Pensioni: come andare a 56 anni. Quanti contributi Inps servono?

Le pensioni sono erogate dall'Inps in presenza di requisiti ben definiti: ora si può uscire dal lavoro con soli 20 anni di contributi già oltre 10 anni prima del previsto.

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La pensione è senza dubbio la metà più ambita di ogni persona che si avvicina alla fine della sua vita lavorativa.

L'attuale sistema previdenziale in Italia prevede diverse formule per uscire dal mondo del lavoro, basate essenzialmente su due requisiti chiave: l'età anagrafica e gli anni di contributi Inps versati.

Pensione di vecchiaia: quando si può accedere?

Per quest'anno, ma anche per il 2021 e il 2022, la pensione di vecchiaia viene maturata al raggiungimento di 67 anni di età, con un minimo di 20 anni di versamenti.

La domanda che molti si pongono è se sia possibile andare in pensione prima, avendo solo 20 anni di contributi versati?

In pensione con soli 20 anni di contributi: le strade da escludere

L'attuale sistema prevede diverse opzioni in tal senso, ma è bene escludere quelle non percorribili, onde evitare di fare confusione.

Non si può richiedere la pensione anticipata ordinaria con soli 20 anni di contributi, visto che sono necessari 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.

Fuori dalle possibilità anche Quota 100, l'accesso alla quale è possibile con un minimo di 38 anni di contributi, limite che scende a 35 anni per l'opzione donna.

Ci sono però altri quattro modi differenti per andare in pensione con soli 20anni di contributi, senza dover attendere i 67 anni di età.

Pensione con 20 anni di contributi: già da 56 anni per gli invalidi

La prima opzione riguarda i lavoratori dipendenti del settore privato che hanno un'invalidità pari ad almeno l'80%.

Per questa categoria di lavoratori è possibile anticipare la pensione con soli 20 anni di contributi a 61 anni di età per gli uomini e a 56 anni per le donna, tenendo presente che in entrambi i casi è prevista una finestra di uscita di 12 mesi, quindi la pensione decorre dal tredicesimo mese successivo a quello in cui sono raggiunti i requisiti previsti.

Pensione anticipata a 64 anni: ecco come

La seconda possibilità di andare in pensione con 20 anni di contributi senza attendere i 67 anni di età è offerta dalla pensione anticipata contributiva.

Quest'ultima offre la possibilità di lasciare il lavoro con 20 anni di contributi a patto di aver raggiunto i 64 anni di età. Per accedere alla pensione anticipata contributiva è necessario però possedere altri requisiti:

il lavoratore non ha versato contributi prima del 1996;

il lavoratore possiede contributi previdenziali risalenti ad un periodo antecedente al 31 dicembre 1995, ma ha optato per il computo presso le Gestione Separata Inps;l'assegno mensile deve essere pari ad almeno 2,8 volte quello sociale, e quindi per l'anno 2020 non deve essere inferiore a 1.287,52 euro.

Pensione anticipata: con l'Isopensione lasci il lavoro a 60 anni

Un'altra opzione per anticipare la pensione con soli 20 anni di contributi è offerta dall'Isopensione, una forma introdotta dalla legge Fornero del 2012.

Si tratta di una forma di anticipo rivolta a determinati lavoratori e in particolare a coloro che sono occupati in aziende che hanno in media più di 15 dipendenti.

Al lavoratore non devono mancare più di 7 anni dal raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia anticipata ordinaria.

Tra le condizioni c'è anche quella secondo cui preliminarmente l’azienda deve sottoscrivere un accordo con le organizzazioni sindacali finalizzata alla gestione degli esuberi.

Infine, è previsto che il lavoratore in esubero stipuli un ulteriore accordo con l’impresa, con cui acconsente alla cessazione del rapporto di lavoro.

Pensione anticipata con 20 anni di contributi: l'assegno straordinario

Sempre con 20 anni di contributi è possibile anticipare l'uscita dal lavoro con l'assegno straordinario, rivolto ai dipendenti delle aziende, coinvolte in processi di ristrutturazione o riorganizzazione e aderenti ai fondi bilaterali.

Si tratta delle aziende destinatarie dei Fondi di solidarietà del Credito ordinario, del Credito cooperativo, dei Tributi erariali, delle Poste Italiane, delle Ferrovie dello Stato italiane, delle Imprese assicuratrici e società di assistenza, nonché del Trentino.

Come nel caso dell'isopensione, l'assegno straordinario è riconosciuto a coloro che maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata entro 7 anni, sino al 2020, oppure entro 4 anni dal 2021 in poi.

Pensione anticipata: con la RITA puoi andarci anche a 57 anni

Infine, si può andare in pensione prima con 20 anni di contributi grazie alla R.I.T.A., ossia la rendita integrativa temporanea anticipata.

Si tratta di una prestazione di previdenza complementare che può essere erogata in attesa di raggiungere l'età pensionabile.

L'accesso alla RITA dall'1 gennaio 2018 è previsto per due tipologie di soggetti: la prima riguardano coloro che cessano l'attività lavorativa e che hanno almeno 20 anni di contributi versati e 62 anni di età, oltre a 5 anni di iscrizione e contribuzione al fondo pensionistico complementare.   

La RITA può essere chiesta anche da chi è inoccupato da più di 24 mesi, ha versato contributi per almeno 20 anni e ha almeno 57 anni di età, con un minimo di 5 anni di iscrizione alle forme pensionistiche complementari.