Ftse Mib verso nuove vendite? Enel, ENI e Tenaris, che fare?

Il Ftse Mib mostra una grande indecisione di fondo, ma per ora si mantiene sopra la parte bassa del range. L'analisi di Alessandro Cocco.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib torna indietro ogni qualvolta prova a superare i 27.000 punti. Quali le attese per le prossime sedute?

Il Ftse Mib è in una fase di stallo e mostra una grande indecisione di fondo, ma potrebbe ancora farcela a risalire la china oltre i livelli raggiunti, Wall Street permettendo.

Se gli indici americani riusciranno a risalire la china, con ogni probabilità si porteranno dietro i listini europei. Per il Ftse Mib abbiamo un range tra i 27.460 punti di resistenza e i 26.400 punti come supporto.

Sarà importante vedere quale dei due estremi sarà violato: se l’azionario globale dovesse girarsi al rialzo, a quel punto ci possiamo aspettare un allungo vero i 27.460 punti.

Con la violazione di questa soglia il Ftse Mib potrà estendere il rialzo verso i 28.000/28.200 punti. Al ribasso, sotto il supporto di area 26.400 si scenderà fino a quota 26.000/25.950 punti.

Enel sta vivendo una fase alquanto negativa a Piazza Affari. Cosa può dirci di questo titolo?

Enel è sceso molto, andando anche poco sotto area 6,3 euro, per poi avviare un timido recupero.  

La prima resistenza da violare ora è a 6,486 euro, oltre cui avremo come primo target i 6,65 euro e come obiettivo successivo i 6,82 euro.

Enel è sceso parecchio e ora si trova in area di ipervenduto, quindi un rimbalzo è plausibile, ma in caso di discesa sotto i 6,27 euro si apriranno le porte a nuovi cali con primo approdo in ara 6,15 euro.

Questa soglia potrebbe eventualmente arrestare i ribassi, diversamente si sposterà lo sguardo all’area di 6 euro.

Come valuta l’attuale impostazione di ENI e Tenaris e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

ENI dopo il crollo provocato dal Covid-19 ha recuperato quasi tutte le perdite, andando a violare ieri la eresistenza a 13,5 euro.

Con conferme sopra questa soglia il titolo potrà spingersi verso i massimi di fine gennaio a 13,84 euro, con proiezione successiva a 14,1 euro.

Al ribasso occhio alla tenuta del supporto a 12,9 euro, sotto cui si guarderà ai 12,61 euro prima e ai 12,31 euro in seguito.

Tenaris è salito parecchio dopo aver rifiatato nella seconda metà di gennaio. Il titolo ora è in un range di prezzo tra 11,25 e 11,65 euro e solo oltre quest’ultimo livello si potrà salire a 12 euro prima e a 12,25 euro in seguito.

Al ribasso da monitorare l’area degli 11,31/11,25 euro, sotto cui Tenaris potrà scendere a 10,97 euro prima e a 10,62 euro in un momento successivo.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Uno sguardo a Banca Mediolanum che è in congestione tra 8,44 e 8,87 euro. Ieri il titolo ha perso parecchio, vivendo una seduta simile a quella del 7 febbraio, ma il supporto di 8,44 euro per ora sta contenendo la discesa.

Se il titolo riuscirà ad avvicinarsi e a violare quota 8,87 euro, punterà prima ai 9,09 euro e poi sui top del 13 gennaio a 9,3 euro.

Sotto quota 8,44 euro Banca Mediolanum scenderà a 8,23 euro prima e a 8,91/8 euro in seguito.   

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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