Come evitare il pignoramento dell’Agenzia delle Entrate

Come evitare il pignoramento improvviso del conto corrente da parte dell’Agenzia delle Entrate? È possibile pignorare il conto corrente senza un preavviso e senza che il contribuente ne sappia nulla? Ecco i dubbi che possono sorgere a tutti i debitori/contribuenti che non adempiono le obbligazioni tributarie.

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Pignoramento Agenzia Entrate-Riscossione: è possibile che vengano prelevati i soldi direttamente dal conto corrente? Come evitare il pignoramento improvviso del conto corrente da parte dell’Agenzia delle Entrate? È possibile pignorare il conto corrente senza un preavviso e senza che il contribuente ne sappia nulla? Ecco i dubbi che possono sorgere a tutti i debitori/contribuenti che non adempiono le obbligazioni tributarie.

Scopriamo in questa guida come autodifendersi e autotutelarsi dal pignoramento improvviso del conto corrente da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Pignoramento Conto Corrente da parte dell’Agenzia dell’Entrate-Riscossione

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione può procedere al blocco del conto corrente: la procedura non si svolge sotto controllo di un giudice e tutto avviene senza udienza in tribunale. Il Fisco invia una notifica sia al contribuente sia alla banca con cui ordina a quest’ultima di trasferire i soldi pignorati nelle casse dello Stato se il debitore non provvedere ad adempiere l’obbligazione tributaria entro 60 giorni.

Pertanto, il pignoramento del conto corrente avviene in modo improvviso da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, senza alcun preavviso. Il blocco dei soldi sul conto corrente del contribuente/debitore avviene improvvisamente in quanto la procedura è più veloce di quella ordinaria. Non è necessaria la nomina di un legale, non c’è necessità dell’autorizzazione del giudice e non si provvede alla fissazione di alcuna udienza. Il Fisco può risalire all’istituto di credito presso il quale è presente il conto corrente del contribuente/debitore mediante l’accesso all’Anagrafe dei rapporti finanziari dell’Agenzia delle Entrate.

L’Amministrazione fiscale provvede a farlo adottando la procedura preventiva e richiedendo ai soggetti terzi che sono debitori del contribuente di comunicare per iscritto le somme che sono da loro dovute. La banca è tenuta a eseguire il versamento in base all’atto di pignoramento notificatole da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione. L’istituto di credito provvede a pagare la somma pignorata direttamente al concessionario, fino a concorrenza del credito vantato.

Pignoramento Agenzia delle Entrate-Riscossione: quando avviene?

Il pignoramento improvviso delle somme del contribuente non avviene subito ma dopo 60 giorni, in modo da dare a questi la possibilità di pagare in modo volontario l’obbligazione e “sbloccare il conto corrente”. Il termine entro cui il contribuente/debitore deve adempiere al versamento diretto nei confronti del concessionario della riscossione è di 60 giorni.

I sessanta giorni decorrono dalla data in cui è stato notificato l’atto di pignoramento. Nel caso in cui il pignoramento del conto corrente comporti il prelievo di somme di importo superiore rispetto a quelle presenti sul conto corrente, quest’ultimo resta “vincolato”.

Pignoramento improvviso conto corrente: come opporsi ed evitarlo legalmente?

Il contribuente/debitore può difendersi legalmente dal prelievo improvviso del conto corrente, impugnando l’atto di pignoramento davanti al giudice ordinario. Per i crediti tributari le opposizioni sono ammesse:

- con l’opposizione agli atti esecutivi, per tutti i casi che non riguardino la regolarità formale e la notificazione della cartella di pagamento,

-con l’opposizione all’esecuzione, solo per contestare la pignorabilità dei beni.

In conclusione, per evitare il pignoramento improvviso del conto corrente è possibile:

-presentare un’istanza per l’annullamento della cartella in autotutela;

-chiedere la sospensione automatica;

-chiedere una rateazione con un piano di dilazione che è pari a 72 rate;

-procedere all’adempimento dell’obbligazione tributaria vantata nei confronti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.