Lavoro: pronta la sanatoria per quello irregolare. Le istruzioni

Sarà possibile presentare la domanda di sanatoria per regolarizzare il lavoro irregolare. Il legislatore sta mettendo sul tavolo per i datori di lavoro uno strumento molto importante per poter sanare la posizione dei propri dipendenti in nero, impegnandosi a pagare un contributo a titolo forfettario, che comprenda quanto dovrebbe essere versato a titolo retributivo, contributivo e fiscale.

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Sarà possibile presentare la domanda di sanatoria per regolarizzare il lavoro irregolare. Il legislatore sta mettendo sul tavolo per i datori di lavoro uno strumento molto importante per poter sanare la posizione dei propri dipendenti in nero, impegnandosi a pagare un contributo a titolo forfettario, che comprenda quanto dovrebbe essere versato a titolo retributivo, contributivo e fiscale. La regolarizzazione delle varie posizioni dovrà essere compiuta entro dieci giorni dalla pubblicazione del Decreto Rilancio, che ne fisserà modalità di calcolo e versamento.

Lavoro irregolare: la sanatoria

In cosa consiste la sanatoria sul lavoro irregolare? Introdotta dal Decreto Rilancio, prevede che le domande vengano presentate dal 1° giugno al 15 luglio e permette di regolarizzare tutti quei rapporti di lavoro dipendente che abbiano avuto inizio prima del 19 maggio e che siano ancora in corso nel momento della presentazione della domanda. Coinvolge tutti i lavoratori, indipendentemente che siano Italiani o stranieri (senza distinzioni tra extracomunitari e comunitari) e può essere applicata per ogni tipo di lavoro svolto nei seguenti settori:

  • agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse;
  • assistenza alla persona per se stessi o per componenti della propria famiglia, ancorché non conviventi, affetti da patologie o disabilità che ne limitino l'autosufficienza;
  • lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.

La domanda deve essere presentata all'Inps, nel caso in cui la pratica riguardi dei lavoratori Italiani. Nel caso in cui i soggetti coinvolti siano degli extracomunitari è necessario rivolgersi allo sportello unico per l'immigrazione. Per presentare la domanda è previsto un requisito minimo di reddito: non deve essere inferiore ai 30.000 euro nel caso in cui il lavoro sia svolto nel settore dell'agricoltura ed allevamento, mentre non deve essere inferiore ai 20-27.000 euro nel caso in cui il lavoro sia riconducibile a quello di tipo domestico.

Come funziona e quanto costa la sanatoria per il lavoro irregolare

Per facilitarci e comprendere meglio come funzioni la sanatoria sul lavoro irregolare, l'Inps ha provveduto a spiegare come fare. Poniamo il caso che il datore di lavoro sia l'unico componente del nucleo famigliare: in questo caso il reddito non dovrebbe essere inferiore ai 20.000 euro annui: nel caso in cui reddito fosse, ad esempio, pari a 17.000 euro annui non sarebbe possibile richiedere la sanatoria per alcun domestico. Il datore di lavoro con un reddito da 17.000 potrebbe fare domanda nel caso in cui ci fosse un figlio convivente con un reddito da 5.000 euro annui: la somma dei due redditi annui arriverebbe a 22.000, quindi si rientrebbe nel limite minimo. L'Inps, comunque, sottolinea che il requisito del reddito viene a decadere nel momento in cui il datore di lavoro sia affetto da alcune patologie o da delle disabilità che ne limitano l'autosufficienza.

Adesso proviamo a vedere anche l'aspetto economico della sanatoria. In estrema sintesi quanto costa al datore di lavoro regolarizzare il proprio lavoratore in nero. Nel momento in cui si deve presentare la domanda è necessario pagare un ticket da 500 euro per ogni singolo lavoratore. Questo primo obolo, comunque, non esaurisce totalmente il costo della sanatoria. Dovrà, infatti, essere pagata una somma forfait a titolo retributivo, contributivo e fiscale, la cui determinazione e modalità di pagamento, però, devono ancora essere fissate con decreto. Nel frattempo viene chiesto al datore di lavoro di firmare, sulla domanda, un atto di impeno a versare il forfait entro 10 giorni dalla pubblicazione del decreto. In altre parole si dovrà fare un vero e proprio atto di fede verso lo Stato, impegnandosi a pagare in futuro, anche se non si sa quale potrebbe essere la cifra che ci verrà richiesta.

Lavoro irregolare: già 10.000 le domande presentate per la sanatoria

Nonostante i dubbi e le incertezze riguardi i costi che potrebbe avere regolarizzare la posizione di un proprio dipendente che stia lavorando in nero, sono quasi 10.000 le domande presentate fino ad oggi. Per l'esattezza sarebbero 9.500, almeno stando a quanto riporta La Repubblica. Una cifra senza dubbio molto alta, anche se non altissima, dato che secondo le stime dovrebbe permettere di regolarizzare almeno 250.000 persone che hanno un lavoro irregolare. Ricordiamo, comunque, che la finestra per poter presentare la domanda di sanatoria si chiude il 15 luglio ed il video tutorial pubblicato sul sito del Ministero degli Interno è stato visto un qualcosa come 60.000 volte. Sulla sanatoria, quindi, sembra che ci sia un interesse abbastanza acceso.

I dati sul processo di emersione verranno comunicati dal Viminale in due tappe intermedie, il 15 giugno e il primo luglio  - spiega Alessandra Ziniti nel suo articolo pubblicato su La Repubblica - .  I dati provvisori relativi ai primi quattro giorni delle due procedure, gestite dallo sportello unico per l'immigrazione istituito presso le prefetture e dalle questure, indicano complessivamente circa 9500 domande già inviate o in corso di presentazione. La procedura prevede che dal momento della presentazione della domanda,  il lavoratore può immediatamente cominciare a lavorare con un contratto regolare senza bisogno di attendere la chiusura della finestra che, soprattutto per il comparto agricolo. sarebbe troppo tardiva.