Prosegue il rialzo dei mercati azionari che non trovano controindicazioni per arrestare la loro corsa. Tutto questo in attesa delle trimestrali americane che daranno un quadro un po’ più chiaro sullo stato di salute delle prima economia al mondo che da sempre ha una funzione guida per gli altri mercati.Gli indici sembrano aver già iniziato a scontare in anticipo i buoni dati aziendali avendo rotto nelle scorse settimane i precedenti massimi rappresentati da 6094 per il Dax 1150 per S&P500, 10730 per Dow fornendo cosi un ulteriore segnale di rialzo. Da segnalare che anche il Ftse100 ha presentato un andamento simile mentre gran parte degli altri mercati, in particolare quelli europei, rimane ancora al di sotto dei precedenti massimi di periodo. Il successivo consolidamento dei prezzi al di sopra dei massimi prima segnalati è un fattore di positività per gli indici che adesso hanno la possibilità, sulla tenuta dei livelli indicati, di continuare la loro ascesa verso 6430 di Dax, 11280 e quindi 11600 di Dow e 1220 di S&P500. Al raggiungimento di questi livelli si dovrebbe poi assistere ad una salutare e profonda correzione dei mercati che salgono ininterrottamente da inizio febbraio 2010 nonostante le contrattazioni legate all’economia reale e in presenza di una tasso di disoccupazione che rimane elevato.Il FtseMib non riesce a seguire al rialzo gli altri con lo stesso slancio ma continua a dimostrare un atteggiamento prudente, dovuto principalmente alla zavorra dei principali titoli finanziari che scontano ancora l’incertezza legata alla crisi Greca. L’area posta a 22500 sta sostenendo i prezzi nel breve che sono pure riusciti a chiudere l’ottava sopra la soglia anche psicologica di 23000 aprendo adesso la strada ad ulteriori salite in prima battuta verso 23500 e quindi 24000 che sembra essere l’approdo dell’indice domestico, almeno per quanto riguarda i prossimi mesi.