DPCM di ottobre porta al suo interno. La prima bozza è iniziata a circolare nella serata di lunedì 12 ottobre, quando a tarda notte anche il premier Giuseppe Conte ha deciso di firmare il testo definitivo del decreto che resterà in vigore per i prossimi 30 giorni. Dopo aver prorogato lo stato di emergenza fino a gennaio 2021, quindi, l’Italia si prepara a una seconda ondata pandemica e registra – giorno dopo giorno – un aumento dei contagi da non sottovalutare. 

La riunione del comitato tecnico scientifico è durata ore: la discussione sulla possibile riduzione degli spostamenti, sull’ipotesi di un possibile nuovo lockdown, sulla limitazione ai viaggi e molti altri temi sono stati al centro delle discussioni tra ministri ed enti locali. Controversa anche la questione delle mascherine e della quarantena, dove alla fine ha prevalso la linea dettata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Gli italiani, però, ne sono usciti sperduti da questo DPCM: molte delle norme inserite, infatti, sono molto controverse e si contraddicono tra loro. Per orientarsi in questa giungla occorre seguire una linea direttrice. Riassumiamo, quindi, il DPCM di ottobre in 10 semplici punti.

Mascherina obbligatoria SEMPRE

La prima regola inserita nel DPCM di ottobre, ma già in atto da alcuni giorni riguarda l’utilizzo dei dispositivi di protezione. In particolare, alcune Regioni italiane avevano già introdotto – entro i propri confini – l’obbligo di indossare la mascherina coprendo bocca e naso in qualsiasi momento della giornata e sia nei luoghi chiusi sia in quelli aperti. Con il nuovo DPCM, però, la normativa di estende a tutto il territorio nazionale. 

L’obbligo di indossare la mascherina già attivo dallo scorso 8 ottobre – è stato prorogato fino a data da destinarsi. Occorrerà quindi averla sempre con sé in qualsiasi posto ci si reca, pena sanzioni fino a 1.000 euro

Le uniche eccezioni all’utilizzo dei dispositivi di protezione riguardano quei luoghi nei quali si può garantire la distanza minima tra le persone appartenenti a diversi nuclei familiari. Sono comunque esentati dall’obbligo di utilizzo della mascherina i bambini al di sotto dei 6 anni e le persone disabili

Mascherina sì o mascherina no: anche per chi svolge attività motoria è necessaria utilizzare i dispositivi di protezione, mentre per l’attività sportiva non è necessario proteggersi. Qual è il filo sottile che separa i due termini? Semplice: l’attività motoria riguarda ad esempio una passeggiata o una semplice camminata; mentre l’attività sportiva include il jogging e tutti gli sport per i quali lo sforzo fisico è maggiore. Dunque, per svolgere la prima occorre indossare la mascherina, mentre per svolgere la seconda non è necessario.

Nuove norme sulla quarantena

Un’altra importante novità che introduce il nuovo DPCM di ottobre riguarda le nuove regole per la quarantena fiduciaria. Ovvero il periodo di isolamento per le persone risultate positive al virus scende da 14 a 10 giorni, secondo le direttive emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il Comitato Tecnico Scientifico si è allineato con la circolare emanata dal Ministero della Salute nella quale si cercava di restituire al contesto sociale i soggetti positivi ma sostanzialmente guariti. Ciò significa – concretamente – che coloro che risulteranno positivi al virus dovranno rimanere in isolamento per 10 giorni. Qualora poi il tampone risulti negativizzato potranno tornare alla vita quotidiana, altrimenti dovrà decorrere un periodo massimo di 21 giorni – tempo entro il quale secondo gli scienziati un paziente non è più contagioso.

La nuova normativa riguarda tanto i soggetti sintomatici, quanto quelli asintomatici. Un’ultima novità, infine, è la possibile di svolgere un solo tampone negativo anziché effettuarne due come avveniva prima della firma di questo nuovo DPCM.

Novità sui tamponi

Come detto, per dichiarare se un soggetto – sintomatico o senza sintomi – sia o meno “guarito” dal Covid-19 basterà realizzare un solo tampone. Qualora risulti negativo, il periodo di isolamento fiduciario terminerebbe immediatamente. Per i soggetti sintomatici, però, occorre non aver riscontrato alcun sintomo negli ultimi 3 giorni. 

Inoltre, i tamponi potranno essere effettuati anche dai medici e dai pediatri per sovvertire alle lunghe code che in questi giorni si sono create al di fuori dei drive-in o degli ospedali per attendere il proprio turno per l’effettuazione dei tamponi. Per i ragazzi della scuola, infine, sarà possibile sottoporsi al test rapido con esito immediato.

Bar, locali e ristoranti: stretta sugli orari

Un altro punto importante e molto atteso da questo nuovo DPCM è la questione riguardante i locali notturni. In particolare, bar, ristoranti e pub saranno obbligati ad abbassare le serrande entro la mezzanotte, mentre già dalle ore 21 non potranno più servire clienti al di fuori del loro ambiente. Il tutto per evitare che si creino assembramenti nelle piazze della movida o all’esterno dei locali. 

Rimane vigente il divieto di apertura di sale da ballo e discoteche, nelle quali si sono registrate situazioni di criticità notevoli negli ultimi mesi. Via libera, invece, a congressi, fiere e sagre purché vengano rispettati tutti i protocolli necessari al caso. 

Stop alle feste private anche in casa

Stretta anche sui festini privati nelle case e sulle cerimonie religiose: il governo intende limitare al massimo i raduni familiari e non e intende evitare la formazione di assembramenti. Come rimarcato dal ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, il 75% degli ultimi contagi avviene in contesti intra-familiari e all’interno degli stessi nuclei

In questa direzione, dunque, il comitato tecnico scientifico ha disposto alcuni numeri massimi. Per la convivenza sotto lo stesso tetto, ad esempio, è possibile accogliere un massimo di 6 persone non conviventi; mentre qualora si tratti di persone esterne al nucleo familiare è consigliabile indossare la mascherina anche in casa. Sono – di fatto – vietate le feste organizzate in casa, mentre sarà possibile incontrare parenti e amici seduti al ristorante mantenendo il distanziamento minimo da tutti i commensali. 

Per quanto riguarda, infine, le cerimonie religiose – ad esempio i matrimoni, le comunioni o le cresime -, il numero massimo di invitati al banchetto è di 20 persone. Per quanto riguarda, invece, lo svolgimento delle cerimonie in Chiesa, rimarranno in vigore le disposizioni precedentemente stabilite.

Scuola: stop alle gite

Un’attenzione particolare è stata rivolta alla scuola, dove per il momento il numero di studenti e insegnanti contagiati – a livello nazionale – è davvero molto ridotto. Come si legge nel testo del decreto, però, occorre mantenere la prudenza dell’inizio e perciò sono stati “sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, tutte le gite scolastiche e le uscite a fini didattici”. Via libera, invece, ai “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio”.

Verrà valutato, nelle prossime settimane, un numero massimo di studenti positivi al Covid-19 o una percentuale superata la quale l’istituto dovrà chiudere i battenti. Il pericolo che si sviluppino focolai tra gli studenti o tra gli insegnanti è comunque alto, per questo è balzata l’ipotesi di sospendere le attività in presenza negli istituti superiori, favorendo invece la didattica a distanza. Su questo punto, però, rimangono presenti posizioni differenti.

Smart working

Anche per i prossimi mesi moltissime aziende potrebbero essere invitate a favorire lo smart working almeno per il 70% dei loro dipendenti. Infatti, il telelavoro è un’alternativa necessaria per garantire la limitazione dei contatti tra le persone, ostacolando la diffusione del coronavirus.

Per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, ad esempio, il lavoro a distanza resterà in vigore per tutto il 2021.

Novità per gli sport di contatto

Il Governo ha deciso di limitare anche lo svolgimento degli sport di contatto come il calcetto, il basket, la pallavolo a livello amatoriale… Stop quindi alle partitelle organizzate tra amici o alle giocate che precedono una cena insieme. Inoltre, il decreto ha introdotto il divieto di svolgimento di “tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale”. Via libera, invece, alle attività nelle scuole e a quelle dilettantistiche o professionistiche purché vengano rispettati i protocolli minimi di sicurezza. 

Mezzi di trasporto pubblico

Un altro nodo cruciale al vaglio dell’esecutivo è la questione del sovraffollamento dei mezzi pubblici soprattutto nelle ore di punta. Il pericolo che si creino focolai di contagio è elevatissimo. Ad oggi, comunque, rimane la capienza massima dell’80% dei posti disponibili su autobus, tram e metropolitane; mentre l’ipotesi è quella di aumentare dal 50% all’80% anche la capienza dei treni ad alta velocità.

Verso un possibile nuovo lockdown?

Il pericoloso aumento dei contagi registrati nelle ultime settimane ha portato all’introduzione di nuove regole per evitare che il diffondersi del virus aumenti ancora il suo andamento. Per questo motivo il comitato tecnico scientifico sta valutando con il governo ulteriori limitazioni che possano scongiurare l’introduzione di un secondo lockdown che danneggerebbe ancor di più l’economia del nostro Paese.