Ftse Mib: ecco i target del rialzo. ENI, Enel e Tenaris buy?

Per il Ftse Mib siamo al test di supporti, la cui tenuta potrà favorire nuovi allunghi. La view di Stefano Sabetta.

Di seguito riportiamo l’intervista a Stefano Sabetta, Analyst cooperator Ortex, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib ha fallito il tentativo di allungo verso area 25.000. Come leggere gli ultimi movimenti del mercato?

Momento interlocutorio sul nostro listino, così come sugli altri listini mondiali che non hanno voglia di scendere e si posizionano appena sotto le resistenze più importanti.

Sul Ftse Mib, prendendo sempre come riferimento il contratto future con scadenza giugno, siamo al test dei supporti segnalati la scorsa settimana.

Per il mese di giugno il livello supportivo è subito a 24.390 punti. Dal punto di vista delle resistenze, un movimento rialzista vedrebbe come target di breve i 25.160 prima e a 25.635 punti poi.

Abbiamo ancora fattori a supporto della possibile prosecuzione del rialzo. La prima è sicuramente la buona impostazione degli indici principali, la seconda riguarda la riduzione della volatilità sui principali indicatori Vix e VStoxx.

Prendendo a riferimento il Vix, per esempio, vediamo come la volatilità stia provando a scambiare sotto il valore di 26,35.

Ed è proprio questo il valore da considerare come spartiacque. Se si analizza l’S&P500 si nota come il principale indice mondiale stia provando un movimento di accumulazione appena sotto una ampia resistenza compresa tra 4.180 e 4.302 punti, mentre i supporti sono da sempre individuare nella zona 4.097/4.025 punti, a differenza del nostro indice, sono già formati.

Secondo quindi approccio intermarket è ancora probabile un movimento corale che potrebbe aiutare anche il nostro listino ad un’ulteriore salita, a patto che questa volta entrino, almeno per Piazza Affari, dei volumi più importanti.

ENI e Tenaris restano sotto la lente sulla scia dei nuovi rialzi del petrolio. Quali le attese per entrambi?

Ottimo momentum per entrambi i titoli che, sulla forza del petrolio, vanno a rompere le resistenze importanti a 13,73 euo per Eni e a 15,49 euro per Tenaris. Ora sono proprio questi livelli supportivi a dover reggere per il mese in corso.

Pur essendo sempre possibili delle fasi di accumulo, ENI ha ora come target l’area dei 16 euro.

Dietro queste salite ci sono anche gli acquisti da parte di The Vanguard Group e di Norges bank che incrementano le loro quote costantemente.

Per Tenaris il target ora si sposta a 17,50 euro, sempre con la ovvia condizione di non tornare sotto il livello di 15,48 euro per questo mese. Anche Tenaris come ENI ha beneficiato di acquisti di grossi fondi come Blackrock e The Vanguard Group.

Enel e Terna continuano a mostrare un andamento ben diverso a Piazza Affari. Cosa può dirci di questi due titoli?

Analogie e differenze per i due titoli che hanno in egual misura delle motivazioni per essere comprati e altre per non esserlo.

Su Enel vediamo un tentativo di lateralizzazione. Graficamente il titolo sta provando formando un cuneo ben visibile sul time frame settimanale. Ed ha formato una resistenza a 6,17 euro.

Per questa settimana sarebbe un segnale positivo se Enel recuperasse i 6 euro. Sebbene provenga da una fase di down trend, il titolo conserva ancora l’impostazione long di lungo termine ben visibile sul time frame monthly dal 2013.

Pericolose sono le discese sotto i 5.50 euro, mentre, se il titolo riuscisse a mettersi sopra 6,20 euro, troverebbe la prima vera resistenza a 6,59 euro.

Il titolo è anche un ottimo titolo da investimento in quanto, come si può evincere dal suo storico, ha sempre distribuito corpose cedole sino ad arrivare all’attuale 6,99% in genere corrisposto in più tranche.

Su Terna il trend di fondo ci autorizza a ritenere che ogni storno possa essere comprato quanto meno per un rimbalzo.

Al momento il titolo è appoggiato su un supporto a 7,80 euro, mentre ha subito una resistenza a 8,014 euro. Saremo compratori sul supporto importantissimo a 7,10 euro circa, con eventuale stop della posizione a 6,93 euro.

Terna è anch’esso un ottimo titolo da investimento, con dividendi crescenti nel corso degli anni fino all’attuale 4,13% di rendimento.

Il 20 giugno di questo mese verrà corrisposto come pagamento finale la cedola in parte pagata a novembre dello scorso anno.

Il comportamento da titolo da investimento lo si evince anche dai movimenti in acquisto dei fondi.

A titolo di esempio su entrambe i titoli il fondo The Vanguard Group è entrato in acquisti sempre incrementali su Terna come su Enel.

Nel primo titolo registriamo anche Blackrock in incremento.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase e a quali consiglia di guardare ora?

Consigliamo il titolo NEXI che sembra aver trovato una base a 9,41 euro: un ingresso agli attuali livelli avrebbe come target 10,80 euro ed eventuale stop loss a 8,26 euro, quindi un trade con un rischio abbastanza contenuto ed in rapporto 1:1 tra rischio e rendimento.

Un altro titolo interessante per questa settimana è Interpump con ingresso a 42 euro, un target a 46,94 euro e stop loss a 38,74 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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