Di seguito riportiamo l’intervista a Davide Biocchi, professional trader, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.
L’euro-dollaro ha allungato ancora il passo dopo il meeting della Fed. La salita è destinata a proseguire?
La vicenda delle banche di cui si parla in queste settimane, si è risolta con una ennesima ed enorme iniezione di liquidità dalle Banche Centrali che hanno coperto tutto sotto una montagna di dollari e franchi svizzeri.
Le Banche Centrali poi addirittura si sono dette pronte a darsi una mano tra loro. L’area che ha immesso più liquidità nel sistema è stata quella del dollaro e quindi si può dire che il biglietto verde ha perso un po’ di credibilità.
Euro-Dollaro: quali scenari?
La valuta statunitense è quella con la più alta reputazione sul pianeta, ma ora il suo distacco dalle altre monete si è un po’ accorciato.
La mossa di ributtare liquidità nel sistema ha visto un assestamento del mercato che ha comportato un aumento del prezzo dell’oro e quest’ultimo giustamente si apprezza perché si cercano dei porti sicuri.
Da tenere conto che l’iniezione di liquidità nel sistema è stata più o meno tale da annullare metà del tightening realizzato fino a ora, quindi un anno di sforzi è stato mandato in fumo da una decisione.
Tornando a parlare del mercato valutario possiamo dire che il dollar index è sceso ed è tornato sotto quota 103,3 e questo ha un significato.
Il dollaro index è calato soprattutto con l’euro-dollaro, perchè l’Europa ha detto di avere il bazooka carico, senza però sparare nessuna cartuccia.
C’è stato il breakout dell’euro sul dollaro e ora il cross potrebbe spingersi fino a quota 1,10.
Da vedere poi se ci sarà altro denaro iniettato nel sistema e se accadranno cose ancora più gravi e in base a ciò si potranno fare nuove valutazioni per l’euro-dollaro.
La view sull’oro
L’oro continua a salire e viaggia a non molta distanza da quota 2.000 dollari. Quali le sue attese?
L’oro viaggia intorno ai 1.980 dollari, livello al quale si ancora. In caso di flessioni dai prezzi correnti, il gold troverà un primo supporto intermedio a 1.915 dollari, sotto cui si guarderà al sostegno dei 1.870 dollari.
Al rialzo il focus è sullo spike dei giorni scorsi intorno ai 2.010/2.020 dollari. Sarei fiducioso sull’oro, sicuramente di più di quanto lo sarei sull’azionario in questo momento.
Strategie sul petrolio
Cosa può dirci in merito al recente andamento del petrolio e quali i possibili scenari ora?
Il petrolio è tornato un po’ su dopo i recenti minimi perché si è indebolito il dollaro e quindi non la vedrei in maniera molto diversa.
L’oro nero ha a quota 72,5 dollari la resistenza di quella congestione di mesi, quindi penso che onestamente possa arrivare fin lì.
Ho dei dubbi che il petrolio possa spingersi oltre i 72,5 dollari, ma se dovesse farlo tornerà nel range compreso tra i 72 e gli 82 dollari al barile.
Previsioni per le Borse
Come valuta l’attuale impostazione dei mercati azionari e quali i potenziali sviluppi nel breve?
I mercati azionari a mio avviso sono l’asset class più incerta in questo momento, perché anche le obbligazioni mi sembra abbiano imboccano un trend.
Si comprano i bond, soprattutto quelli governativi, con degli switch dalle obbligazioni corporate e dall’azionario.
Si inizia ad avere un po’ paura per la recessione, quindi si compra il Nasdaq, l’indice delle società con alte prospettive di crescita, più sensibili al rialzo dei tassi.
Il settore tech vede ora la luce perchè si inizia a pensare che l’era dell’aumento dei tassi se non è finita è agli sgoccioli.
Mi aspetto che il comparto bancario possa essere più sofferente, non escludo un possibile credit crunch alle porte che potrebbe rendere più veloce il percorso verso una recessione, aiutando per certi versi l’inflazione a scendere.
Vedo il settore oil un po’ più in difficoltà e lo abbiamo già visto, mentre a tenere alta la bandiera è il comparto tecnologico.