Partite Iva: tutte le misure in soccorso di chi non ha più soldi

Senza dubbio una della categorie più penalizzate dal Coronavirus sono le Partite Iva. Proprio per questo il Governo ha deciso di dare loro una mano, e permettere a chi lavora come freelance la possibilità di tirare avanti in questo periodo.

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Senza dubbio una della categorie più penalizzate dal Coronavirus sono le Partite Iva. Proprio per questo il Governo ha deciso di dare loro una mano, e permettere a chi lavora come freelance la possibilità di tirare avanti in questo periodo.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un pacchetto di aiuti per partite iva, a cominciare dalla sospensione delle rate sul mutuo della prima casa. Sarà necessario, però, dimostrare di aver perso oltre un terzo del fatturato dal 21 febbraio in poi. La perdita del fatturato sarà paragonato con quello dell'ultimo trimestre del 2019. La sospensione sarà valida per 9 mesi, non ci sarà nessun obbligo di presentare l'Isee.

Partite Iva: ecco cosa viene riconosciuto

Per tutte le partite Iva e per i lavoratori stagionali sarà inoltre riconosciuta un'indennità, una tantum, da 600 euro. Coinvolti saranno anche quanti hanno smesso di lavorare per colpa del Coronavirus: quindi stiamo parlando, oltre che delle partite iva, dei co.co.co. iscritti alla gesiotne separata e autonomi delle gestioni Ago. E' prevista anche la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

Smart working per tutti, non solo per le partite iva

Ormai lo smart working è diventato una scleta obbligatoria. Ed è necessario per non bloccare completamenete l'attività. Serve per evitare gli assemblamenti in ufficio. Un aiuto in questo senso arriva dall’Ebipro, l’ente bilaterale per gli studi di professionisti, che ha deciso di stanziare un contributo da un milione di euro per il rimborso di tutte le spese sostenute per il lavoro a domicilio. In soldoni questo significa che arriverà un assegno di 500 euro per ogni dipendente e per un massimo di cinque. Occorrerà presentare domanda con allegata la fattura dell’acquisto di un computer e la copia del modulo di attivazione dello smart working sul portale Clicklavoro ai titolari iscritti da almeno sei mesi.

Tutti i finanziamenti dalla Lombardia e dal Lazio

Quello preventivato fin qui non basta. Per le partite iva e per i profesisonisti che lavorano in Lombardia e nel Lazio è prevista la possibilità di accedere ai bandi regionali legati sempre allo smart working.

Solo per portare un esempio, il prossimo 3 aprile in Lombardia sarà aperto il bando aperto (rivolto anche ai titolari di partita Iva) che garantirà la possibilità di ottenere dei voucher in caso di attivazione del lavoro a domicilio. Gli aiuti sono a fondo perduto per l’acquisto di computer o di altri dispositivi purché si abbia sede nel territorio della regione. 

Partite iva ed ammortizzatori sociali

Andiamo, invece, alla voce ammortizzatori sociali. Ebipro comunica di aver messo a disposizione una cifra pari a tre milioni di euro per i dipendenti di studi che impegnano fino a cinque lavoratori. Per le realtà di dimensioni maggiori, è in vista la cassa integrazione ordinaria per un massimo di nove settimane.