Mercati alla prova del fuoco: le prossime tre giornate potrebbero essere cruciali

Le vendite sono tornate a colpire le Borse, che ora guardano con apprensione soprattutto ai dati sul lavoro Usa, dai quali dipenderà il destino dei mercati nel breve.

Il passaggio dal mese di agosto a quello di settembre non è avvenuto certo sotto i migliori auspici, visto che in queste ultime due giornate i mercati azionari sono stati colpiti dalle vendite. Le prese di profitto e i timori legati al crollo della Borsa cinese hanno riportato gli investitori un po’ con i piedi per terra, dopo l’euforia che ha accompagnato durante la stagione estiva. Si teme ora che la crescita dei listini cui abbiamo assistito fino ad ora possa non trovare risposta nei fondamentali e in uno scenario macro che appare ancora caratterizzato da non poche incertezze. Le incognite più significative riguardano il mercato del lavoro perché dalle sue condizioni di salute dipenderà l’evoluzione dell’economia americana e più in generale globale.Anche per questo motivo le Borse restano un po’ con il fiato sospeso in attesa di conoscere i dati sul lavoro Usa che saranno diffusi nel corso delle prossime tre giornate. Eventuali sorprese positive spazzeranno via l’incertezza di queste ultime sedute, favorendo così una ripresa degli acquisti che potrebbero spingere gli indici anche oltre i recenti massimi. Indicazioni negative invece non faranno altro che appesantire l’umore degli investitori, già incupito in queste giornate, con il rischio di assistere ad una correzione più o meno significativa. Proprio la settimana iniziata ieri potrebbe riservare non poche sorprese per i mercati azionari internazionali, in considerazione anche degli importanti appuntamenti in programma. Domani, accanto all’indice settimanale delle richieste di mutui ipotecari, si conoscerà il costo unitario del lavoro riferito al secondo trimestre, insieme alla produttività non agricola, sempre del secondo trimestre, che dovrebbe mostrare un rialzo del 6,1% rispetto al 6,4% precedente.