Nvidia strizza l’occhio a Londra e annuncia partnership con Gsk

Il produttore di chip Usa collaborerà con la big pharma e annuncia per fine anno Cambridge-1: il supercomputer più potente per la Gran Bretagna.

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Nvidia strizza l'occhio a Londra e vola al Nasdaq. In rally del 4,44% lunedì, il produttore di chip di Santa Clara ha segnato l'ennesimo rimbalzo a Wall Street dopo l'annuncio della partnership con GlaxoSmithKline (Gsk), per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nello sviluppo di farmaci. "Gsk guida il settore nella definizione della prossima generazione di farmaci il cui sviluppo sarà basato sui dati, genetici e clinici, per portare maggiore precisione a ricerca e medicina", ha sottolineato Kimberly Powell, vice president di Nvidia per l'healthcare. Parallelamente il gruppo californiano ha comunicato di stare lavorando al più potente supercomputer di Gran Bretagna: Cambridge-1, che dovrebbe essere operativo per fine anno. "Sarà a disposizione dei ricercatori sanitari britannici che utilizzano capacità di calcolo e intelligenza artificiale per risolvere sfide mediche urgenti, comprese quelle presentate dal Covid-19", ha spiegato Nvidia.

Mosse "politiche" per ottenere il via libera su Arm Holdings

Nonostante di per sé gli annunci abbiano un'indiscussa valenza industriale va considerato anche quanto siano "politiche" le mosse di Nvidia, che in settembre aveva comunicato di avere raggiunto l'accordo con la giapponese SoftBank Group per il takeover di Arm Holdings per 40 miliardi di dollari. L'acquisizione del produttore britannico di chip (le cui tecnologie sono alla base del boom dei terminali mobili) promette di consolidare il ruolo di Nvidia nel settore dei semiconduttori, dopo i successi ottenuti dapprima nel gaming, poi nel mining di criptovalute, quindi nei data center e nell'intelligenza artificiale. Principale ostacolo al via libera all'operazione, però, sono i timori della Gran Bretagna sulla perdita di controllo dell'unico vero gioiello tecnologico che ancora risiede sul suo territorio (la proprietà, d'altronde, era già estera, nello specifico dal 2016 giapponese). Per questo Nvidia vuole sottolineare, anche con i fatti, il suo impegno nei confronti di Londra.

Sul listino una corsa senza fine. Oppenheimer conferma il buy

Sul listino, intanto, la corsa di Nvidia non sembra avere mai fine. Il titolo si è apprezzato del 200% negli ultimi dodici mesi, nonostante il recente sell-off abbattutosi sul settore tecnologico al Nasdaq. E c'è chi continua a scommettere su tale corsa. Lunedì Rick Schafer, analista di Oppenheimer, ha confermato il giudizio buy su Nvidia, alzandone il prezzo obiettivo da 500 a 600 dollari (il titolo aveva chiuso a 545,70 dollari al Nasdaq). “Vediamo diverse spinte favorevoli strutturali che guidano una crescita sostenuta del fatturato: gaming, data center, intelligenza artificiale, veicoli a guida autonoma. Riteniamo che questi fattori giustifichino la sua valutazione a premio", ha spiegato Schafer.

(Raffaele Rovati)