L’Europa potrebbe migliorare?

Abbiamo assistito a una significativa variazione del sentiment a proposito dei titoli europei, che hanno recuperato buona parte di quanto avevano perso sia rispetto al mercato americano e sia rispetto al comparto obbligazionario.

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Abbiamo assistito a una significativa variazione del sentiment a proposito dei titoli europei, che hanno recuperato buona parte di quanto avevano perso sia rispetto al mercato americano e sia rispetto al comparto obbligazionario. Sono certo che molti si staranno chiedendo se questo trend potrà continuare – e quindi ecco di seguito la mia personale opinione di fund manager specializzato sull’Europa. In questa sede mi concentrerei esclusivamente sull’Europa – con la sola eccezione dell’eccellente commento apparso sull’ultimo numero del settimanale “The Economist” a proposito degli Stati Uniti che stanno diventando sempre più simili al Vecchio Continente. Il punto è che gli USA stanno affrontando in questo momento lo stesso problema del debito con cui gli europei hanno lottato negli ultimi cinque anni, e il fatto che il dibattito sul Fiscal Cliff/tetto del debito sia stato rinviato di due mesi significa che il tema tornerà presto a essere molto scottante.

Nel frattempo, ci sono chiari segnali del fatto che le economie europee sono almeno riuscite a interrompere il trend negativo e che, per il 2013, potrebbero cominciare a sperare in qualcosa di meglio. Nel corso dell’ultima conferenza stampa, Mario Draghi ha evidenziato alcuni segnali positivi: in particolare, “i rendimenti obbligazionari e credit default swaps (CDS) sui debiti sovrani sono diminuiti, i mercati azionari stanno migliorando e la volatilità è ai minimi storici”. Ha poi proseguito sottolineando alcuni tra gli sviluppi meno noti – “Stiamo registrando stabili flussi in entrata nell’area euro. E sono in fase di aumento anche i depositi nelle banche dei paesi periferici.