Mascherine, fase due: prezzo, dove comprarle e quando indossarle

Federfarma aveva lanciato un nuovo allarme dopo la conferenza stampa di Conte: mascherine a 50 centesimi l'una per noi è un danno economico pari al 50% di quanto spendiamo per l'acquisto dai fornitori. In mattinata l'accordo con il commissario. Chi ha già rilevato i presidi a un prezzo più alto verrà rimborsato. I dispositivi andranno indossati in ogni luogo chiuso accessibile al pubblico

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Allarme rientrato per le mascherine. L’accordo tra il commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 Domenico Acuri e Federfarma dovrebbe aver messo d’accordo tutti. Il prezzo resta quello annunciato ieri dal premier Giuseppe Conte in conferenza stampa: 50 centesimi per il presidio chirurgico al netto dell’Iva. I farmacisti avevano protestato a riguardo perché il costo non veniva considerato sostenibile per gli esercenti, che, da fattura, acquistavano le mascherine a 90 centesimi, più Iva.

La soluzione è stata raggiunta stamattina: il prezzo resta quello stabilito, e quindi 0,5 euro. A chi ha acquistato mascherine a un costo superiore verrà garantito un ristoro e assicurate forniture aggiuntive, tali da sostenere la spesa sostenuta.

Mascherine, d'ora in poi prezzo fisso

Nelle prossime ore inoltre, fa sapere l'agenzia Adnkronos, verrà sottoscritto un ulteriore accordo che consentirà alle associazioni di farmacisti di negoziare, congiuntamente con il Commissario, l’acquisizione di importanti quantitativi di mascherine ad un prezzo inferiore a quello massimo fissato dall’ordinanza numero 11. Dunque, si chiude qui la polemica che si era aperta la settimana scorsa. 

Le farmacie avevano minacciato un blocco massiccio di vendite di mascherine per sensibilizzare il governo sulla questione della forte speculazione dei prezzi, che avevano portato a multe e sequestri proprio ai danni delle farmacie, definite dall’associazione stessa le vere vittime del sistema.

L’accordo raggiunto in mattinata tra Federfarma e il commissario Arcuri dovrebbe aver risolto ogni dubbio, anche in virtù dell’eliminazione dell’Iva, una delle proposte che le farmacie avevano suggerito a Palazzo Chigi per favorire un prezzo più equo. 

"Mascherine, stop alla vendita finché il governo non chiarisce i prezzi"

Proprio sull'Iva, sempre Federfarma ieri sera aveva interrotto la vendita delle mascherine in attesa di chiarimenti da parte del governo.

Perché mentre Conte annunciava il prezzo calmierato a 50 centesimi, iva compresa, il commissario Arcuri scriveva che invece l’Iva, nel prezzo, andava applicata, per un totale dunque di 0,61 euro a mascherina.

La scorsa settimana, il presidente di Federfarma Napoli Michele Di Iorio aveva proposti di fissare a un euro il prezzo delle mascherine chirurgiche e a 4,90 quello delle Ffp2.

Mascherine. Stabilito il prezzo, dove e quando indossarle

Sui mezzi di trasporto. Sul posto di lavoro. In generale sin ogni luogo chiuso accessibile al pubblico. La mascherina servirà in questi casi, anche autoprodotta, in materiali multistrato che permettano di coprire lo spazio che va dal mento al naso compreso. Fanno eccezione i bambini sotto i 6 anni e i soggetti con forme gravi di disabilità. Nella fattispecie, l’obbligo è di indossarle quando si entra in un negozio, in ufficio, sul trasporto pubblico e sì, anche durante le visite ai parenti. Nei parchi pubblici, ville e giardini, rispettando la distanza e con ingressi regolati dai singoli comuni, occorrerà indossare la mascherina, così come durante le attività fisiche e motorie. Con la cancellazione della distanza massima di 200 metri, chi abita in una località marittima potrà fare il bagno in mare, da solo, con la mascherina possibilmente sempre a portata di mano sulla spiaggia mentre passeggiare in montagne o in campagna, per chi ci vive, sarà possibile, anche in questo caso purché da soli. 

Mascherine sequestrate a Savona, coinvolta l'ex presidente della Camera Irene Pivetti

Intanto, è ancora attuale il caso delle mascherine importate dalla Cina sotto sequestro dalla Procura di Savona. Codacons ha presentato un esposto alla Corte dei Conti della Liguria e dell’Anac, oltre che alla magistratura savonese. Al cento della denuncia, una fornitura priva della certificazione necessaria proveniente dalla società Only Logistics Italia Srl, amministratrice unica Irene Pivetti. La società ha chiuso un contratto con la Protezione Civile e, nell’esposto, Codacons chiede che vengano eseguite verifiche se possa configurarsi uno spreco di denaro pubblico a danno della collettività, sanzionando le eventuali scelte dannose per la collettività stessa e ipotesi di illeciti fonti di danno erariale.