Giuseppe Conte e il nuovo Dpcm, cosa ne sarà del Natale?

E' colpa del Governo e di Giuseppe Conte per la lotteria degli scontrini e il piano Cashback, perchè fanno fare assembramenti; è colpa del Dpcm se i morti non calano perchè le misure non sono efficaci. E' facile incolpare chi sta ai piani alti, ma noi cittadini non abbiamo colpe? Nel frattempo in Parlamento si discutono le misure per le restrizioni del periodo Natalizio: cosa si intende "bisogna fare scelte decise"? Che ne sarà del Natale?

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Prevenire una terza ondata? Salvare l’economia del Paese? Passare il Natale in Famiglia? C’è bisogno di ulteriori restrizioni per le festività? Si sta discutendo il tutto in queste ore in Parlamento. Nel frattempo, l’Italia intera è in attesa di Giuseppe Conte e il nuovo Dpcm. 

Giuseppe Conte e il Dpcm del 3 dicembre, ricapitoliamo brevemente

Ricordiamo che il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, nella conferenza stampa del 3 dicembre 2020, da Palazzo Chigi aveva varato il nuovo Dpcm, con le nuove misure restrittive per contenere e contrastare il diffondersi dell’epidemia da Coronavirus.

Le misure del Dpcm vietavano dal 21 di dicembre al 6 gennaio, tutti gli spostamenti tra regioni e da/per le province autonome di Trento e Bolzano, anche per raggiungere le seconde case. Giuseppe Conte aveva poi annunciato il divieto di effettuare spostamenti tra Comuni, nei giorni del 25 e 26 dicembre e 1°gennaio 2021. Si manteneva nel Dpcm la regola del coprifuoco, valido tutti i giorni dalle 22 alle 5, tranne per il 31 dicembre, esteso fino alle 7. 

Le polemiche contro Dpcm e Giuseppe Conte

La conferenza di Giuseppe Conte ha scatenato, nell’immediato numerose polemiche. Delle misure del Dpcm, i cittadini e, alcuni politici, criticavano maggiormente la chiusura dei confini tra i Comuni il 25 e 26 dicembre e il 31 dicembre. Possibile che comuni vasti come quello di Roma e comuni piccoli come Elice dovessero avere le medesime misure restrittive?

Ma le polemiche non vertevano solamente sugli spostamenti. Tra le misure prese da Giuseppe Conte e il consiglio dei ministri nel Dpcm, i piani Cashless: Cashback, Extra- Cashback e la Lotteria degli Scontrini

Dpcm, Giuseppe Conte e il piano Cashback; ricapitoliamo brevemente

Il Governo, con i piani Cashback, Extra-Cashback e Lotteria degli Scontrini, sta tentando di mettere un freno all’evasione fiscale, tipica dei pagamenti in contanti, incentivando l’uso della moneta elettronica. E non solo, perché con i rimborsi del 10% e il “gioco” a premi, l’obiettivo non era solo combattere l’evasione, ma soprattutto incentivare i consumi e far ripartire l’economia. 

L’Extra Cashback di Natale consiste in un extra rimborso del 10%, che potrà essere accreditato nei primi mesi del 2021. Per riceverlo occorre solamente effettuare dieci acquisti pagando con i dispositivi elettronici. E’ partito l’8 dicembre e scadrà il 31 dicembre 2020.

Il Cashback invece, partirà dal 1° gennaio 2021. Si otterrà un rimborso pari al 10% dei soldi spesi per acquistare beni in negozi, consumare al bar, fare la spesa nei supermercati, nella grande distribuzione, da artigiani e professionisti.

Anche la lotteria scontrini partirà il 1° gennaio 2021. Si potrà vincere un premio in denaro attraverso una ricevuta fiscale: lo scontrino. Anche qui l’obiettivo è ridurre il fenomeno dell'evasione fiscale, incentivando i clienti a chiedere lo scontrino al negoziante.

Contro le iniziative del Dpcm e Giuseppe Conte 

Contrari alle misure del premier Giuseppe Conte e le iniziative del nuovo Dpcm, i membri dell’opposizione, ma non solo. Ricordiamo che con l’Italia suddivisa in regioni colorate, chi si trovava nella zona gialla aveva la possibilità di spostarsi sia tra regioni, che tra comuni. La vita era pressoché normale, se non per il coprifuoco dalle 22 alle 5 e la chiusura di bar e ristoranti anticipata alle 18.00. 

Domenica 13 dicembre 2020, Lombardia, Piemonte, Basilicata e Calabria si sono tinte di giallo. Lo scenario a cui abbiamo assistito, però è stato pressoché raccapricciante. Mentre i casi di Coronavirus schizzavano verso la soglia dei 20 mila, i morti erano quasi 500 e i ricoveri 30.893, la gente si accalcava nelle grandi città. 

Dpcm e Giuseppe Conte bocciati secondo la maggioranza

La situazione era pressoché questa: mentre nella sua Germania lo scorso 9 dicembre, la Cancelliera tedesca Angela Merkel annunciava ai suoi concittadini misure ancora più restrittive per il periodo di Natale, con questo discorso: 

“Mi dispiace tanto e mi fa davvero male al cuore, ma se il prezzo da pagare sono 590 morti al giorno, allora questo non è accettabile secondo me e quindi dobbiamo rafforzare le limitazioni.”

In Italia la gente si riversava a flotte nei negozi e nelle piazze delle grandi città come Milano, Roma, Monza, Como e Napoli, non curante della situazione critica del proprio Paese. 

Subito, alcune personalità politiche, come Giorgia Meloni e Matteo Salvini, si sono scagliate contro Giuseppe Conte e il Dpcm. La “colpa” dei maxi-assembramenti nelle piazze, infatti sarebbe stata del Governo, poiché promuovendo il piano Cashback, avrebbe incentivato la gente a fare acquisti e ad assembrarsi. 

Le parole dei due leader di centro-destra

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia

“Danno il bonus vacanze e poi si lamentano perché le persone vanno in massa in vacanza. Danno il cashback e poi si lamentano che i cittadini si accalcano nel periodo natalizio per fare i regali. Sono gli italiani a essere irresponsabili o il governo a essere incomprensibile?”

E Matteo Salvini, leader della Lega

"In Italia si annunciano riaperture, si organizza la lotteria degli scontrini e #CashbackDiStato e poi ci si lamenta se la gente va nei negozi. "

Dpcm, un piccolo appunto sul Piano Cashless Italia

Credo che forse scaricare tutte le responsabilità su Giuseppe Conte e il Governo non sia la cosa più opportuna. Vi spiego il perché: l’extra-cashback di Stato, infatti, è utilizzabile dall’ 8 al 31 dicembre per effettuare spese in supermercati, bar, per pagare le bollette, per fare benzina (e molto altro). Dunque, non solo per effettuare spese nei negozi. 

Inoltre, avendo ben 23 giorni di tempo e avendo così tante alternative per i pagamenti, quindi per poter ricevere il rimborso, perché dimenticarsi dei morti, dei ricoverati, degli operatori sanitari e accalcarsi nei centri? Perché, pur sapendo cosa comporterebbe un’ulteriore crescita dei contagi, soprattutto per l’economia, oltre che per la sanità, reiterare nell’errore? E’ davvero uno sforzo essere un po’ più prudenti? 

Credo, che incolpare Giuseppe Conte e criticare il Piano del Dpcm non sia la cosa che più serve in questo momento. Se ai cittadini italiani fosse davvero interessata la loro salute, quella dei loro cari e l’economia del Paese, in queste circostanze, avrebbero sicuramente fatto scelte differenti. 

Giuseppe Conte e la rivisitazione del Dpcm, in vista del Natale

Le immagini della folla di gente, nelle piazze di tutta Italia non hanno solo indignato molti, ma hanno anche fatto scattare il campanello di allarme al Governo che, se in un primo momento pareva volesse allentare le misure e rendere possibile gli spostamenti tra comuni a Natale, ora ha fatto marcia indietro, complice forse anche il discorso della cancelliera tedesca.

In queste ore a Palazzo Chigi si sta discutendo sul da farsi. Le posizioni dei leader sono discordanti.  

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, durante l’intervista ad “Accordi&Disaccordi” ha così commentato l’ipotesi di un eventuale nuovo lockdown, sulle scie della Germania:

“Stiamo lavorando in queste ore, per cercare di rinforzare il Piano Natalizio. C’è stata però un’ulteriore interlocuzione con gli esperti del CTS che ci hanno consigliato qualche misura aggiuntiva. Noi dobbiamo scongiurare in qualsiasi modo una terza ondata.”

E continua:

“E’ chiaro che hanno preoccupato anche gli esperti quelle situazioni di affollamenti e assembramenti che ci sono state negli scorsi giorni. Gli elementi e gli indizi sono che sicuramente si ha tanta voglia di vivere le festività secondo tradizione, con un’esplosione di situazioni di socialità e non ce lo possiamo permettere, quindi sicuramente qualche intervento aggiuntivo lo faremo.”

Dpcm, pro o contro la chiusura generalizzata? 

Luigi Di Maio, leader Pentastellato, pare voler fare marcia indietro sulle dichiarazioni fatte negli scorsi giorni. Se prima infatti, era favorevole ad allentare le misure per i piccoli comuni, svantaggiati rispetto a quelli grandi come Roma, ora invita a osservare il numero dei morti ogni giorno, che sembra non volersi fermare. 

Parla di scelte decise che possano permettere di vivere il Natale in più possibile serenità. In che senso, però scelte decise?

“Ma fare scelte decise come Governo, perché altri governi le stanno prendendo in tutta Europa, proprio per evitare una terza ondata.”

Sembra dunque volersi accostare alla scelta intrapresa dalla Cancelliera Merkel

Dpcm e Giuseppe Conte, i leader dell’opposizione

Partiamo dal leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che, in un’intervista con il giornalista Bruno Vespa nel programma Porta a Porta ha espresso il suo parere. La Meloni, ha dichiarato che prima di esprimersi favorevole o contraria alle ipotetiche chiusure, vorrebbe sapere quali saranno le misure di rimborso che il Governo metterà in atto per ristoratori, albergatori e categorie affini.  

Prende poi in esempio il caso della Germania: 

“Se si fa l’esempio della Germania, dobbiamo guardare che la Germania all’attività che viene chiusa dà il 75% del fatturato. Se il Governo italiano farà la stessa cosa io sosterrò assolutamente il provvedimento.”

Matteo Salvini invece, nella serata di ieri era ospite nella trasmissione Stasera Italia condotta dalla giornalista Barbara Palombelli, si definisce contrario alla chiusura del week-end del 19 e 20 dicembre, perché la decisione non può essere presa il giorno prima per il giorno dopo. 

Per le restrizioni del periodo natalizio, invece, resta sul vago e afferma:

“Se il Governo, per motivi sanitari, ritiene che tra Natale e l’Epifania si debbano attuare delle restrizioni, certo la salute viene prima di tutto. Parliamone e organizziamoci.”

Aspettando la conferenza di Giuseppe Conte e le nuove misure del Dpcm

Insomma, queste per l’Italia saranno ore cruciali. Gli italiani, infatti, sono in attesa di una comunicazione da parte del Presidente Giuseppe Conte su quello che si potrà o non si potrà fare nelle festività natalizie. Intanto invito chiunque che abbia a cuore qualcuno, un genitore, un amico, un nonno, a prestare attenzione e, per citare la cancelliera Angela Merkel:

“Voglio solo dire una cosa: se noi ora nell’imminenza del Natale abbiamo troppi contatti e successivamente si scopre che abbiamo festeggiato con i nostri nonni, avremo qualcosa da rimpiangere, perché abbiamo fatto quel che non dovevamo fare.”