Petrolio e titoli oil: crolla tutto! Che fare con ENI e Saipem?

Il petrolio affonda su valori che non vedeva più da luglio 2017, travolgendo i titoli oil a Piazza Affari. Le attese degli analisti e le strategie sui due big del settore.

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Non accenna in alcun modo a fermarsi la caduta a picco delle quotazioni del petrolio che oggi sta vivendo una giornata all'insegna di forti sell.

Petrolio sui minimi da luglio 2017: affondano i titoli oil a Piazza Affari

Dopo aver ceduto ieri due punti percentuali, l'oro nero oggi presenta un bilancio ben più pesante, visto che negli ultimi minuti passa di mano a 43,85 dollari, con un affondo del 4,47%.

Inevitabili le ripercussioni sui titoli del settore oil che a Piazza Affari vedono Tenaris ed ENI crollare rispettivamente del 4,37% e del 4,6%, ma il conto pi ùsalato è pagato da Saipem che affonda di quasi il 6%.

Le vendite sono alimentate da un petrolio che cade sempre più in basso, tanto da riportarsi sui valori di 2017 dopo le cattive notizie che giungono dal meeting dell'Opec.

Petrolio: Opec concorda taglio da 1,5 mln di barili, ma Russia contraria

Nella giornata di ieri il Cartello ha concordato un taglio della produzione di 1,5 milioni di barili al giorno, che è leggermente migliore del previsto visto che si parlava di una riduzione di circa 1 milione di barili.

C'è da dire però che il taglio resta subordinato all'approvazione dei Paesi non partecipanti all’OPEC, in particolare la Russia, che finora ha espresso reticenza per un taglio così ampio.

Stando a quanto riferito da una fonte a Reuters, il Paese guidato da Putin non appoggerà la richiesta dell'Opec di nuovi tagli, ma solo un'estensione di quelli già in vigore.  I paesi del cartello allargato al di fuori dell’OPEC dovrebbero sostenere un taglio di 500mila barili al giorno.