Mercato ObbligazionarioLa buona notizia è che la Fed farà tutto il possibile (leggi massiccio acquisto di Treasury americani) per evitare un ulteriore rallentamento economico. La cattiva è che ce ne sia assolutamente bisogno. Basti considerare che, nonostante il pacchetto di incentivi da 787 Mld di Dollari e il taglio delle tasse, entrambi prossimi alla scadenza, la disoccupazione resta elevata e il mercato immobiliare ha registrato a giugno una pesante flessione. Indicazioni confermate dal dato sul PIL, che nel secondo trimestre del 2010 è cresciuto dell’1,6% rispetto al 3,7% dei primi tre mesi dell’anno. I mercati obbligazionari hanno reagito a queste notizie con un po’ di nervosismo ma con effetti limitati sui titoli di Stato. Penalizzata invece la Grecia, i cui rendimenti sul due anni sono cresciuti dello 0,54% rispetto al Bund tedesco.Mercato AzionarioPer quanto riguarda l’andamento dei principali indici azionari, sembra che si stia delineando una prolungata fase laterale, in cui si alternano fasi di rialzo e di ribasso di breve termine. L’S&P 500 americano, ad esempio, dopo aver superato quota 1120 punti (1127 il 9 agosto) ha invertito la tendenza ritornando sui valori di inizio giugno (1160 l’8 giugno). Gli operatori in sostanza cercano di capire se le stime economiche per il 2011 siano confermate, a quel punto le quotazioni sarebbero interessanti, oppure se si vada verso una fase recessiva, che determinerebbe nuovi ribassi. A livello settoriale tengono bene i comparti difensivi come l’Alimentare ed il Farmaceutico, e quelli con elevato rendimento cedolare come i Telefonici.ValuteContinua la corsa dello Yen. La divisa giapponese è volata in settimana ai massimi da 15 anni sul Dollaro e da 9 anni sull'Euro, a fronte del crescente deterioramento delle prospettive di crescita dell'economia mondiale, che spinge gli investitori a rifugiarsi nelle attività ritenute più sicure. Il biglietto verde è sceso fino a 84,12 Yen, minimo dal 1995. A fronte dell’apprezzamento, la BoJ ha deciso un'estensione delle misure di stimolo monetario. La moneta unica rimane debole nei confronti del biglietto verde, con il cross Euro/Dollaro al di sotto della resistenza di 1,274.