Nasdaq al takeover di Verafin. Sempre più servizi in Borsa

Dalla piazza newyorkese 2,75 miliardi per l’azienda canadese. Deutsche Börse rileva il proxy advisor Iss. Tutto tech il risiko delle società-mercato.

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Nasdaq Inc ha annunciato di avere raggiunto l'accordo per acquisire Verafin per 2,75 miliardi di dollari in contanti. La società canadese, non quotata, è specializzata in soluzioni per combattere i crimini finanziari. Vanta un portafoglio clienti di oltre 2.000 istituzioni finanziarie cui offre una piattaforma cloud-based per rilevare le frodi finanziarie, investigare, individuare casi di riciclaggio di denaro. "Oltre al contributo significativo di Verafin alle ambizioni strategiche del Nasdaq, l'acquisizione promuove anche il nostro obiettivo di essere fornitore leader nelle soluzioni SaaS cloud-based per i mercati dei capitali globali", ha sottolineato Adena Friedman, chief executive della società-mercato di Wall Street. "Questa combinazione accelera in modo significativo l'evoluzione del nostro business mix verso ricavi da abbonamenti altamente scalabili", ha aggiunto.

Deutsche Börse investe 1,8 miliardi sul proxy advisor Iss

Che le società-mercato non siano meri gestori di listini azionari ma fornitori di servizi ha tutto tondo è ovviamente risaputo. Certo è che negli ultimi tempi la spinta alla diversificazione ha subìto un'accelerazione dovuta alla trasformazione sempre più rapida del settore finanziario a causa della rivoluzione digitale. Martedì Deutsche Börse aveva comunicato che acquisterà la maggioranza di Institutional Shareholder Services (Iss) per 1,8 miliardi di dollari (e per un enterprise value della società del Maryland di 2,27 miliardi). Iss offre principalmente servizi di proxy advisory ma è più in generale attiva nella consulenza sulla governance oltre ad essere impegnata nelle analisi relative al settore dell'Esg. La società-mercato di Francoforte, che aveva anche tentato di acquisire Borsa Italiana (ma è stata battuta da Euronext), non si ferma qui e anzi l'operazione su Iss non è il suo target primario. "Siamo aperti a operazioni di dimensioni più ampie", ha dichiarato Theodor Weimer, chief executive della Börse, che punta a una crescita di ricavi e profitti del 10% entro il 2023.

E London Stock Exchange Group chiude su Refinitiv

Proprio la partita su Borsa Italiana è emblematica di questa tendenza, non tanto per il passaggio di mano di Piazza Affari ma per l'operazione che l'ha causata: l'acquisizione di Refinitiv Holdings per 27 miliardi di dollari da parte di London Stock Exchange Group (Lseg). Il deal, annunciato nell'agosto dello scorso anno, era incappato nell'opposizione di Bruxelles, che vedeva nell'unione delle due società un rischio per la concorrenza nel trading obbligazionario (Lseg attraverso Borsa Italiana controlla anche Mts, che si sarebbe sovrapposta alla piattaforma della stessa Refinitiv). Londra ha preferito liberarsi di Milano, che in termini di volumi è pur sempre uno dei maggiori mercati europei, pur di mettere le mani su Refinitiv, i cui servizi vanno da fornitura e analisi di dati, a strumenti per la gestione del rischio, a database sui crimini finanziari per la compliance normativa, a piattaforme come Fxall, Eikon, Redi, Quantitative Analytics on the Cloud, AutoAudit e Elektron Data Platform. Il che ci riporta al perché il Nasdaq abbia acquisito Verafin.

(Raffaele Rovati)