La seduta odierna è stata vissuta nel segno dell’incertezza dal mercato domestico tanto che gli indici non sono riusciti ad imboccare tutti la stessa direzione, fermandosi comunque a poca distanza dai valori del close di ieri. La scarsa direzionalità del mercato si è riflessa anche sulla performance odierna delle banche che hanno seguito strade diverse, presentandosi alla chiusura precedute da segni differenti. Ad avere la meglio è stata Banca Monte Paschi che ha segnato un rialzo del 2,03%, ma in positivo si sono mossi anche Unicredit e Ubi Banca, in progresso dello 0,45% e dello 0,18%, seguiti da Banca Popolare di Milano che si è fermato esattamente sulla parità. in rosso Mediobanca e Intesa Sanpaolo, con un calo dello 0,2% e dello 0,39%, mentre è rimasto più indietro Banco Popolare che ha ceduto poco più di un punto percentuale. A condizionare l’andamento odierno del settore bancario hanno contribuito senza dubbio le indicazioni arrivate dall’opposta sponda dell’Atlantico, con particolare riferimento alle trimestrali di Goldman Sachs e di Citigroup. I conti delle due banche non hanno convinto il mercato favorendo così non poche vendite su entrambi i titoli, dopo la reazione molto positiva riservata invece ai numeri diffusi nei giorni scorsi da Jp Morgan. E sono proprio i bancari americani a catalizzare l’attenzione in questo momento, tanto che il Credit Suisse il preferisce a quelli europei. Mentre le quotazioni di questi ultimi sono tornai a dei livelli normali, quelle dei titoli a stelle e strisce appaiono ancora a sconto del 10%. E’ anche vero però che gli analisti consigliano di puntare sulle banche con una bassa leva finanziaria e con un rapporto deposito/prestiti contenuti, in Paesi con un basso leverage. Tra gli altri si fa riferimento al Brasile, mentre in Europa si guarda alla Turchia, alla Grecia e all’Italia.