La seduta odierna prosegue all'insegna della volatilità e dell'incertezza per il petrolio che ha già cambiato direzione di marcia in più di un'occasione nel corso della mattinata.
Petrolio in calo dopo mattinata volatile: resistono in rialzo i titoli oil
Archiviata la sessione di ieri con un ribasso di oltre un punto percentuale che lo ha riportato in area 54,5 dollari al barile, l'oro nero ha provato per due volte quest'oggi a riposizionarsi oltre quota 55 dollari, fallendo però nel suo intento.
Negli ultimi minuti il petrolio passa di mano a 54,2 dollari, in calo dello 0,66%, e questa frenata contribuisce ad allontanare dai massimi della mattinata i titoli del settore oil a Piazza Affari.
I protagonisti del comparto resistono comunque in positivo sulla scia della trimestrale di Bp che ha battuto le attese degli analisti e così Tenaris ed ENI salgono dello 0,77% e dello 0,69%, mentre resta più indietro Saipem con un vantaggio più contenuto dello 0,22%.
Tra i titoli a minore capitalizzazione Maire Tecnimont guadagna l'1,64%, seguito da Saras che si apprezza dello 0,44%.
Attesi nuovi rialzi per il greggio: la view di UBS
Le prospettive per il petrolio appaiono ancora positive e l'idea è che dopo aver raggiunto i massimi degli ultimi due mesi non più tardi di ieri, le quotazioni possano spingersi ancora in avanti.
A sostenere l'ascesa contribuiranno da una parte i tagli alla produzione Opec e dall'altra le sanzioni al Venezuela, due fattori che dovrebbe eliminare l'eccesso di offerta.
Addirittura c'è anche chi non esclude, come gli analisti di UBS, che nel corso del 2019 il mercato petrolifero potrebbero sfiorare una situazione di deficit di offerta, considerando che la domanda di materia prima resta solida.