Borse: torna la fiducia?

Gran balzo di Nexi, bene anche Prysmian, Finecobank e Mediobanca. Sale a New York il Nasdaq e ne beneficia Stm. Sul fondo il comparto petrolifero.

Image

Nonostante il Governo cinese abbia cercato in tutti i modi di limitare i danni al ritorno delle contrattazioni dopo la pausa dovuta al capodanno, annunciando un piano da 173 miliardi di euro, i mercati hanno reagito comunque in modo brusco.

Ma forse no, forse dobbiamo davvero dire che la mossa della Banca Centrale cinese ha davvero limitati i danni e Shanghai e Shenzhein hanno lasciato sul terreno “solo” otto punti percentuali.

D’altronde il coronavirus non ha colpito nelle comunità rurali, ma proprio nel cuore della Cina sviluppata, delle regioni della Cina dalla quale proviene l’80% del proprio Pil.

Tuttavia l’Europa, sorretta da Wall Street sembra aver quasi lasciato alle spalle il peggio ed oggi i principali indici di Borsa del Vecchio Continente hanno rimbalzato.

Londra (+0,6%), Parigi (+0,5%) e Francoforte (+0,5%) hanno visto prevalere nettamente gli acquisti, la fiducia è stata alimentata soprattutto dall’ottima apertura della Borsa statunitense.

Ancor meglio la nostra Piazza Affari, gli acquisti sul Ftse Mib (+0,96%) hanno riguardato praticamente tutti i comparti con l’esclusione ovviamente di quello petrolifero.

Sul fondo Saipem (-1,63%) e Tenaris (-1,116%), ma ha dovuto cedere alle vendite anche il colosso Eni (-0,38%).

Continua poi il periodo nero di Telecom Italia (-0,99%) tornata in area 48 centesimi di euro.

Ma diamo ora uno sguardo alla parte alta della classifica. Sale sul gradino più alto nella classifica delle perfomance Nexi (+4,92%) che col balzo odierno torna ad un soffio dal record storico stabilito soltanto mercoledì scorso.