Eur/Usd respinto dalla barriera a 1,20
Eur/Usd ha ampliato la discesa avviata martedì dopo il test di quota 1,20. La flessione di mercoledì ha infatti dispiegato gli effetti della “shooting star” (candela del 1 settembre) alimentando i timori di ulteriori ribassi. Sebbene il trend di breve termine sia ancora positivo, saranno necessari movimenti decisi oltre quota 1,20 per riattivare l’uptrend e proiettare i corsi fino a obiettivi a 1,2150.
Al contrario, prezzi che dovessero scendere sotto il minimo del 27 agosto, a 1,1762, potrebbero anticipare l’avvio di una correzione di tutto il rialzo intrapreso a marzo. Attesi in quel caso ripiegamenti verso la ex resistenza a 1,1490 circa, picco di marzo, livello corrispondente al 38,2% di ritracciamento del rialzo intrapreso a marzo. Supporto successivo a 1.1325 circa, media mobile a 100 giorni.
Eur/Gbp rimbalza dopo il test del minimo di giugno
La violazione il 28 agosto di area 0,8940 ha completato il doppio massimo disegnato dai massimi allineati di giugno e luglio a 0,9175. Sebbene la figura ribassista sia in grado di anticipare l’avvio di una fase correttiva anche duratura, la tenuta, almeno per il momento, dei supporti a 0,8864, minimo di giugno, lascia aperto uno spiraglio per un recupero delle quotazioni. Il ritorno in pianta stabile sopra 0,8980 dovrà essere seguito da un allungo oltre 0,9070 per risultare convincente e favorire la realizzazione di un nuovo tentativo di rottura della resistenza a 0,9175.
Sviluppi positivi nel medio termine giungerebbero poi oltre questo limite, per target in area 0,93. Al contrario, il cedimento di 0,8864 creerebbe i presupposti per ulteriori discese verso il target del doppio massimo, a 0,87 circa, determinando quindi un significativo peggioramento del quadro grafico di breve-medio periodo.
Eur/Jpy consolida il rialzo
Dopo aver archiviato il quarto mese consecutivo al rialzo, all’inizio di settembre le quotazioni si sono scontrate con un ostacolo tenace a quota 127, livello più alto da aprile 2019. La permanenza al di sopra della trend line che sale dai minimi di maggio, attualmente passante da 125 circa, permette di continuare a sponsorizzare l’ipotesi rialzista verso almeno 127,50, per il test della trend line che scende dai massimi del 2014, un ostacolo determinante che in questo caso potrebbe discriminare tra una fase di correzione (del ribasso in atto dai top del 2014) ed una di inversione di trend.
Con un orizzonte temporale più ampio, oltre area 127,50 possibile allungo fino ad area 129, quota del 61,8% di ritracciamento di tutta la discesa in atto dal 2018. Nel caso di violazione di area 125 si prospetterebbe invece lo sviluppo di una fase laterale/ribassista con target a 122 circa e più sotto fino alla base dalla quale è partito l'ultimo segmento rialzista, in area 119,50/120.