L’helicopter money sta avendo gli effetti sperati?

Di fronte al coronavirus, il governo statunitense ha proposto diverse misure per tentare di mitigare lo shock economico.

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John Plassard, Investment Specialist del Gruppo Mirabaud, spiega che di fronte al coronavirus, il governo statunitense ha proposto diverse misure per tentare di mitigare lo shock economico. Lo strumento che più si è distinto nel recente pacchetto di stimoli era quello di fornire denaro direttamente alle famiglie americane.

Questa misura, il cosiddetto “helicopter money", è stata preferita alla sospensione temporanea delle tasse sui salari, inizialmente suggerita dal presidente Donald Trump. Dopo più di un mese dall'invio degli assegni, è possibile effettuare una prima valutazione e l’esito potrebbe non essere quello immaginato.

Il concetto di base quando si parla di " elicottero monetario " è che la distribuzione alle famiglie o alle imprese di denaro, creato direttamente dalla banca centrale, avviene senza alcuna controparte, a differenza di quanto accade quando quest'ultima stampa moneta per finanziare il deficit pubblico. L'idea alla base dell’elicottero monetario è che il denaro creato dalla banca centrale si riverserà direttamente nell'economia reale e quindi aumenterà l'offerta di moneta, cioè il totale di moneta in circolazione nell'economia, senza un aumento parallelo della produzione di beni o servizi. I consumi e i prezzi dovrebbero quindi aumentare, creando un circolo virtuoso in grado di rilanciare l'attività economica ed evitare la trappola della deflazione.

Prima di inviare un nuovo assegno a gran parte della popolazione americana, la domanda che gli economisti di Washington si pongono attualmente è se il primo abbia avuto gli effetti voluti sull'economia. La risposta non gli piacerebbe, in quanto i dati finora disponibili mostrano che potrebbe non essere così, almeno non ancora. Uno studio di Envestnet Yodlee ha evidenziato che le persone che beneficiano dell’assistenza monetaria diretta hanno destinato al risparmio circa due terzi del denaro ricevuto. Pertanto, solo un terzo è confluito nell'economia reale. Il motivo è ovviamente l'incertezza legata alla situazione di salute pubblica, per la quale milioni di americani temono di non trovare lavoro nei prossimi 6 mesi.

Per quanto riguarda l'uso di questo "denaro gratuito", John Plassard ha assistito a una frenesia di spesa durante la prima settimana, che poi è ampiamente diminuita. È interessante (o preoccupante?) notare che l'annunciata distribuzione degli assegni di stimolo nel mese di aprile non abbia realmente rassicurato gli investitori in quanto le vendite sono letteralmente crollate in quel mese (ovviamente anche a causa della chiusura dei negozi).

L’elicottero monetario è spesso associato all'iperinflazione. Ma nel loro studio su 56 episodi di iperinflazione globale negli ultimi 300 anni, Hanke e Krus hanno concluso che l'iperinflazione è "una malattia economica che si verifica in condizioni estreme: guerra, cattiva gestione politica e transizione da un'economia di comando a un'economia di mercato, solo per citarne alcuni". Il finanziamento monetario, invece, è stato ampiamente utilizzato nel tempo nei Paesi sviluppati e in quelli in via di sviluppo senza causare iperinflazione.

Se sia giusto o meno inviare denaro direttamente alle famiglie "svantaggiate" è oggetto di dibattito. Questo perché il modo in cui il denaro verrà effettivamente utilizzato dipende soprattutto dal ritorno della fiducia negli Stati Uniti. Senza questa fiducia, è una scommessa sicura sostenere che gli americani continueranno a risparmiare per affrontare un futuro (potenzialmente) più difficile.