ENI soffre, ma conti buoni. Buy ora: titolo può raddoppiare

ENI vive un'altra giornata di tensione complice anche l'affondo del petrolio, ma la trimestrale raccoglie consensi. Banche d'affari invitano all'acquisto con target da capogiro.

Image

Un'altra seduta decisamente no per ENI che oggi perde terreno per la terza giornata di fila, aggiornando i minimi da oltre 24 anni.

ENI scende ancora: sui minimi dal 1996

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rosso del 2,32%, oggi ha imboccato da subito la via delle vendite, arrivando a toccare un bottom intraday a 5,81 euro, sui minimi da inizio marzo del 1996.

Da questo livello si è avuto un parziale recupero, ma ENI resta decisamente in rosso, passando di mano negli ultimi minuti a 5,938 euro, con un ribasso del 2,66% e volumi di scambio elevati, visto che fino ad ora sono transitate sul mercato quasi 26 milioni di pezzi, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 15 milioni di pezzi.

ENI zavorrato dal crollo del petrolio

ENI al momento si difende un po' meglio del Ftse Mib, ma risente del crollo accusato dal petrolio che viaggia in area 37,5 dollari, con un crollo di oltre cinque punti percentuali.

Il titolo intanto resta sotto i riflettori anche sulla scia dei conti del terzo trimestre e dei primi nove mesi dell'anno diffusi questa mattina dal gruppo.   

ENI: i risultati dei primi 9 mesi del 2020

ENI ha archiviato il periodo gennaio-settembre con una perdita netta pari a 7,838 miliardi di euro, in netto peggioramento rispetto all'utile netto di 2,039 miliardi dei primi nove mesi del 2019.

La perdita netta adjusted è stata di 808 milioni di euro, mentre l'utile operativo adjusted è pari a 1,41 miliardi. i ricavi della gestione caratteristica sono scesi del 40% a 32,36 miliardi di euro, mentre la produzione di idrocarburi è calata del 6% a 1,74 milioni di barili al giorno.

L'indebitamento netto è in aumento a 19,85 miliardi di euro, rispetto ai 17,12 miliardi di inizio anno, mentre la generazione di cassa operativa nei primi nove mesi dell'anno si è ridotta del 56% a 3,83 miliardi di euro.

ENI: i conti del terzo trimestre

Con riferimento al terzo trimestre, la perdita netta è di 503 milioni di euro, a fronte di un utile operativo di 537 milioni di euro, contro i 2,16 miliardi dello stesso periodo del 2019.

ENI: confermata politica dividendi. L'outlook per il 4° trimestre

Da segnalare che ENI ha confermato la politica dei dividendi, ribadendo che per quest'anno, malgrado una media del Brent attesa a 40 dollari al barile, il dividendo base sarà comunque erogato.

Quanto l'outlook per il quarto trimestre, la società conferma i trend registrati nel trimestre appena concluso, di elevata volatilità dei prezzi delle commodity energetiche a causa delle incertezze e della irregolarità della ripresa.

Possibili rischi di downside, con il mercato petrolifero che continua a essere caratterizzato da deboli fondamentali a causa dell'eccesso di offerta, elevato livello delle scorte e scarsa dinamica della domanda penalizzata dalla complessa situazione della pandemia Covid-19.

ENI: Bernstein e UBS dicono buy

Nel complesso i risultati sono stati migliori del consensus e diversi analisti hanno apprezzati i conti di ENI, confermando una strategia bullish.

E' il caso di Bernstein che oggi ha reiterato la raccomandazione "outperform", con un prezzo obiettivo a 11 euro. Gli analisti hanno definito forti i risultati del terzo trimestre, con un utile operativo superiore alle attese e indicazioni migliori in ogni business, specie nell'upstream.

Simile il commento di Ubs che ha richiamato l'attenzione sull'Ebit oltre le prevision grazie alle divisioni E&P e G&P. La banca elvetica ha rinnovato l'invito ad acquistare ENI, con un target price a 11,2 euro.

ENI: anche Goldman Sachs è bullish. Target a 12 euro

Lo stesso rating "buy" è stato confermato da Goldman Sachs che ha un fair value a 12 euro, valore che implica un raddoppio rispetto all'attuale quotazione di ENI.

La banca Usa parla di una solida trimestrale, con una generazione di cassa resiliente in un contesto macro difficile.