Elezioni regionali a settembre, quali scenari si aprono

Video praticamente dedicato interamente a voi, poiché voglio avere il vostro parere a proposito delle prossime elezioni che si terranno il 20 e 21 settembre in sei regioni d’Italia.

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Video praticamente dedicato interamente a voi, poiché voglio avere il vostro parere a proposito delle prossime elezioni che si terranno il 20 e 21 settembre in sei regioni d’Italia.

Prima però solo un mia breve annotazione sul caso Atlantia-Autostrade-Cassa Depositi Prestiti. Alcuni giorni fa, infatti, quando i media di regime esaltavano come un grande successo l’accordo raggiunto fra il Governo e la famiglia Benetton, io avevo fatto più video sull’argomento, e mi ero dimostrato molto scettico.

Era un accordo che prevedeva un ridimensionamento della famiglia Benetton, o meglio di Atlantia, ricordiamo sempre che la famiglia Benetton detiene il 30% del capitale della Holding Atlantia la quale a sua volta detiene l’88% della Concessionaria Autostrade per l’Italia.

Un ridimensionamento dovuto all’entrata nel capitale dello Stato attraverso Cassa Depositi Prestiti, ossia il risparmio postale.   

Ebbene io ho sempre ritenuto che dopo la tragedia del ponte Morandi si sarebbe potuto agire in due modi, naturalmente a seconda del contratto di concessione che a suo tempo era stato firmato e che naturalmente io non conosco.

Se appunto quel contratto lo avesse … diciamo … consentito, si sarebbe potuto revocare la concessione e poi o far gestire dallo Stato quella parte di rete autostradale attualmente in mano ad ASPI, o indire una nuova gara d’appalto.

Ovviamente una scelta così drastica avrebbe probabilmente determinato il fallimento di Atlantia con le enormi problematiche occupazionali che ne sarebbero derivate, problematiche aggravate dal particolare  periodo che stiamo vivendo per quanto riguarda l’occupazione nel nostro Paese.

La seconda possibilità, ed a mio avviso quella più facilmente percorribile, sarebbe stata quella di farla pagare molto salata ai Benetton. Farla pagare molto cara in termini economici intendo, chiaramente senza ridimensionare le evidenti responsabilità penali dell’accaduto.

In pratica chi avesse avuto responsabilità penali dell’accaduto doveva risponderne, su questo, mi raccomando, non equivocate, ma poi si sarebbe dovuto comminare all’azienda sanzioni e pene pecuniarie salatissime, oltre ovviamente a tutti i costi per la ricostruzione.

Insomma intendo dire, come se per alcuni anni fossero stati requisiti gli utili dell’azienda e ceduti interamente allo Stato. Questo soluzione avrebbe salvaguardato i posti di lavoro, avrebbe visto crollare le azioni in Borsa, ma non avrebbe portato al fallimento l’azienda, ripeto, salvaguardando così i posti di lavoro.

A mio avviso qualsiasi altro tipo di accordo si sarebbe rivelato un pasticcio, come puntualmente si è verificato. Perché vedete che adesso i Benetton hanno giocato una nuova carta, mettere all’asta Autostrade per l’Italia, beh naturalmente l’88% del capitale che detiene.

Chi esce male da questa storia? Naturalmente i grillini che prima gridavano ai quattro venti che loro non avrebbero potuto accettare altra ipotesi che non fosse la revoca, e la revoca non c’è stata.

Poi, come sempre gli succede da quando sono diventati succubi del Pd, incredibile hanno il doppio dei voti e sono al guinzaglio del PD, vabbé andiamo avanti. Comunque dicevo dopo aver ingoiato l’ennesimo rospo della mancata revoca, si sono trovati costretti ad esaltare come un successo l’accordo raggiunto (ricordate l’uscita di Manlio Di Stefano). 

Adesso non so cosa diranno, ma ormai la faccia l’hanno persa da tempo quindi non è un problema, figuraccia più, figuraccia meno …

Ma arriviamo alle prossime elezioni regionali, a proposito di grillini, se per loro le regionali si sono sempre rivelate una Caporetto, pare che le prossime, almeno stando ai sondaggi, saranno una Waterloo. Ma non è dei grillini che voglio avere una vostra opinione.

Voglio invitarvi al gioco change my mind, ossia fatemi cambiare idea. Il gioco è molto semplice:

Io vi prospetto uno scenario, quello che magari ritengo il più probabile e voi dovete … farmi cambiare idea. Adesso mi spiego meglio.

A settembre andranno alle elezioni sei regioni italiane, e precisamente, Veneto, Liguria, Marche, Toscana, Campania e Puglia, le prime due sono attualmente governate dal Centrodestra, mentre le altre dal Centrosinistra.

Ed allora lo scenario che io vi propongo è questo, diamo per scontato che le due regioni governate dal Centrodestra, Veneto e Liguria rimangano alla stessa coalizione (oltretutto si ripresentano come candidati gli attuali Governatori).

Io sostengo che qualunque cosa accada, ossia anche nell’ipotesi più estrema, ossia che tutte le altre quattro regioni venissero vinte dal Centrodestra, quindi insomma una disfatta senza precedenti per il Centrosinistra, ebbene anche in questo scenario estremo, l’attuale Governo resterebbe in carica. 

Praticamente fino alla sua scadenza naturale, o comunque certamente fino all’elezione del nuovo Capo dello Stato e al compimento dei 4 anni, 6 mesi e un giorno di legislatura per i parlamentari, che farebbe poi scattare a suo tempo una pensione.

Ebbene voi dovete farmi cambiare idea, ossia prospettarmi uno scenario diverso, naturalmente argomentandolo però.

Faccio un esempio, tanto per capirci. 

Potete dirmi ad esempio che se tutte e quattro le regioni attualmente governate dal Centrosinistra passassero al Centrodestra cadrebbe il Governo e si andrebbe a nuove elezioni, oppure nascerebbe un nuovo Governo, magari un Conte ter, oppure un Governo Draghi appoggiato anche da altre forze politiche.

Oppure potete dirmi che sarebbe sufficiente che il Centrodestra vincesse in due delle quattro regioni per creare uno sconquasso che porterebbe a …

Insomma spero di essere stato chiaro.

Potete naturalmente anche dirmi l’esito del voto di quale regione, a vostro avviso, risulti determinante per far cambiare l’assetto politico nazionale. 

Insomma a vostro parere le prossime elezioni regionali faranno, o meglio, potranno far variare l’attuale assetto politico nazionale? 

Sia ben chiaro che una delle possibile risposte al “gioco” che vi ho proposto è quella che non volete “change my mind” ossia ritenete che lo scenario da me proposto, cioè nessuna variazione a livello nazionale indipendentemente dall’esito elettorale, sia quello corretto, e quindi non volete … farmi cambiare opinione.

Naturalmente questo “gioco” che vi sto proponendo, non ha alcunché di scientifico, lo sto proponendo ad un campione di persone, gli ascoltatori di Finanza in Chiaro, che non è assolutamente rappresentativo della popolazione italiana essendo formato solo da persone intelligenti.

E la mia non è una battuta.

Resto in attesa, con più curiosità del solito, dei vostri commenti.