Mercato italiano: il rimbalzo delle banche era solo un'illusione

Il mercato nostrano ha pesantemente sottoperformato rispetto agli altri mercati europei.

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E' come il riacutizzarsi di una ferita mai guarita sentir dire ad ogni telegiornale sempre più spesso: "Italia maglia nera d'Europa" con il susseguirsi di commenti degli esperti, qualcuno che dà la colpa alla speculazione, chi dice che ciò è dovuto alla massiccia presenza di titoli bancari sul listino principale che rendono più volatile il nostro mercato, e magari qualche invito ottimista alla fiducia tanto per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte...Mi viene voglia di mettermi nei panni del piccolo risparmiatore che oltre a beccarsi tra poco in molti casi l'aumento dei bolli sul dossier titoli (spesso popolato di titoli azionari in coma farmacologico) deve anche vedere un investimento azionario (magari nei titoli della banca di fiducia) continuamente arretrare di valore, magari dopo che ha aderito all'aumento di capitale dando ancora fiducia al sistema.Cosa potrà pensare, forse sarà sempre più forte la tentazione di mollare tutto, chiedendosi perché non l'ha fatto prima.D'altronde i pochi coraggiosi che avranno provato ad incrementare sui rimbalzi dei bancari della scorsa ottava si sono visti nei primi 3 giorni della settimana corrente togliere anche la voglia di riprovarci al prossimo rimbalzo, quando e se ci sarà, mentre gli sparuti shortisti (i terribili venditori allo scoperto considerati oramai alla stregua degli untori) massacrati dai rimbalzi dei giorni scorsi hanno ripreso nuovo vigore, magari sperando che non si trovi l'accordo sul debito Americano (a quel punto si meriterebbero veramente la loro sinistra fama).Eh già, ci mancava pure quello, l'Italia scende per i problemi della Grecia, per il debito Americano, per i declassamenti di altri paesi, ed il bello è che scende più che dei diretti interessati.