Ecobonus, sconto del 110% anche per la seconda casa e le ville

L'ecobonus entra definitivamente in vigore da oggi primo luglio. In altre parole possiamo richiedere le nuove agevolazioni fiscali per effettuare tutta una serie di interventi sul nostro immobile: dagli interventi di efficientamento energetico al consolidamento degli edifici in funzione antisismisca.

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L'ecobonus entra definitivamente in vigore da oggi primo luglio. In altre parole possiamo richiedere le nuove agevolazioni fiscali per effettuare tutta una serie di interventi sul nostro immobile: dagli interventi di efficientamento energetico al consolidamento degli edifici in funzione antisismisca.

Ad essere sinceri, però, quello di oggi sembra essere solo una partenza sulla carta. Il Decreto rilancio che ha previsto queste nuove norme è ancora all'esame in Parlamento, che teoricamente, avrebbe tempo fino al 18 luglio per approvarlo. Ma soprattutto per apportare delle modifiche.

Ecobonus: ma i lavori possono già partire?

Quella che poniamo adesso è la domanda delle domande: possiamo già mettere mano al nostro immobile e far partire i lavori, contando sullo sconto del 100% dell'ecobonus? Farlo sarebbe un azzardo, almeno sotto il profilo burocratico. Al momento mancano tutti i decreti attuativi perché si possano far partire i lavori nel corso delle prossime due settimane. Il nodo più importante è legato al fatto che manchino proprio i decreti attuativi sui punti più importanti: uno di questi è quello legato ai limiti di spesa che possono essere considerati congrui per ogni singolo intervento; ma anche su come praticamente potrà essere ceduto il credito d'imposta.

Ad onor del vero dobbiamo sottolineare, che a livello parlamentare è emersa la volontà di ampliare le possibilità di accedere all'ecobonus: molto probabilmente opere ed immobili che al momento darebbero già la possibilità di accedere all'agevolazione con quanto previsto dal decreto originario, con ogni probabilità ne avranno diritto anche con il testo licenziato dalle Camere.

Molto probabilmente un primo emendamento al Dl Rilancio dovrebbe essere pubblicato nel corso delle prossime ore. Potrebbe estendere le tipologie di immobili che potranno beneficiare delle agevolazioni dell'ecobonus al 110% sugli interventi di efficientamento energetico. In questo modo lo sgravio potrà essere esteso anche agli edifici plurifamiliari e che dispongano di uno o più accessi verso l'esterno. L'obiettivo di questo emendamento sarebbe quello di estendere i benefici dell'ecobonus anche alle villette a schiera.

Ecobonus: chi potrà beneficiare degli interventi?

Quindi in estrema sintesi ci sarebbero ottime notizie per quanti vogliano ricorrere all'ecobonus. Gli sgravi fiscali varrebbero anche per le seconde case: un emendamento, che deve ancora essere approvato, potrebbe estendere ulteriormente il bacino di utenti e dei lavori ammessi. Ma non basta, sembra che si possa utilizzare l'ecobonus anche per gli interventi di demolizione e ricostruzione.

L'ecobonus potrà essere utilizzato fino al 30 giugno 2022, ma unicamente per gli immobili di di edilizia residenziale pubblica. Non lo potranno richiedere in nessun modo, invece, gli alloggi di lusso, che abbiano una classificazione catastale A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (abitazioni in ville) o A9 (ville, casali, castelli).

Ma in che cosa consiste l'ecobonus. L'agevolazione si traduce in un rimborso sotto forma di detrazione al 110% delle spese sostenute per tre tipologie di lavori che potranno essere eseguiti sugli immobili. Eccone un esempio:

  1. isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali. L'intervento deve interessare l’involucro dell’edificio ed avere un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dello stesso edificio;
  2. lavori sulle parti comuni degli edifici. L'intervento deve riguardare la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A;
  3. negli edifici unifamiliari sarà possibile sostituire gli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore.

Ecobonus: dove stanno le criticità?

Tutto bello ed importante, ma a questo punto è necessario chiarire dove stiano le criticità dell'ecobonus. Uno degli aspetti su cui il dibattito è ancora aperto in Parlamento è sulla durata dell'agevolazione. Stando a quanto contenuto all'interno del Decreto Rilancio, le spese dovrebbero essere sostenute entro il 31 dicembre 2021. Un termine che è necessario verificare, nel momento in cui ci sarà la legge di conversione.

Un altro punto critico è quello che coinvolge gli interventi nei condomini o nelle abitazioni unifamiliari. Al momento in condominio gli interventi sono possibili, mentre per le abitazioni indipendenti - stando all'attuale testo - sarebbe possibile solo se questa è l'abitazione principale del contribuente. E’ possibile che il testo definitivo estenda anche alle seconde case la possibilità di usufruire del premio fiscale, un’ipotesi peraltro già contemplata dall’ecobonus meno generoso già in vigore da anni.