Irpef ed Iva: prorogate le scadenze fiscale. Rimandato tutto

Scadenze Irpef, Iva ed Ires rimandate al 20 luglio: non ci saranno maggiorazioni, multe né brutte sorprese. E' stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il tanto atteso Dpcm che rimanda le scadenze fiscali di questi giorni, dando un minimo di respiro ai contribuenti italiani. Il provvedimento garantisce anche la possibilità di rinviare i pagamenti anche oltre il 20 luglio, arrivando anche al 20 agosto.

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Scadenze Irpef, Iva ed Ires rimandate al 20 luglio: non ci saranno maggiorazioni, multe né brutte sorprese. E' stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il tanto atteso Dpcm che rimanda le scadenze fiscali di questi giorni, dando un minimo di respiro ai contribuenti italiani. Il provvedimento garantisce anche la possibilità di rinviare i pagamenti anche oltre il 20 luglio, arrivando anche al 20 agosto. In questo caso, però, è prevista una maggiorazione dello 0,40%, che deve essere considerato a titolo di interesse corrispettivo. Il Dpcm era stato varato lo scorso 27 giugno.

Irpef ed Iva: come cambiano le scadenze

A questo punto sembra abbastanza chiaro. Con questo decreto vengono rinviate le scadenze dei versamenti delle dichiarazioni dei redditi e dell'Iva correlata agli ulteriori componenti positivi dichiarati per migliorare il profilo di affidabilità e delle dichiarazioni Irap per i contribuenti che applicano gli Isa. Nel provvedimento viene specificato inoltre che il pagamento delle imposte può essere rinviato anche oltre il 20 luglio, ovvero fino al 20 agosto, ma pagando una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

Viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale il rinvio di appena 20 giorni – dal 30 giugno al 20 luglio – delle scadenze fiscali per Irpef, Ires e Iva. È un rinvio troppo limitato, pressoché inutile, che non risolve gli enormi problemi di liquidità che molti contribuenti stanno vivendo. Ci appelliamo al Governo e al Parlamento perché si corra subito ai ripari: l'anno scorso, senza Covid, la scadenza fu rinviata al 30 settembre. Perché quest'anno no? Forse perché, senza il ricorso al Mes, il Governo è di nuovo a corto di liquidità e la cerca dai cittadini? Vorremmo più chiarezza e più attenzione per le esigenze di partite Iva, artigiani, commercianti e piccoli imprenditori, ha affermato Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.

L’unica cosa giusta da fare sarebbe una proroga al 2021, hanno scritto i deputati Claudia Porchietto responsabile del Dipartimento attività produttive e Carlo Giacometto, responsabile piemontese Bilancio e Finanze di Forza Italia.

Irpef ed Iva: la proroga

In estrema sintesi quello che è stato approvato è una proroga delle imposte 2020. In questo caso stiamo parlando di una proroga delle tasse che derivano dalle dichiarazioni dei redditi e che dovrebbero portare a pagare l'Irpef, l'Ires e le imposte sostitutive con scadenza il 30 giugno. Tutti viene rimandato al 20 luglio, ma il rinvio vale esclusivamente per quanti abbiano una partita Iva ed esercitino un'attività per le quali il legislatore abbia approvato gli ISA.

Da quanto si legge sul testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 giugno 2020, il rinvio è stato considerato tenendo conto delle

esigenze generali rappresentate dagli intermediari e dai contribuenti in relazione agli adempimenti fiscali da eseguire e il perdurare dello stato nazionale di emergenza epidemiologica per la diffusione del virus Covid-19.

Il rinvio della scadenza per pagare le imposte sui redditi 2020 si applica ai soggetti che esercitano attività per le quali sono stati approvati agli ISA, e che dichiarano ricavi o compensi di importo non superiore al limite stabilito per ciascun indice.