Da Federcontribuenti sono chiari. Conte, Di Maio, Zingaretti e a tutti i membri del governo giallorosso ma Federcontribuenti lo vuole dire anche a Calenda. Forse e diciamo ironicamente forse, prima di trattare lo spinoso e millenario tema della lotta all’evasione fiscale e di dare bonus a chi usa la carta di credito o il bancomat invece del contante si dovrebbe seriamente partire dalle basi: contrasto a tappeto del lavoro in nero; oltre 3 milioni di lavoratori costretti al nero per un mancato gettito tributario pari a 100 mld di euro. Salario minimo superiore al rdc per tutte le categorie valevole anche per le pensioni minime: perché con 3 euro l’ora non conviene avere nemmeno un conto corrente con quel che costa figuriamoci evitare l’uso del contante.
Le tasse sono un contributo obbligatorio in linea con la capacità reddituale, altrimenti diventano una grave forma di estorsione. Si è tassati per ogni caffè, ogni volta apriamo il rubinetto dell’acqua o accendiamo l’interruttore della luce; tassati ogni volta facciamo il pieno alla macchina o prendiamo l’autobus piuttosto che la metro e tassati ogni volta entriamo in un supermercato. Tassate le buste paga, le pensioni e poi rompete con lo scontrino al bar? Invece di interloquire con i contribuenti, chiamati tali poiché contribuiscono con una percentuale che va dal 50% al 72% in caso di autonomi, rivolgetevi agli evasori veri e propri come i mafiosi, i grandi gruppi finanziari, le multinazionali, ai grandi possidenti…ect, i quali tolgono dalle casse dello Stato 135 mld di tasse all’anno. Per inciso, quanti studi medici non rilasciano la fattura? Quante palestre? È sempre l’IVA a generare il mancato gettito per eccellenza con i suoi 35 mld e l’IVA, però, sulle mazzette, sulle tangenti non si versa e sempre l’IVA l’autonomo la deve anticipare allo Stato insieme a tutto il resto e se non lo fa non gli viene rilasciato il DURC. Insomma, diamo fiato alle trombe e diamo prima il pane agli affamati vale a dire l’IVA al 15% per i redditi sotto i 50 mila euro annui e forse tutti ameranno usare il bancomat invece del contante.
Solo le coop in Italia sfruttano circa 100 mila lavoratori e chi gestisce le coop?
Uno studio al Senato del 2018 dimostrava che ad evadere maggiormente le tasse è la classe ricca del Paese toccando soglia 20 miliardi di euro. Marco Paccagnella Presidente di Federcontribuenti: i contribuenti versano di contributi quasi 9 mila euro l’anno, anche la quota degli evasori. Il prelievo è così distribuito: 84% al governo centrale, il 9,3% alle Regioni e il 6,7 ai comuni. Chiediamo si renda noto questo studio del Senato che deve contenere una lista degli evasori.
Avete mai sentito di un medico fallito che si è ucciso perchè strozzato dai debiti? E quanti di voi dal medico privato si vedono fare la fattura? Parleremo mai seriamente di tasse e di evasione in questo Paese? Altra considerazione: se continueremo a creare occupazione per 3 euro l’ora e per due giorni a settimana tra qualche anno istituiremo la giornata sulla memoria dei contribuenti, perchè rischiamo di estinguerli causa forza maggiore. Le numerose modifiche normative finalizzate ad incrementare i poteri del fisco, sono state a torto considerate come la panacea per contrastare adeguatamente gli illeciti fiscali. In realtà, i dati dimostrano l’esatto contrario arrivando a delegittimare l’intero sistema di contrasto. Setacciate il catasto, sguinzagliate la polizia fiscale dove il fisco si evade ogni giorno a orario continuato invece di rompere sempre le scatole ai contribuenti regolarmente setacciati, registrati, ripuliti.
Non bastasse un sistema fiscale a corrente alternata, ci si mette anche una giustizia corrotta.
Denaro in cambio di sentenze favorevoli; giudici, avvocati, funzionari delle commissioni tributarie, commercialisti ed imprenditori per corruzione in atti giudiziari, falso, rivelazione del segreto d’ufficio, infedele dichiarazione dei redditi, riciclaggio, favoreggiamento, abuso d’ufficio, truffa con sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.