Entrerà in vigore nel gennaio 2013 e porterà a una spesa che tra aumenti delle tasse e tagli alla spesa pubblica toccherà i 7 mila miliardi di dollari.
E il problema recessione c’è visto che la crescita del Pil è prevista per il 2012 al 2% con stime oscillanti per il 2013 tra il 2,5% e il 2,25%, mentre il Fiscal Cliff potrebbe impattare sull’economia con un -2% e, secondo i più pessimisti, anche con un -4%, in considerazione di una spesa aumentata per ogni famiglia, in media di 3.500 dollari.
L’anno scorso, il Congresso, con un accordo bipartisan, dietro la minaccia (tuttora esistente) di uno sforamento del tetto del deficit ha imposto una serie di tagli alla spesa pubblica pari a 1,2 miliardi di dollari di riduzione del deficit nell’arco di 10 anni.
Nello specifico, come fa notare CNN Money, il settore della Difesa vedrà tagliata una cifra di 55 miliardi di dollari solo nel 2013 rispetto ai soliti livelli previsti di spesa, cosa che porterà al taglio, in media, del 10% del capitale disponibile per ogni singolo programma.
Altri 55 miliardi di dollari saranno tagliati dal cosiddetto settore nondefense, che include istruzione, controlli sui generi alimentari e norme di sicurezza per le compagnie aeree. Qui il taglio automatico sui singoli programmi avrà un impatto medio del -8%.
Peccato che queste scadenze siano state poste in concomitanza con quelle che a suo tempo diede Bush jr per le esenzioni fiscali. Con cifre non da poco: le aliquote d'imposta sul reddito passano da un minimo del 15% (su quelle che prima erano del 10%) a un massimo del 39,6% (su quelle che prima erano al 35%).