Multa anti Covid-19: la PEC può salvarti! Cosa sapere

Cammino per strada, sapendo che non incontrerò nessuno, posso non indossare la mascherina? Sto facendo un'attività sportiva all'aperto: devo portare con me il metro per misurare i due metri di distanza necessari per rispettare le regole? Sono tante le domande che possono assalirci nel coacervo di prescrizioni che sono imposte a noi cittadini, la cui inottemperanza fa scattare una multa che va da 280 euro ed in caso di recidiva raddoppia a 560 euro. La puoi contestare usando anche la PEC.

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Cammino per strada, sapendo che non incontrerò nessuno, posso non indossare la mascherina? Sto facendo un'attività sportiva all'aperto: devo portare con me il metro per misurare i due metri di distanza necessari per rispettare le regole? Sono tante le domande che possono assalirci nel coacervo di prescrizioni che sono imposte a noi cittadini, la cui inottemperanza fa scattare una multa che va da 280 euro ed in caso di recidiva raddoppia a 560 euro. Ma non è tutto! Si possono contrarre fino a dodici (12) violazioni che metterebbero in ginocchio chiunque venisse sanzionato. Allora è bene sapere cosa si può e cosa non si può fare e soprattutto quali sono le inottemperanze che sono sanzionate. Un vademecum di come comportarsi per evitare una o più multe. La Guardia di Finanza ha realizzato un pronturio di 6 pagine in cui sono riepilogate tutte le situazioni in cui una violazione alle prescrizioni anti-covid 19 fa scattare una multa. Sempre che si sia colti sul fatto! E sempre che non venga contestata anche a mezzo PEC.

Persone fisiche: 12 multe da 280 euro

Si chiama «prontuario» perchè non è solo un manuale ma deve essere d’uso immediato. Lo ha messo a punto la Guardia di Finanza, al comando del generale Giuseppe Zafarana, ed è lungo sei pagine. Un vademecum per i militari della polizia economico-finanziaria mirato a tutti i controlli più intensi previsti dal ministero dell’Interno, guidato da Luciana Lamorgese, con una circolare diramata a tutti i prefetti dal capo di gabinetto Bruno Frattasi.

Scorrendo la prima parte, riguardante i comportamenti dei cittadini, si nota che ci sono dodici comportamenti che possono essere sanzionati in caso di inosservanza delle norme. La multa base è sempre di 280 euro. In caso di recidiva la multa raddoppia a 560 euro.

Scorriamo le violazioni che interessano noi cittandini, come persone fisiche:

  • assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico
  • avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché all’obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private ed in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per casistiche di luogo e di fatto, sia garantita la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
  • obbligo del distanziamento sociale minimo di un metro.
  • obbligo di permanenza domiciliare per soggetti con infezione respiratoria associata a temperatura corporea maggiore di 37.5°
  • obbligo, nello svolgimento di attività sportiva all’aperto, della misura del distanziamento sociale minimo di due metri o, per attività motoria e/o ogni altra attività, di un metro.
  • obbligo, nello svolgimento di attività sportiva all’aperto, della misura del distanziamento sociale minimo di due metri o, per attività motoria e/o ogni altra attività, di un metro.
  • obbligo, durante l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolta presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, di attenersi alle norme di distanziamento sociale e di non creare assembramento
  • divieto di svolgere feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, nonché sagre e fiere di comunità. Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone
  • divieto di svolgere attività convegnistiche e congressuali, in presenza
  • obbligo, per i luoghi di culto, di attuare le misure di cui agli appositi protocolli e/o linee guida nella gestione dell’accesso agli stessi.
  • divieto di consumare sul posto o nelle immediate adiacenze dell’esercizio di ristorazione dalle ore 18,00 e fino alle ore 24,00

Il divieto di uscire di casa in presenza di una temperatura superiore a 37,5° se trasgredito presuppone anche una sanzione penale, ossia la possibilità per il giudice di prevedere l'arresto e la galera, o la loro trasformazione in pena pecuniaria.

Dunque uscire di casa con una temperature oltre 37,5° e non indossare la mascherina in un bar, se sorpresi da un controllo da parte delle autorità di polizia, si rischia una multa di 560 euro e anche l'arresto. 

Multa: come non pagare

Chi viene multato perché non indossa la mascherina può contestare la sanzione se la ritiene ingiusta. Ciò perché le multe per violazione delle misure anti-Covid (obbligo mascherina e distanziamento sociale e divieto di assembramenti) sono sanzioni amministrative e, pertanto, è possibile fare ricorso al prefetto o al giudice di pace.

Queste le parole del Ministero dell’Interno, Luciana Lamorgese

Avverso il verbale sono ammessi scritti o documenti difensivi (entro 30 giorni ai sensi dell’art. 18 l.689/81), direttamente all’organo accertatore, ma in tal caso, ove non accolte le tesi difensive, non si potrà beneficiare dello sconto del 30% né della misura ridotta ma la sanzione sarà determinata tra il minimo ed il massimo della sanzione prevista. Solo avverso l’Ordinanza di potrà presentare ricorso al Giudice di Pace (art.6 D. Lgs. 150/11) entro 30 giorni.

Contestare la multa per non aver indossato la mascherina deve tuttavia essere avallata da ragionevoli e solide motivazioni. Ad esempio perchè esonerati dall'obbligo di indossarla, in quanto soggetti ritenuti da un punto di vista della salute fragili e la mascherina può provocare disagi alla salute. In questo caso è necessario avere un certificato medico-legale che lo attesti. Inoltre la mascherina può non essere indossata da bambini al di sotto dei 6 anni, disabili con patologia incompatibile con la mascherina o un suo accompagnatore, oppure che si trovava in una delle circostanze in cui la mascherina all’aperto può essere abbassata:

  • mangiare
  • bere
  • fumare
  • durante l’attività sportiva intensa (jogging o andare in bici)
  • nei luoghi desolati (giardini, boschi e spazi aperti dove non c’è nessuno)

Contestare una multa: come fare

Chi ha un valido motivo per contestare la sanzione amministrativa (come quelli che abbiamo mostrato nel paragrafo precedente) non deve pagare l’importo della multa ma deve raccogliere dati e informazioni utili a proporre il ricorso.

Affinchè tu possa contestare la multa, e dunque evitare di pagarla, ci devono essere dei vizi formali e sostanziali nella multa. La loro presenza consente di poter annullare la multa. L’annullamento ha un’efficacia retroattiva, cioè la multa si considera come mai emanata.

I vizi di forma di una molta possono essere, a titolo esemplificativo:

  • l’errata indicazione delle generalità del multato;
  • l’errata o l’omessa indicazione della data e dell’ora nella quale è avvenuta l’infrazione;
  • mancata o erronea indicazione dell’autorità competente per il ricorso;
  • errore sulla norma violata o sulla sanzione da pagare.

Se si paga, la multa può beneficiare di uno sconto del 30%, cosidetto in misura ridotta. Ma una volta pagata la multa non può essere più contestata nè annullata.

Se non si paga, allora alla multa deve seguire una precisa procedura. Inviare, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC, all’autorità competente indicata sul verbale una memoria entro 30 giorni dal momento in cui si riceve il verbale all’autorità competente. Con detta memoria vanno spiegate chiaramente le ragioni secondo le quali la multa è ritenuta illegittima, per vizi di procedura o di merito della contestazione elevata.

Fare ricorso non ha alcun costo. Ma se si perde, la multa è raddoppiata. 

Raccomandata o PEC: come fare

Le uniche modalità per contestare una multa anti-covid19, se non la si è già pagata, sono l'invio a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC. La raccomandata richiede, se non si ha una utenza personale sul sito di Poste.it, per l'utilizzo dei servizi di spedizione online, di doversi recare in un ufficio postale. Prestate allora attenzione a non incorrere in una multa mentre vi state recando in Posta. Indossate la mascherina se andate a piedi, o quando scendete dall'auto per recarvi all'interno degli uffici postali, e mantenetela fino a quando non farete ritorno in auto o a casa, se andate a piedi. Se vi muovete in bicicletta, la mascherina non è obbligatoria.

La PEC vi consente di poter inviare la contestazione senza muovervi da casa, o dall'ufficio. La PEC, posta elettronica certificata, ha lo stesso valore legale della raccomandata in quanto vi consente di avere una data certa dell'invio e soprattutto una ricevuta di accettazione. Per ottenere una PEC, vi sono diverse modalità. In questo articolo le diverse soluzioni.

Attività commerciali: 5 sanzioni

Il prontuario della Guardia di Finanza individua cinque inadempienze agli obblighi previsti dal recente DPCM (18 ottobre 2020). La loro violazione comporta una sanzione di 280 euro, elevabile a 560 euro in caso di recidiva, oltre alla possibilità di chiudere provvisoriamente l'attività per cinque giorni. Il prontuario riporta che le sale giochi, scommesse e bingo non possono rimanere aperti tra le 21.00 e le ore 8.00. Tutti i negozi al dettaglio devono garantire ai clienti ingressi dilazionati, sosta non oltre necessario, rispetto dei protocolli previsti dagli allegati ai Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Per bar e ristoranti, ed in generale i servizi di ristorazione (escluso quelli lungo l'autostrada e le stazioni), la consumazione può avvenire tra le ore 5.00 e le 24.00 e solo se seduti al tavolo e per un massimo di 6 persone. Stop a sale da ballo e discoteche, le feste private civili e religiose autorizzate con massimo 30 persone. 

Oltre alle sanzioni per l'esercente, nel caso in cui sia violata una prescrizione per il cittadino, come riportato nei paragrafi di cui sopra, anche la persona fisica può essere oggetto di una multa.