Enel affonda, ma per i broker è un porto sicuro. Da comprare ora

Enel si lascia alle spalle una giornata molto pesante, complici anche i segnali negativi dai BTP. Tante però le buone notizie da più parti: le strategie dei broker.

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Cala il sipario su una seduta decisamente pesante per Enel che si è sintonizzato con il pessimo andamento del settore utility, in una giornata in cui le vendite hanno vessato il Ftse Mib.

Enel vessato dalle vendite. Non aiuta il rialzo dei tassi

A fine sessione Enel, reduce da un calo di circa tre quarti di punto ieri, si è fermato a 6,068 euro, con un crollo del 4,28% e quasi 46 milioni di azioni scambiate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 44,5 milioni.

Il titolo. come detto prima, ha amplificato il movimento negativo del Ftse Mib, poco aiutato peraltro dalle indicazioni arrivate dal fronte obbligazionario.

Quest'oggi infatti i BTP sono stati penalizzato dalle vendite, con il rendimento del decennale salito del 2,17% all'1,553%.

Enel: impatti del coronavirus limitati

Enel peraltro non ha trovato alcun sostegno nelle notizie confortanti emerse da una serie di conference call condotte da Equita SIM con 55 investitori italiani.

Gli esperti segnalano che il feedback fornito da Francesco Starace e Alberto De Paoli, rispettivamente AD e CFO di Enel, evidenzia una bassa esposizione al coronavirus nel breve termine.

I margini integrati del gruppo sono protetti sul 2020 dalle vendite forward, mentre i volumi, in calo del 20% rispetto alle settimane pre-coronavirus, sono compensati da maggiori vendite residenziali ad alto margine, dal mercato per il servizio di dispacciamento e dalle produzioni Hydro in salita.

Le minori coperture 2021 lasciano Enel più esposto all’andamento prezzi, ma il gruppo si attende un recupero dei volumi dal secondo trimestre, in caso di uscita dal coronavirus, ed una ripresa dei prezzi dal 2021, grazie al recupero della CO2 per l’implementazione delle nuove regole sul market stability Reserve dal 2021.

Il capitale circolante è la posta più impattata ad oggi con un’attesa di deterioramento di picco nelle prossime settimane, di cui il 50% recuperato nell’anno ed il restante dal 2021.

Enel: focus su America Latina e impatto valute sull'utile

Dalla conference call è emerso inoltre che l'America Latina sta entrando nel coronavirus ora, ma l’attesa è per impatti inferiori grazie alla minore energy intensity del PIL, all’età media più alta e alla diffusione dei sistemi di pagamento digitali.

Le valute impattano negativamente ma ad oggi solo per 100 milioni di euro di utile nel 2020: un'ulteriore riduzione del 10% impatterà per il 2% dell’utile.  

Enel: dividendo confermato

Il dividendo è stato confermato, con un rendimento di circa il 5,3%, segnalano che Enel non ha richiesto ammortizzatori sociali o aiuti di Stato ed il Governo ha bisogno dei flussi di cassa da dividendo.

Le utilities saranno un driver di ripresa grazie ai capex nelle rinnovabili, reti e digitalizzazione, e nuove opportunità potranno arrivare dalla concentrazione di mercato, visto che è attesa una riduzione dei player per le difficoltà legate al coronavirus.

Enel: Equita SIM conferma stime e view bullish

Gli analisti di Equita SIM hanno deciso di non apportare ulteriori modifiche alle stime di Enel, già ridotte in occasione della presentazione dei conti dell'esercizio 2019.

La SIM milanese però taglia la previsione sulla posizione finanziaria netta di ulteriori 400 milioni di euro per le indicazioni sugli impatti a livello di capitale circolante.

Equita SIM conferma la view positiva su Enel, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 8,1 euro. Il titolo vanta uno yield interessante e un bilancio solido e alla luce di ciò gli esperti ritengono che il profilo di Enel sia interessante.

Enel: Mediobanca non cambia idea dopo intervista Starace

A scommettere su Enel è anche Mediobanca Securities che oggi ha reiterato la raccomandazione "outperform", con un target price a 8,6 euro.

La conferma giunge dopo l'intervista rilasciata alla Cnbc dal CEO del gruppo Starace, che ha confermato l'assenza di un impatto significativo dl coronavirus sui conti 2020 del gruppo.

Il manager ha anche sottolineato che il dividendo non è a rischio, ribadendo il ruolo essenziale delle utility in questo momento e la rilevanza degli sforzi per lo sviluppo delle energie rinnovabili.