Petrolio prezzi Opec Arabia Saudita e Russia, volano gli stracci

I livelli di estrazione di greggio saranno finalmente abbassati? Arabia Saudita e Russia non se le mandano a dire. Vertice OPEC+ del 9 aprile, la fumata bianca è tutt'altro che scontata, ecco perché in accordo con quanto è stato riportato dal sito de LaStampa e dal portale sputniknews.com. Oro nero in caso di nuovi crolli, rischio prezzi tra i 10 ed i 15 dollari al barile.

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Per i prezzi del petrolio quella di giovedì 9 aprile del 2020 sarà una giornata chiave in quanto, rigorosamente in videoconferenza ai tempi del coronavirus, c'è in programma la riunione dell'Opec+.

I livelli di estrazione di greggio saranno finalmente abbassati?

Per abbassare i livelli di estrazione di greggio sarà decisivo un accordo tra i due Paesi che hanno fatto scoppiare nelle ultime settimane la guerra dei prezzifacendo crollare le quotazioni del petrolio sotto i 20 dollari al barile.

Arabia Saudita e Russia non se le mandano a dire

Si tratta, nello specifico, di Arabia Saudita e Russia che continuano a non mandarsele a dire. 'Abbiamo i costi di estrazione più bassi, vinciamo noi', ha non a caso dichiarato il governo di Riad lanciando l'ennesimo guanto di sfida al Paese di Putin in accordo con quanto è stato riportato dal sito lastampa.it.

Vertice OPEC+ del 9 aprile, la fumata bianca è tutt'altro che scontata

Nonostante l'ottimismo ostentato nei giorni scorsi dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con un tweet, in realtà l'accordo sulla riduzione dei volumi di produzione di greggio, tra Arabia Saudita e Russia, sembra essere ancora lontano secondo quanto è stato riportato dal sito sputniknews.com.

Oro nero in caso di nuovi crolli, rischio prezzi tra i 10 ed i 15 dollari al barile

Dal minimo di $ 17,79 al barile, segnato lo scorso 1 aprile, il prezzo del petrolio negli ultimi 7 giorni hanno fatto registrare un netto rimbalzo rispetto a valori che non si registravano dal 2002. 

Le quotazioni del petrolio sono aumentate anche in scia alle attese di un accordo sul taglio alla produzione che, se non ci fosse, potrebbe innescare di nuovo una spirale ribassista al punto che non mancano gli esperti del settore a prevedere, in tal caso, un crollo all'interno della fascia di 10-15 dollari al barile. A riportarlo è proprio il sito sputniknews.com citando la view di un analista norvegese.