Pagamenti su mobile a 3.500 miliardi di dollari per il 2025

Saranno le app degli smartphone a sostenere l'espansione dell'mCommerce ma per Juniper Research la spinta iniziale arriverà dai canali tradizionali.

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Ennesimo effetto catalizzatore per la pandemia di coronavirus su un comparto tecnologico che già stava registrando significativi tassi di crescita. Secondo un recente studio di Juniper Research, infatti, i pagamenti in mobilità raggiungeranno un valore complessivo di 3.100 miliardi di dollari nel 2025. Si tratterebbe di un'espansione del 48% rispetto ai 2.100 miliardi stimati per il 2020, anno in cui si è assistito già a un vero e proprio boom (secondo ResearchAndMarkets.com nel 2019 il conto si era infatti fermato a poco meno di 1.140 miliardi).

Il distanziamento nei negozi premia Apple Pay e Android Pay

Da una parte si assiste alla crescita esponenziale del ricorso ai digital wallet (i portafogli digitali) da parte delle istituzioni finanziarie (banche, società di carte di credito o aziende tradizionalmente specializzate in pagamenti elettronici). Dall'altra però emerge soprattutto il successo dell'Oem Pay. Oem sta per original equipment manufacturer e con il termine Oem Pay si intendono le app di pagamento realizzate dai produttori di terminali mobili: Apple ha Apple Pay, Samsung Electronics ha Samsung Pay ma ovviamente c'è anche Google Pay di Alphabet che, oltre a produrre smartphone in proprio, fornisce il suo sistema operativo Android alla stragrande maggioranza degli altri player del settore. Per Juniper Research proprio le piattaforme di Oem Pay, insieme al pioniere del comparto PayPal, saranno i primi beneficiari dell'effetto-Covid-19.

Il futuro oltre le carte di credito con Bnpl (Buy Now, Pay Later)

La crescita registrata in questi mesi dal mobile payment nasce anche dalla giustificata pulsione verso il distanziamento sociale e dal tentativo di ridurre al minimo ogni contatto e quindi ogni possibilità di contagio. Non a caso, secondo Juniper Research, a fare da traino alla crescita non è stato ancora il mobile-commerce (o mCommerce) in senso più stretto bensì lo shopping fisico, al supermercato sotto casa o dal tabaccaio, con un numero sempre più ampio di consumatori che preferiscono avvicinare il loro smartphone al ricevitore della cassa piuttosto che estrarre il portafoglio. In seconda battuta, però, sarà proprio l'mCommerce a beneficiarne, anche grazie all'introduzione di nuovi modelli di pagamento come il Bnpl (buy now, pay later: in italiano compra ora, paga dopo), che però sposterà il settore dal dominante sistema delle carte di credito (sempre meno apprezzate dai millennial). "È fondamentale per i processori di pagamento dare la priorità alla costruzione di ecosistemi tecnologici per consentire l'accettazione di Bnpl in tutti i metodi di pagamento, altrimenti saranno lasciati indietro da fornitori più esperti in ambito digitale", ha sottolineato Susannah Hampton, autrice dello studio di Juniper Research.

(Raffaele Rovati)