L’eutanasia dell’Italia

E’ semplicemente pazzesco, le misure che sono state prese dal Governo sono inaudite. E’ peggio, molto peggio di una guerra.

Image

E’ semplicemente pazzesco, le misure che sono state prese dal Governo sono inaudite. E’ peggio, molto peggio di una guerra.

In una guerra ci possono essere dei bombardamenti in una certa zona, certamente una guerra fa vittime, ma al di fuori del campo di battaglia, certamente con alcune limitazioni, la vita può proseguire.

Quello che sta succedendo invece in Italia è molto peggio.

Stanno bloccando tutto e potremmo andare incontro ad una sorta di isteria collettiva, è possibile che fra poco si possa assistere all’assalto non solo dei supermercati e dei negozi di alimentari, ma delle banche.

Mi rifiuto di pensare che una cosa del genere possa esser stata decisa da un Governo che non ha neppure il sostegno della maggioranza del Paese, ritengo che ci sia una regia al di sopra del nostro Governo, non so se europea o internazionale.

Attenzione, perché sto per dire la cosa più importante e più vera, ossia che tutto ciò sta avvenendo per nulla, il nulla più assoluto.

Dall’inizio dell’epidemia ad oggi ci sono stati 233 morti che sono un numero bassissimo, praticamente insignificante, ma la cosa più importante è che queste persone sono morte “con” il corona virus e non “per” il corona virus.

Probabilmente nessuno di loro è morto a causa del corona virus, ma tutti soffrivano di patologie ben più gravi.

Le decisioni, le restrizioni prese dal nostro Governo sarebbero state eccessive anche qualora la gravità dell’epidemia fosse stata dieci volte superiore.

Lo spegnimento dell’Italia, l’azzeramento dell’Italia porterà senza dubbio a conseguenze cento forse mille volte peggiori. Altro che 233 morti.

Carissimi ascoltatori come vi ho detto Codogno è la mia città natale ed anche se me ne sono andato più di quarant’anni fa lì ho ancora i miei familiari e tanti amici e conoscenti, ebbene ho così informazioni dirette su quel che è accaduto ed ancora sta succedendo nella cosiddetta zona rossa del lodigiano.

Ciò che è accaduto lì ed ancora sta accadendo è quindi emblematico, è esattamente quel che potrà succedere fra poco in tutta Italia.

Alla tv vi fanno vedere collegamenti skype con famigliole allegre e spensierate che sembra accettino quella situazione come un periodo di ferie aggiuntive, la realtà è completamente diversa.

Dopo i primissimi giorni nei quali effettivamente la decisione presa dal Governo è stata accettata ritenendola un provvedimento estremamente rigido, ma probabilmente necessario … ebbene, sono bastati pochissimi giorni per rendersi conto che per evitare un problema se ne stava creando uno molto più grave, ma che dico grave … letale. 

E’ stato come se, per evitare una malattia, fra l’altro neppure grave, si fosse optato per l’eutanasia.

Una cosa assurda.

Mi chiederete perché la gente non si è ribellata? Perché non si sta ribellando?

Perché la popolazione è stata terrorizzata ed inoltre perché gli è stato impedito con l’imperio di ribellarsi. La ribellione infatti prevede che le persone si coalizzino e per coalizzarsi devono riunirsi ed è proprio quello che è vietato!

Se si riuniscono più di tre/quattro persone intervengono le forze dell’ordine ordinando di dividersi.

All’inizio si vedevano ancora persone per le strade, diciamo come se fosse agosto, ossia le attività sono ferme, ma la gente continua a vivere. 

Ora non più, ora sono tutti asserragliati in casa, blindati, non però per il timore di venir contagiati, ma semplicemente perché terrorizzati, quindi in uno stato di depressione collettiva.

Se una cosa del genere è già assurda averla imposta in una zona dopotutto ristretta, figuratevi a cosa andiamo incontro se la estendiamo praticamente all’intero nord Italia e fra un po’ a tutto il Paese.

Capisco l’obiezione che mi si può avanzare, ossia, sì in questo momento la situazione effettivamente non è grave, 233 morti sono un numero estremamente limitato, una banale influenza fa migliaia di morti e non succede nulla non vengono prese misure di alcun genere … però …

Però è quanto può accadere, sono gli sviluppi che potrà avere questa epidemia che occorre in ogni maniera arginare.

Certo sembra un’obiezione sensata, ma non lo è.

Io penso che se la situazione fosse anche dieci volte più grave, le misure adottate questa notte dal nostro Governo non sarebbero in alcun modo giustificate.

Certamente in Italia non siamo in grado di costruire un ospedale in una settimana, ma allestire chiamiamoli degli ospedali da campo, questo sì, abbiamo la possibilità di aumentare in maniera significativa i nostri presidi ospedalieri che già ci sono rendendoli più efficienti.

Ma infine, per estrema ratio, non prendetemi per un cinico, non sono una persona cinica, tutt’altro, però, saranno il tipo di studi che ho avuto e per la forma mentale acquisita, mi ritengo semplicemente una persona razionale.

Ebbene allora arrivo a dire: dobbiamo accettare un numero di morti superiore alla “norma”, per un evento assolutamente straordinario e forse unico?

Accettiamo questa eventualità!

Dopotutto come avremmo reagito se un terremoto di grandi proporzioni avesse colpito l’Italia del nord facendo migliaia di vittime, avremmo chiuso le fabbriche, le attività commerciali, assolutamente no!

Al contrario ci saremmo rimboccati le maniche ed avremmo fatto di tutto per ripartire il prima possibile, ben sapendo che dopo la scossa iniziale sarebbero seguite altre scosse di assestamento che avrebbero comunque fatto ulteriori danni.

Ma non ci saremmo chiusi in casa, anche se la nostra casa fosse stata risparmiata dal terremoto.

Ora io non so cosa accadrà in Italia.

Io mi auguro ci sia un moto di ribellione, ma purtroppo sono scettico, è stato fatto di tutto non solo per assestarci un colpo letale, ma per impedire di reagire.

Non possiamo neppure protestare. Anche questo ci viene impedito, Codogno anche sotto questo punto di vista è il caso più emblematico.

Vi racconto l’ultima, qualche giorno fa un gruppo di cittadini è andato dal Sindaco per avere qualche rassicurazione, per manifestare il proprio stato di frustrazione, queste persone infatti stanno vedendo svanire tutto ciò che hanno costruito in una vita di lavoro, vedono nel loro futuro una vita di stenti.

Sapete come ha risposto il Sindaco (della Lega tra l’altro), ha chiesto ai cittadini di tornarsene nelle proprie abitazioni altrimenti avrebbe dovuto chiamare la forza pubblica per disperderli, ed avrebbe dovuto agire così, per legge, altrimenti sarebbe stato lui inquisito per non aver fatto rispettare le disposizioni ricevuta dal governo centrale.

Vi rendete conto?

Siamo nella dittatura perfetta, nella quale sono gli stessi cittadini che si imprigionano.

Possiamo accettare questa eutanasia collettiva senza alcun moto di ribellione?