Inps, una voragine da 26 miliardi. Cosa accadrà con le pensioni?

Che l'Inps fosse un po' il pozzo di San Patrizio lo avevamo capito tutti. Anche quando quando sarebbe il tempo di pagare le pensioni. O di pensare ad un'età più ragionevole perché i lavoratori lascino il proprio posto di lavoro. L'emergenza coronavirus ha fatto sì che il Governo decidesse di stanziare un bel po' di bonus per aiutare le famiglie in difficoltà. A questo aggiungiamoci l'accoppiata Quota 100 e reddito di cittadinanza: i conti dell'Inps sono sprofondati.

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Che l'Inps fosse un po' il pozzo di San Patrizio lo avevamo capito tutti. Anche quando quando sarebbe il tempo di pagare le pensioni. O di pensare ad un'età più ragionevole perché i lavoratori lascino il proprio posto di lavoro. L'emergenza coronavirus ha fatto sì che il Governo decidesse di stanziare un bel po' di bonus per aiutare le famiglie in difficoltà. A questo aggiungiamoci l'accoppiata Quota 100 e reddito di cittadinanza: i conti dell'Inps sono sprofondati.

Il rosso dell'istituto di previdenza è da far paura: nel 2020 si allargherà a 26 miliardi di euro, con un peggioramento di 19,637 miliardi rispetto alle previsioni. Da cosa è dovuto questo profondo rosso: è dovuto alla diminuzione delle entrate e all'aumento delle prestazioni dovute alla pandemia che l'Italia sta attraversando in questi mesi. A spiegarlo è il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza nell'approvare l'assestamento di bilancio 2020.

Inps: che cosa è finito sotto i riflettori?

Questa voragine che si è aperta nei conti dell'Inps andranno ad intaccare le nostre pensioni? Possiamo stare tranquilli? Cerchiamo di capire cosa stia accadendo. Il comitato ha segnalato che l'effetto della pandemia sul tessuto sociale ed economico del paese ha messo in evidenza il tema della sostenibilità e dell'equilibrio dei rapporti tra assicurati (ossia le persone che lavorano, che sono in leggero calo) ed i pensionati (che stanno crescendo). Il comitato, quindi, ha evidenziato un problema: quello della tenuta dei conti. Anche perché il legislatore sarà tenuto ad osservare, nel momento in cui dovrà mettere mano alla riforma delle pensioni, gli opportuni interventi normativi e finanziari.

Ma proviamo ad andare a vedere quali sono i conti dell'Inps e cosa sta preoccupando il Comitato. Al momento le entrate per contributi sarebbero pari a 221,2 miliardi di euro, registrando un calo di circa 15 miliardi (un buon 6,3%) rispetto alle previsioni origianarie. Analizzando, invece, le uscite per prestazioni sarebbero pari a 26 miliardi di euro, registrando un pesante peggioramento rispetto ai 19,6 miliardi delle previsioni originarie (-6,4 miliardi di euro). Da cosa sarebbe derivata questa differenza? Secondo il comitato sarebbe dettata dalla differenza tra il valore della produzione, che è pari a 360,7 miliardi di euro, ed il costo della stessa, che al momento è pari a 386,8 miliardi. Il tutto sarebbe al netto di altri 122 milioni per altri proventi ed oneri.

La situazione patrimoniale dell'Inps

Sicuramente una delle preoccupazioni maggiori di quanti stiano percependo una pensione è legata alla situazione patrimoniale dell'Inps. Alla fine dell'esercizio 2020 si dovrebbe attestare a 13,7 miliardi di euro: anche in questo caso siamo davanti ad un peggioramento di 18,3 miliardi di euro rispetto alle previsioni originarie (che si attestavano sui 32 miliardi di euro). In altre parole sembra proprio che le perdite starebbero erodendo la dotazione patrimonaile dell'Inps. Quello che preoccupa maggiormente gli osservatori è che questo sta avvenendo in maniera molto più veloce rispetto alle stime iniziali.

Questo che cosa comporta per le pensioni degli Italiani? Mantenere un sistema previdenziale ed assistenziale strutturato come adesso - quindi prevedendo l'erogazione delle pensioni da una parte ed il pagamento dei sussidi dall'altra - diventerà più costoso. Giusto per interderci meglio, nella voce sussidi sono contenut: la cassa integrazione, le varie indennità ed il reddito di cittadinanza. Per il momento il sistema previdenziale ed assitenziale dell'Inps si tiene in piedi unicamente grazie agli 100 miliardi annuti che lo Stato gli garantisce grazie alla fiscalità generale.

Che cosa succede adesso con le nostre pensioni?

Ecco questa è la domanda delle domande: cosa accadrà adesso con le nostre pensioni? Per il momento l'Inps o il legislatore hanno due strade da percorrere. O vengono ridotti gli esborsi o si aumentano le entrate dell'istituto di previdenza attraverso il fisco per sostenere le uscite.

Giusto per parlare chiaro, le spese dell'Inps sono le pensioni, il reddito di cittadinanza, la cassa integrazione e i sussidi vari. Quindi o si tagliano queste spese. O per coprirle è necessario aumentare le tasse. Il Governo deve solo decidere a chi presentare il conto!

L'organismo presieduto da Guglielmo Loy sollecita l'attuazione del Piano straordinario degli investimenti per le sedi dell'istituto finalizzato alla riduzione dei costi di locazione, interventi straordinari per le risorse umane e la formazione, al miglioramento strutturale delle prestazioni per la non autosufficienza.