Lo scenario a Piazza Affari si presenta ancora molto incerto

La chiusura negativa dei mercati toglie parecchio ottimismo ai rialzi visti nelle ultime due settimane. Di F.Ramigni

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La chiusura negativa dei mercati toglie parecchio ottimismo ai rialzi visti nelle ultime due settimane. Lo scenario macroeconomico continua a presentarsi decisamente incerto in particolare riguardo alla forza della ripresa che si sta man mano attenuando e che risulta decisamente inferiore a ciò che era lecito attendersi solamente alcuni mesi fa. Questa incertezza si manifesta bene sui mercati azionari inseriti ormai all’interno di un ampio trading range da quasi 3 mesi senza riuscire a trovare una direzionalità, situazione che potrebbe protrarsi fino a fine agosto. La forza vista nelle ultime due settimane era pertanto un movimento di natura tecnica con gli investitori pronti a sfruttare situazioni di ipervenduto per impostare acquisti salvo poi prendere profitto sui livelli di resistenza. C’è però da segnalare come i principali indici azionari abbiano toccato dei massimi di periodo decisamente importanti nel 2009 che difficilmente verranno superati senza una correzione significativa. Con l’oro che dopo aver fatto registrare un doppio massimo a 1266 ha avviato uno storno significativo, in questo periodo l’unico motivo di direzionalità viene dal cambio eurodollaro atteso a 1,32 area dopo aver violato l’importante resistenza a 1,2720In assoluto il Dax continua a presentare la struttura migliore anche se il doppio massimo a 6330 è un ostacolo difficile da superare mentre il minimo del 25 maggio 2010 a 5630 (un “isola” in termine tecnico) sostiene l’indice da eventuali cadute. Una perdita di questo livello permetterà discese verso 5300 e quindi sotto 5000 mentre un superamento di 6330 avrebbe target rialzisti a 7100 e 7270.Dopo aver guidato la ripresa gli indici azionari americani iniziano a tirare il fiato. Rimane decisamente positivo il fatto che sia Dow Jones che S&P500 abbiamo prontamente recuperato i supporti persi rispettivamente a 9700 e 1044 ma la presenza di una serie di minimi e massimi decrescenti ben evidenzia la struttura ribassista di breve. Per vedere qualche segnale di forza bisognerà pertanto attendere la violazione dei precedenti massimi a 10600 per il Dow e 1131 per l’S&P. I supporti a 9600 per Dow e 1010 per S&P sembrano essere solidi e confermano l’idea di una fase laterale che potrebbe durare fino alla fine dell’estate. Chiaramente una perdita dei livelli sopra citati permetterebbe una continuazione del ribasso per il Dow verso 9430 e quindi 8900/9000 mentre l’ S&P500 avrà spazio per discese fino a 986 e quindi 950 supporto chiave.