Ftse Mib: spunti di trading. Unicredit sotto la lente

Il Ftse Mib frena un po' dopo il forte rialzo delle due sessioni precedenti: quali scenari ora? L'analisi di Unicredit.

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L'analisi del Ftse Mib

Chiusura debole ieri a Piazza Affari che ha rivisto il segno meno dopo due sedute consecutive in rialzo. Il Ftse Mib ha terminato gli scambi a 17.380 punti, in ribasso dello 0,18%, dopo aver segnato nell'intraday un top a 17.405 e un minimo a 17.196 punti.

L'indice si è mosso così in un range di 200 punti, con movimenti comunque altalenanti che lo hanno visto riportarsi in chiusura poco sotto i valori del close precedente.

La seduta di ieri non aggiunge nulla di nuovo dal punto di vista grafico, con l'indice che da una parte si è mantenuto sopra il primo supporto in area 17.000 e dall'altra sotto la resistenza dei 17.800/17.850 punti.

Sarà con la violazione di uno di questi due livelli che si assisterà ad un nuovo movimento direzionale per il Ftse Mib.

Con un ritorno sopra i 17.500 punti l'indice punterà alla barriera dei 17.850 punti, superata la quale si assisterà ad un test di area 18.000.

Oltre questa soglia psicologica il Ftse Mib allungherà il passo verso 18.400/18.500 punti, superati  quali ci sarà spazio per l'area dei 19.000 punti.

Al ribasso sarà importante la tenuta dei 17.000 punti, visto che al di sotto di tale soglia il Ftse Mib andrà a chiudere il gap-up lasciato aperto in avvio di settimana in area 16.750.

Oltre questo livello la discesa proseguirà verso i 16.500 punti, con proiezioni successive in area 16.300 e a ridosso della soglia psicologica dei 16.000 punti.

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Unicredit reagisce dai minimi ma non basta. Quali scenari ora?

Al pari di quanto accaduto per il Ftse Mib, anche Unicredit ieri si è fermato al di sotto della parità, cedendo lo 0,49% a 7,314 euro.

Il titolo ha tirato un po' il fiato dopo il rally messo a segno nelle due sessioni precedenti che lo hanno portato a guadagnare oltre il 12%.

Dal top di periodo toccato lo scorso 18 febbraio a 14,44 euro, Unicredit ha lasciato sul parterre oltre il 50% del suo valore, arrivando a segnare un minimo a 6,42 euro il 16 marzo.

Un bottom da cui il titolo ha avviato un forte recupero che lo ha visto arrivare ad un passo dall'area dei 9 euro, per poi cadere nuovamente verso i 6,5 euro.

Da questo minimo è partita nuovamente una reazione con il titolo che si presenta in ara 7,3 euro, dopo il tentato allungo verso i 7,7 euro nella sessione di martedì.

Unicredit è ben visto da tanti broker

Non più tardi di Unicredit è finito sotto la lente di Mediobanca Securities, i cui analisti hanno deciso di diventare più prudenti, modificando la strategia suggerita da "outperform" a "neutral".

Continua a scommettere sul titolo invece Citigroup che due giorni fa ha reiterato il rating "buy", con un target price ridotto da 13 a 11 euro.

Si sono mossi nella stessa direzione i colleghi di Bank of America che da una parte hanno rinnovato l'invito ad acquistare Unicredit e dall'altra hanno abbassato il fair value da 16 a 9,6 euro.

Banca Akros invece lo ha tagliato da 12 a 15 euro, mantenendo però ferma la raccomandazione "accumulate".  Da segnalare che per oggi è prevista un'assemblea di Unicredit per l'approvazione del bilancio 2019 e per deliberare in merito all'integrazione del Cda, al piano di buy-back, all'annullamento delle azioni proprie e all'aumento di capitale gratuito.

Unicredit: l'analisi e l'operatività nel breve

Dal punto di vista tecnico intanto sul grafico di Unicredit si segnala la formazione di un potenziale doppio minimo in area 6,5/6,4 euro.

Il completamento di questa figura avverrà con il superamento di quota 8,9/9 euro che al momento appare ancora lontano dai prezzi correnti di Borsa.

Nel breve bisognerà guardare in primis all'ostacolo dei 7,5 euro, superato il quale Unicredit testerà il livello intermedio dei 7,75 euro per poi allunga verso area 8/8,2 euro.

Ulteriori segnali di forza si avranno con la violazione degli 8,5 euro, preludio ad un test degli 8,85/9 euro, superati i quali il titolo potrà salire verso i 9,7 euro prima e i 10 euro in seguito.

Al ribasso discese di Unicredit sotto i 7,3/7,2 euro difficilmente saranno frenata dalla soglia psicologica dei 7 euro, con proiezioni ribassiste a 6,75 euro in prims e a 6,5/6,4 euro successivamente.

Cruciale sarà la tenuta di questa soglia sotto cui il titolo rischierà di andare a vedere nuovi minimi di periodo a 6 euro e 5,5/5,4 euro.