Il MES. Punto e basta

Come promesso dovevo parlarvi di quanto sta accadendo in questi giorni a proposito del MES, ossia del cosiddetto Mes light della trattativa insomma che da giorni si sta tenendo in sede europea e che ha visto concludersi solo il primo round con l’esito della riunione dell’eurogruppo, ma tutta la polemica che monta sui social a proposito di chi ha “approvato” il Mes originario nel 2012, mi costringe a tornare sull’argomento.

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Come promesso dovevo parlarvi di quanto sta accadendo in questi giorni a proposito del MES, ossia del cosiddetto Mes light della trattativa insomma che da giorni si sta tenendo in sede europea e che ha visto concludersi solo il primo round con l’esito della riunione dell’eurogruppo, ma tutta la polemica che monta sui social a proposito di chi ha “approvato” il Mes originario nel 2012, mi costringe a tornare sull’argomento.

Io pensavo proprio di esser stato esaustivo nel video pubblicato sabato dal titolo “La storia del MES”, ed in effetti tutti coloro che volevano capire hanno capito, dubbi non potevano esserci, ma purtroppo c’è ancora chi ha dei dubbi ed allora completerò il discorso, però vi avviso, su questo tema, ossia sulle origini e sulle motivazioni che hanno portato alla costituzione del Mes, dopo il video odierno, non tornerò più perché dopo il video odierno se qualcuno vorrà rimanere sulle posizioni che stanno tenendo un’accozzaglia di entità che vanno da Mario Monti, ai burocrati dell’Unione europea, al Movimento 5 Stelle a Marco Travaglio, al Pd a Giuseppe Conte, insomma se qualcuno vorrà rimanere su quelle posizioni è perché non vuol capire!!!

Mes: la domanda

Partiamo da questo punto, vi faccio una domanda.

Perché il MES, intendendo così uno strumento di quel tipo, non esiste, ad esempio, negli Stati Uniti o in Svizzera?

La risposta è semplice, perché non è necessario! Negli Stati Uniti ed in Svizzera uno strumento come il Mes non esiste perché c’è una Banca Centrale che agisce da vera e propria Banca Centrale, quindi le problematiche che cerca di risolvere uno strumento come il Mes negli Stati Uniti ed in Svizzera vengono affrontate e risolte dalla Banca Centrale.

L’Europa invece si è fornita di una Banca Centrale, che non ha tutti i poteri di una Banca Centrale, la Bce infatti ha dei poteri limitati.

E qui già si potrebbe innestare una argomentazione che meriterebbe un intero video se non di più. 

Molti dei cosiddetti sovranisti, infatti criticano la Banca Centrale Europea per la sua “autonomia”, è una sciocchezza!!! La Bce è tutt’altro che autonoma, anzi il contrario.

La Bce da chi è formata? Dall’insieme delle Banche Centrali nazionali dei Paesi aderenti all’euro, Banche Centrali che esistono ancora ed operano ancora ovviamente all’interno dei loro Paesi.

Ed accade così che queste Banche Centrali nazionali fanno pressioni sulla Bce, ognuna per tirare acqua al proprio mulino, ed ognuna cerca di far sentire il proprio peso perché naturalmente la Bundesbank ossia la Banca Centrale tedesca ha un peso diverso rispetto alla Banca d’Italia, ed ovviamente la Banca d’Italia ha un peso diverso rispetto a … che ne so … alla Banca Centrale della Slovacchia (almeno lo spero). 

Certo alla BCE c’è un Governatore che dovrebbe essere super partes ma che, come è evidente, non può non riconoscere i pesi diversi che hanno i Paesi all’interno dell’eurozona.

E non bastassero le varie Banche Centrali nazionali a fare pressioni sulla Bce, il Governatore in particolare viene sempre … diciamo … tirato per la giacchetta anche dal potere politico dei vari Stati che aderiscono all’eurozona.

Da qui, ad esempio, le liti, che non sono state del tutto nascoste fra Mario Draghi e Jens Weidmann, Governatore della Bundesbank, ma anche le liti fra Mario Draghi e la Cancelliera Merkel. 

Un attento ascoltatore mi ha invitato proprio a fare un video su questo argomento, e non è detto che non accetterò questo consiglio, perché vi posso assicurare che a non volere Draghi Presidente del Consiglio italiano, non sono solo io, ma anche la Germania, su questo potete starne certi.

Ma chiudo qua questa parentesi, ripromettendomi di entrare più nei dettagli in un prossimo video.

Torniamo a noi. Nel video di sabato che passaggio ho saltato (altrimenti sarebbe dovuto durare il doppio), non avevo parlato che prima del MES erano stati istituiti dei fondi che appunto servivano allo scopo e sono stati utilizzati per aiuti alla Grecia, ed ora, rispetto al Mes in cosa differivano essenzialmente questi fondi?

Che erano nella piena autonomia della Bce, quindi del suo Governatore, anche se come tutti i fondi erano finanziati dai diversi Paesi dell’eurozona.

Ebbene allora cosa hanno fatto quei furboni dei tedeschi, o meglio quella furbona della Merkel, perché bisogna capire con chi abbiamo a che fare, mica con degli sprovveduti.

Mes: il caso della Grecia

Ed allora finché Draghi ha utilizzato quei fondi a favore della Grecia che sono serviti appunto alla Grecia per restituire i prestiti avuti dalle banche tedesche (ed anche francesi per la verità), allora andava bene alla Merkel, quando le Banche tedesche erano ritornate in possesso (anche se per la precisione non interamente) dei loro crediti verso la Grecia, e di quei fondi non era rimasto molto e quindi avrebbero dovuto essere rifinanziati, a quel punto la Merkel dice: 

Eh no!!! Non possiamo continuare a dare soldi alla Grecia!!! 

La mia Costituzione - sosteneva la Merkel - ha come scopo principale quello di tutelare gli interessi del mio popolo e mi impedisce di utilizzare soldi pubblici per sovvenzionare altri Stati soprattutto se non possiamo avere un certo controllo diretto sull’uso dei fondi elargiti dalla Germania ad un altro Paese.

Quindi praticamente dice a Draghi che occorre superare quei fondi in essere, che utilizzando i soliti acronimi si chiamavano FESF ed EFSM, e farli diventare un nuovo fondo nel quale avesse voce non solo la Bce, ma anche una Istituzione politica.

Quindi in questo nuovo fondo, oltre alla presenza della BCE, interviene anche il FMI, ma la novità più importante è l’introduzione della politica, in particolare è prevista la presenza della Commissione europea, ossia l’organo che raggruppa i Capi di Stato e di Governo dell’eurozona.  

All’insieme di questi tre organismi: BCE, FMI e Commissione europea viene dato l’appellativo di Troika.

Ed allora rimasero in essere il FESF ed il EFSM per gestire le operazioni già avviate, ma di fatto con quello che rimaneva in cassa di quei due fondi si sarebbe istituito un nuovo Fondo completamente diverso da quelli precedenti, appunto il MES.

Quali erano le novità? La novità principale è che gli Stati che avessero richiesto l’intervento del MES, perché è ovvio che siano gli Stati stessi in difficoltà a chiedere di essere finanziati, non possono essere obbligati, ebbene se questi Stati avessero avuto i conti in regola, ossia se avessero soddisfatto i parametri di Maastricht, avrebbero avuto il finanziamento senza condizionalità.

Mi capite bene, però, che questa è una ipotesi perlomeno idiota! E’ chiaro anche ad un imbecille che se soddisfo i parametri di Maastricht non ho alcuna necessità di chiedere un finanziamento.

Se invece sono fuori da questi parametri allora avrò il finanziamento, ma con delle clausole stringenti, in particolare le più importanti decisioni di carattere economico devono essere prese dalla Troika che poi ha anche il diritto di controllare che tutto venga eseguito seguendo i suoi dettami.

Mes: facciamo un passo alla volta

Ora torniamo indietro e facciamo un passo alla volta, iniziamo facendo una prima semplice riflessione su un concetto per me assolutamente fondamentale e che riguarda l’accusa al Governo di Centrodestra a guida Silvio Berlusconi per aver accettato “l’idea del MES”.

Allora statemi bene a sentire, per evitare fraintendimenti, facciamo l’esempio su me stesso, mi riconoscete vero di essere la persona più fermamente contraria all’euro ed all’Unione europea.

Bene, ora supponiamo che io sia il Ministro dell’economia italiano. Come Ministro dell’economia, anche se antieuropeista, ovviamente devo partecipare alle riunioni dell’eurogruppo ossia alle riunioni del gruppo di Ministri dell’economia dei Paesi aderenti all’euro.

Ebbene allora, se tutti gli altri Ministri mi chiedessero: tu sei favorevole o contrario alla istituzione di un fondo che possa andare in aiuto a quei Paesi che si possono trovare in difficoltà economiche.

Scusate sapete, ma anch’io da antieuropeista a questa richiesta rispondo sì, favorevole! 

Certo, il mio primo obiettivo sarà sempre quello di uscire dall’euro e dall’eurozona, ma finché ne faccio parte non posso voltarmi dall’altra parte alla richiesta di aiuto di un altro Paese.

Naturalmente, ma è ovvio, occorre capire come sarà strutturato quel fondo quali caratteristiche avrà, perché è ovvio che se per dare un aiuto al Paese in difficoltà gli impongo di ridurre la spesa pubblica, di  chiudere degli ospedali e far morire così 700 bambini, io rispondo NO, ma no 10.000 volte!!!

Non so se ho reso l’idea!

Non posso essere contrario di principio all’istituzione di un fondo, ma basilare sarà sapere come verrà strutturato questo fondo.  

Spero che tutti siano riusciti a comprendere questo concetto. Se non lo riuscite a comprendere, mi spiace per voi, allargo le braccia e non so cosa dire di più.

Seconda riflessione, anche questa fondamentale, basilare.

Quindi inizia un percorso sulla costituzione di questo fondo, come tutte le trattative si prosegue con dei passaggi successivi, si arriva ad un punto poi ci si dà appuntamento per proseguire e così via fino alla stesura definitiva.

E qui abbiamo la seconda semplice riflessione. Durante questa trattativa è noto che il nostro Ministro dell’economia Giulio Tremonti si sia scontrato più volte con i suoi colleghi ed in particolare con il colleghi dell’Europa del Nord.

Ma non è questo il punto. Il punto fondamentale, ripeto fondamentale, è che quella che conta è la stesura definitiva di come sarà strutturato quel Fondo, perché quella e solo quella, ossia la stesura definitiva sarà messa ai voti dai vari Parlamenti.

Tutte le stesure precedenti, se ci sono state, o comunque gli accordi raggiunti in precedente NON VALGONO NULLA, la sola che vale è la stesura definitiva.

Ed anche su questo io ritengo che non possiate avere dubbi. 

Discussioni del tipo “ma undici mesi prima tu sembravi d’accordo, ad agosto dello scorso anno …” tutte quelle sono chiacchiere, nel senso che sono argomentazioni opinabili, noi invece dobbiamo attenerci a ciò che non è opinabile, ossia ai fatti concreti.

Ed il fatto concreto è che la stesura definitiva del MES è avvenuta a Bruxelles il 2 Febbraio del 2012 ossia già Governo Monti. 

Ma oltretutto proprio in quella stesura definitiva sono state introdotte le clausole che Tremonti aveva maggiormente criticato e che non si era reso disponibile a sottoscrivere, vi riporto dalla pagina di Wikipedia sul Mes: “Il Trattato che istituisce un Meccanismo europeo di stabilità era stato sottoscritto dai 17 Paesi dell’eurozona il 2 febbraio 2012, "in una nuova versione che supera quella sottoscritta l'11 luglio 2011 (che non è stata avviata a ratifica in nessun paese dell’eurozona) ampliandone sia l’ammontare massimo di risorse disponibili sia la tipologia delle operazioni consentite"

Più chiaro di così!!!

Non vi basta Wikipedia che considerate inattendibile? Ed allora atteniamoci alle pagine ufficiale del Senato italiano. Io vi allego in descrizione il link di due pagine dal sito ufficiale del Senato italiano. 

La prima: l’atto 3240 che riguarda l’approvazione  del disegno di legge che, come potete verificare, si riferisce alla:

Ratifica ed esecuzione del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (MES), con Allegati, fatto a Bruxelles il 2 febbraio 2012

E vedete che l’approvazione del Senato è avvenuta in data 12 Luglio 2012, mentre alla Camera una settimana dopo il 19 luglio 2012. 

Questo basta e taglia la testa al toro, tutte le discussioni sono a zero. In Italia, me lo auguro, una legge diventa effettiva solo quando entrambi i rami del Parlamento la approvano. 

Tutto il resto sono chiacchiere da bar.

Chi dice che la ratifica è solo un adempimento formale dice una sciocchezza, fortunatamente l’Italia è ancora una repubblica Parlamentare. Non basta che i nostri governanti firmino qualcosa a Bruxelles perché questa sia operativa, per diventare legge ci deve essere l’approvazione del Parlamento.

Ma in più in questo caso abbiamo anche la prova documentale che il Governante che aveva firmato quella cosa a Bruxelles e che poi a luglio è stata approvata dal nostro parlamento, ebbene quel Governante era Mario Monti che aveva firmato quella cosa a Bruxelles il 2 Febbraio 2012.

Punto!

Chiaro?

Non ancora perché qualcuno ha tirato in ballo l’atto 2914 che riguardava, anche questo cito testualmente dal sito ufficiale del Senato (vi metto il link in descrizione)

Ratifica ed esecuzione della Decisione del Consiglio europeo 2011/199/UE che modifica l'articolo 136 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea relativamente a un meccanismo di stabilità per gli Stati membri la cui moneta è l'euro, fatta a Bruxelles il 25 marzo 2011

Come potete vedere anche voi la ratifica parlamentare, che ripeto è l’unica cosa che vale, avviene nella stessa data nella quale avviene la ratifica dell’atto 3240 ossia il 12 luglio 2012 al Senato ed il 19 luglio 2012 alla Camera.

Le bufale

Penso ora davvero che le chiacchiere siano a zero.

Ma voglio concludere con un’ultima cosa, c’è stato un lettore che per difendere la sua posizione mi ha postato un link che riportava al sito Bufale.net, sul quale si sostiene la tesi che Giorgia Meloni essendo ministra del Governo Berlusconi avrebbe approvato il MES.

Vi riporto brani da quel sito, state a sentire:

Nello specifico, un contributo ulteriore sul peso avuto da Giorgia Meloni con la ratifica del MES arriva dal report ufficiale riguardante il famoso Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2011. Il documento è tutt’ora consultabile liberamente tramite sulla pagina web del Ministero degli Interni. Cosa scopriamo? Che riascoltando le parole di Giuseppe Conte, non possiamo dargli torto.

Quindi Bufale.net ha già emesso la sua sentenza? Vediamo perché! Sentite la motivazione:

Benché il voto finale sul MES è arrivato solo a luglio 2012 sotto il governo Monti, 

Ma capite??? Come se fosse un aspetto secondario!!! Non dice che quel voto è il voto del Parlamento italiano, l’unico voto che vale!!! E’ inaudito!

Benché il voto finale sul MES è arrivato solo a luglio 2012 sotto il governo Monti, con il PdL favorevole e con Giorgia Meloni assente al momento del voto, il procedimento di ricezione e ratifica (atto essenziale perché una norma di rango sovranazionale, di suo già parte in nuce dell’Ordinamento Nazionale, sia da esso armonizzata, accolta e recepita in accordo con le altre norme) era già avvenuta undici mesi prima.

Sostanzialmente, viene ratificato un provvedimento riguardante accordi internazionali in ambito economico, tramite il quale si crearono a suo tempo i presupposti per parlare di MES. 

Sì per Bufale.net il Parlamento non conta nulla, quello che conta è il Consiglio dei Ministri avvenuto 11 mesi prima. Ma sentite ancora, sempre più scandaloso!!!

Insomma, il 3 agosto 2011 non c’è stata la sua approvazione ufficiale e definitiva, ma una prova sul fatto che il PdL, allora al governo con Giorgia Meloni Ministro dalla Gioventù, fosse già allora favorevole al progetto. 

Insomma, se da un lato si può dire che il procedimento di recezione del MES sia stato portato a compimento nel 2012 in Italia, sotto il governo Monti, si potrebbe aggiungere che tale esordio risalga al Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2011 con il governo Berlusconi e con Giorgia Meloni ministro. E che vi è stato tempo a sufficienza per discutere dello stesso… senza dover accusare chi nel 2011 non era neppure parte dell’agone politico di doverlo fare.

Veramente scandaloso nessun accenno, attenzione!!! Nessun accenno al fatto che l’approvazione da parte del parlamento italiano del MES avvenuta nel mese di luglio del 2012 (Governo Monti) non si riferisce ad un Consiglio dei Ministri di undici mesi, ma al testo sottoscritto a Bruxelles il 2 febbraio del 2012 già Governo Monti.

Quindi Befale.net si dimostra una volta di più un sito di bufale!!!

Ho già risposto al lettore che mi ha postato il link di Bufale.net, ma temo che la mia risposta contenga un ragionamento troppo fine perché lui l’abbia potuto comprendere. Ve lo riporto integralmente:

D'altronde chi ha il coraggio di fare un sito chiamandolo bufale.net è automaticamente, intrinsecamente un bufalaro. Ci rifletta, ragioni con la sua testa per capire questo concetto! 

Glielo ripeto, chi si autoattribuisce la facoltà di stabilire la verità ... è un bugiardo. 

E' riuscito a comprendere questo concetto? No? 

Allora le do un'altra strada per arrivare a capire questo concetto legga 1984 di Orwell ed in particolare quando si parla del "Ministero della Verità". Se neppure dopo aver letto 1984 riesce a comprendere questo concetto ... non so più che fare, che consiglio darle, mi spiace per lei.

E con questo chiudo definitivamente il discorso sulle origini del MES, il MES attualmente in essere. Prossimamente invece tratterò l’argomento MES per quanto riguarda gli sviluppi che a breve potrebbero esserci.