Borse in pericolo? Strategie su Eur/Usd, Oro e Petrolio

Le Borse sono preda di un certo nervosismo: cosa può accadere ora?

Di seguito riportiamo l’intervista a Davide Biocchi, professional trader, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro gravita intorno ad area 1,055 in attesa della BCE. Quali i possibili scenari?

L’euro-dollaro ha cercato di uscire dal trading range, ma è stato ricacciato all’interno dello stesso.

Da oggi e fino a mercoledì prossimo, quando ci sarà il meeting della Fed, più che nelle mosse sui tassi di interesse, attesi invariati sulle due opposte sponde dell’Atlantico, verranno fuori le scelte di politica monetaria a breve termine.

Eur-Usd: quali scenari?

Mi aspetto che Fed e BCE abbiano finito con il rialzo del costo del denaro, ma la comunicazione potrà avvenire in un certo modo o in un altro e questo farà la differenza e si vedrà anche sul cambio.

In pratica, un conto è che Fed e BCE diranno che si arrendono, un altro è che avvertiranno di avere le armi pronti a sparare, dichiarando che lo faranno se i mercati si muoveranno in un certo modo.

I due livelli importanti sull’euro-dollaro sono al ribasso area 1,045 e al rialzo quota 1,065, segnalando che chiusure sopra questa soglia invertiranno la tendenza a favore dell’euro.

Oro sotto la lente

L’oro è approdato in area 2.000 dollari. Ci sono le condizioni per salire ancora?

L’oro ha tre parametri: uno è che è negoziato in dollari e quindi si dovrebbe indebolire con un biglietto verde forse.

L’altro è che ha una funzione alternativa ai bond, ma in questo momento non c’è partita, visto che l’oro non ha rendimento, mentre le obbligazioni rendono il 5%.

Infine, c’è il ruolo di asset rifugio del gold che è arrivato a 2.000 dollari avendo due fattori su tre contro, quindi si pensi a dove sarebbe se li avesse avuti tutti a favore.

Se le tensioni in Medio Oriente dovessero acuirsi, avremmo l’oro ancora più sugli scudi.

Focus sul petrolio

Il petrolio sta tornando indietro dopo i recenti rialzi. Qual è la sua view su questa materia prima?

Finchè l’area di azione in Medio Oriente si circoscrive alla striscia di Gaza, il petrolio fa vedere che è pronto ad accettarlo, ma se ci fosse un’escalation, troveremmo le quotazioni sopra i 90 dollari in un lampo.

Le resistenze dell’oro nero sono a 88 dollari prima e poi a 93 e a 96 dollari, mentre i supporti li troviamo a 83-82 dollari prima e poi a 78-76 dollari.

Come si muoveranno le Borse?

Cosa può dirci in merito al recente andamento delle Borse e quali le attese nel breve?

Le Borse sono nervose e a qualcuno potrebbe venire da dire che ciò sia da ricondurre alle tensioni in Medio Oriente.

Un rischio quest’ultimo che non viene pesato più di tanto da Wall Street, mentre sui mercati sono due i fattori che indeboliscono.

Il primo, e lo si nota più sul Nasdaq che sull’S&P500, è legato al fatto che tre trimestrali su cinque sono andate male o comunque sono state accolte negativamente dal mercato.

Il secondo fattore è che viene da chiedersi se l’economia americana, quella della strada, stia andando veramente verso la recessione.

Guardando il Russell 2000, cioè l’indice delle small cap, si nota che è in un laterale ampio di due anni, ora viaggia sui minimi e se dovesse romperli, sarà proprio un annuncio di recessione.

Se non ci sarà un’escalation in Medio Oriente, possiamo dire che le tensioni attuali sono un dejia vù e nulla di più.

Credo che la crisi negli Stati Uniti potrebbe arrivare e in questo momento bisogna fare molta attenzione.

L’S&P500 è già su un supporto importante, ma non è detto che funzioni, mentre il Nasdaq è lontano dai supporti, quindi può scendere anche a velocità doppia, come già visto nelle ultime sessioni.

Il Ftse Mib si salva un po’ grazie alla sua composizione ed è un po’ in attesa di sviluppi.

In generale sulle Borse non sono positivo in questo momento, ma al contempo non vedo panico.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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