Perché tutti i mercati – ripetiamo: tutti, borse, bonds, materie prime, tranne la liquidità che è ferma a zero – stanno facendo perdere soldi agli investitori negli ultimi cinque mesi? Dove stanno andando i soldi? Non chiediamolo alla FED, che appare sempre più specializzata negli ultimi decenni a provare ciclicamente a rimediare a un errore facendone un altro:
- Non una singola recessione del dopoguerra è stata prevista dalla Fed in anticipo, secondo l’ex segretario al Tesoro Lawrence Summers;
- Nessuna delle ultime tre recessioni è stata riconosciuta come tale fino a che non era già ampiamente in corso.
Incompetenza? O politica? Vi aspettate ancora che vi mandino una raccomandata a casa dicendo che le cose fra poco non andranno più bene?
Guardiamo la realtà dei numeri. La deflazione globale è iniziata nel 2000 ed ha brutalmente accelerato dopo la crisi del 2008, con la Guerra Santa delle Banche Centrali vs i risparmiatori. Sono pochissimi i mercati azionari che hanno reso qualcosa in termini reali (aggiustati per l’inflazione) dal 2000 ad oggi. Nemmeno lo splendido S&P è tra questi.

In termini reali, lo S&P è solo ora, 15 anni dopo, sugli stessi livelli del 2000. Il recupero, va detto, è stato molto più rapido di quello post-29 e post-69 (i picchi precedenti). Tutte le borse europee, in termini reali, sono ampiamente sotto ai picchi del 2000, alcune (come l’Italia) di oltre 2/3.