I titolari di partita Iva e i lavoratori autonomi rientrano indubbiamente tra le categorie di lavoratori più trascurate dagli interventi messi in campo dal Governo per fronteggiare la crisi del coronavirus.
Partita Iva e autonomi: i bonus dei decreti Cura Italia e Rilancio
Come è noto il decreto Cura Italia prima e quello Rilancio dopo hanno previsto aiuti anche in favore dei professionisti e degli autonomi, con il riconoscimento di un bonus di 600 euro per i mesi di marzo e aprile e uno da 1.000 euro per maggio.
Diversi però i paletti e le strettoie che di fatto hanno portato molti ad essere esclusi dagli interventi del Governo.
Anche per questo motivo alcune Regioni si sono adoperate per aiutare proprio coloro che sono maggiormente in difficoltà per via della crisi del coronavirus.
Nel mese di maggio ad esempio la Campania ha erogato un bonus di 1.000 euro, aggiuntivo a quello già previsto dal decreto Cura Italia. ai professionisti e ai lavoratori autonomi.
Partita Iva, autonomi e professionisti: bonus extra di 2.000 € in Puglia
Alla stessa categoria di lavoratori è indirizzata la sovvenzione una tantum che la Regione Puglia ha deciso di mettere in campo.
A partire da domani 15 luglio sarà attiva sulla piattaforma di Sistema Puglia la misura START, messa in campo dalla Regione guidata da Michele Emiliano a sostegno dei lavoratori autonomi, dei titolari di partita Iva e dei professionisti a basso reddito.
La Puglia ha deciso così di stanziare 124 milioni di euro nell'ambito della manovra economica anti Covid-19 messa a punto dalla Regione attraverso la riprogrammazione dei fondi europei.
L'obiettivo è quello di aiutare lavoratori autonomi, partite Iva e professionisti che si sono impoveriti per via del lockdown e ora sono in difficoltà con la ripartenza. A questi soggetti sarà riconosciuto un bonus una tantum di 2.000 euro, al lordo delle ritenute di legge.
Partita Iva: chi può avere il bonus dei 2.000 euro
Come indicato in un comunicato stampa della Regione Puglia, i beneficiari di questo bonus saranno: - i liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data dell’istanza, compresi i partecipanti agli studi associati, costituiti esclusivamente con contratto di associazione in partecipazione o altra forma associativa, purché non di natura commerciale d’impresa.
Sono tassativamente escluse le forme di aggregazione professionale che prevedano l’obbligatoria iscrizione al Registro delle Imprese della competente Camera di Commercio;- i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla data del 01/02/2020, iscritti alla Gestione separata Inps e residenti in Puglia alla data del 01/02/2020;- i lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie e che non abbiano percepito compensi lordi superiori a 5.000 euro nell'anno 2019 e nell'anno 2020.
Inoltre, nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2019 e il 12 marzo 2020 devono essere stati titolari di contratti autonomi occasionali e non devono avere un contratto in essere alla data del 13 marzo 2020.
Partita Iva: i requisiti richiesti ai beneficiari
Tutti i beneficiari non devono essere iscritti ad altra forma previdenziale obbligatoria e devono dimostrare un reddito lordo da lavoro autonomo da ultima dichiarazione dei redditi presentata al momento della presentazione dell’istanza non superiore ad euro 23.400,002 e con un volume d’affari complessivo non superiore ad euro 30.000.
Come richiedere il bonus da 2.000 euro?
Per la richiesta del bonus da 2.000 euro è necessario presentare a partire da domani, 15 luglio, un'apposita domanda sul sito Sistema Puglia.
Da segnalare che il sostegno previsto dalla Regione Puglia sarà concesso tramite una procedura a sportello rapida e non competitiva.
In pratica le domande saranno valutate ed eventualmente pagate in base all'ordine cronologico di presentazione e fino ad esaurimento fondi.