IMU: in arrivo stangata sulle seconde case

Un rapporto pubblicato da Confedilizia ha rivelato che l’introduzione dell’Imu provocherà un incremento radicale della pressione fiscale sulle seconde case affittate a canone concordato.

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Un rapporto pubblicato da Confedilizia ha rivelato che l’introduzione dell’Imu provocherà un incremento radicale della pressione fiscale sulle seconde case affittate a canone concordato.

Per fare alcune esemplificazioni, a Parma l’incremento dell’imposta sarà del 748%, a Siena del 300%. Ci sono città dove l’incremento va addirittura in tripla cifra, come Forlì, in cui l’imposta passerà dallo 0,5 per mille dello scorso anno, al 9,8 per mille di quest’anno.

Le cifre dimostrano quindi un cambiamento radicale dalla vecchia ici alla nuova imu introdotta dal governo tecnico guidato da Mario Monti. L’associazione dei proprietari di immobili, Confedilizia appunto, ha quindi prodotto delle simulazioni prendendo in esame le seconde abitazioni con affitto concordato e facendo dei raffronti rispetto alla precedente tassazione.

Intanto si preannunciano proteste da parte dei primi cittadini di molte città, che invitano il governo a rivedere la norma, accogliendo gli emendamenti presentati durante l’esame del testo in Parlamento. Il riferimento è in particolare ai beni di proprietà dei singoli comuni, che stando all’attuale testo, verrebbe sottoposto all’applicazione dell’Imu.

Il sindaco di Bologna Merola ha convocato gli altri sindaci per discutere della situazione. Al comune di Bologna la norma costerebbe qualcosa come 12 milioni di euro.