Rottamazione Ter: Draghi da avvio alla proroga! Le scadenze

Arriva la proroga della Rottamazione Ter, mentre la scadenza rimane fissa al 28 febbraio 2022! Ecco le novità e le scadenze del 2022.

È partita la Rottamazione Ter del 2022 ed entro il 28 febbraio ci si aspetta il pagamento della rata, secondo il piano di rateizzazione. Tuttavia, per effettuare il pagamento c’è tempo fino al 7 marzo 2022, come stabilisce lo stesso piano di rateizzazione.

Ma chi dovrà pagare la rata del 28 febbraio? La rata del 28 febbraio dovrà essere pagata da tutti coloro che sono riusciti ad effettuare il pagamento delle rate del 2020 e del 2021. In particolare, solo chi è riuscito ad effettuare i pagamenti entro il 14 dicembre 2021 potrà pagare la rata di febbraio.

I termini e le condizioni per effettuare i pagamenti della rottamazione ter sono stati stabiliti dal D.L. 146/2021, il cosiddetto Decreto Fiscale. Per qualsiasi informazione in merito, consigliamo la lettura di questo articolo e del suddetto Decreto Fiscale.

Rottamazione Ter: si chiede la proroga!

Come abbiamo già detto in apertura, il 28 febbraio 2022 è il termine ultimo per effettuare il pagamento della rottamazione ter, ma solo per chi è riuscito a pagare le ultime rate del 2020 e del 2021. Ma questa non è la sola ed unica novità di oggi.

Il pagamento della rata del 28 febbraio può essere effettuato solamente da chi ha effettuato i pagamenti entro il 14 dicembre 2021. Ma la novità sta proprio in quest’ultima scadenza. I commercianti hanno cominciato a chiedere al Governo la proroga della rata del 14 dicembre 2021.

Molti, infatti, a causa della crisi pandemica, non sono riusciti ad effettuare i pagamenti. Proprio per questo motivo, circa 532 mila contribuenti non hanno ancora effettuato i pagamenti, restando in debito con il Fisco.

Per trovare una soluzione al problema, il Governo ha deciso di esaminare la questione alla Commissione Finanze del Senato. Proprio in questa sede sono stati calcolati circa 2,5 miliardi di debiti ancora non saldati da parte dei contribuenti.

In particolare, i contribuenti che si trovano in regola con il Fisco sono circa 718 mila, circa il 57%, mentre chi non ha ancora provveduto ad effettuare i pagamenti sono circa 532 mila, ovvero il 43%. A voler trovare una soluzione al problema sono la Lega ed il M5s

Entrambi i partiti sostengono la necessità di introdurre una nuova rottamazione Quater per i pagamenti non saldati degli anni 2018, 2019 e 2020.

Il vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, Alberto Gusmeroli, ha commentato la vicenda durante il webinar organizzato dalla Cassa nazionale di previdenza sociale dei ragionieri, dicendo:

“la proroga della rottamazione da sola non serve, bisogna proseguire con una pace fiscale, sbloccando l’impasse che si è creato con la cessione dei crediti legata ai bonus edilizi e fermando una riforma del catasto che porterebbe solo più tasse per tutti”

Un primo passo con lo sblocco della cessione dei crediti è stato fatto. Adesso toccherebbe alla pace fiscale. Secondo il capogruppo del Movimento 5 stelle, Emiliano Fenu, se non si introduce una nuova pace fiscale la situazione potrebbe risultare fatale per molti contribuenti che stanno ricevendo le cartelle esattoriali proprio in questo momento.

Il capogruppo del Movimento 5 stelle fa riferimento ad una vera bomba sociale pronta ad esplodere. I dati parlano chiaro: quasi la metà dei contribuenti, esattamente il 43%, sono decaduti dalla rateizzazione e dal saldo e stralcio.

Se l’obiettivo della rateizzazione e della rottamazione ter era quello di riuscire a racimolare qualche euro, i dati dimostrano che è stato un fallimento. L’unica alternativa consisterebbe nell’introduzione di un nuovo provvedimento che consenta a tutti di effettuare il pagamento.

Proprio per questo motivo, il Movimento 5 stelle sta già presentando un emendamento per rimodulare i termini della rottamazione ter e che apra ad una nuova rottamazione.

A questa iniziativa si unisce anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Quest’ultimo è convinto prima di ogni altra cosa che a dover essere agevolati devono essere i contribuenti. 

In attesa che si aprano i termini per l’introduzione di una nuova rottamazione quater, successiva alla rottamazione ter, vediamo adesso le scadenze ed i possibili scenari futuri.

Rottamazione ter: le prossime scadenze

Abbiamo già confermato in apertura che il 28 febbraio 2022 risulta essere il termine ultimo per effettuare il pagamento della rata della rottamazione ter, come previsto anche dal piano di rateizzazione. Ma solo i contribuenti che avranno effettuato i pagamenti entro il 14 dicembre 2021 saranno autorizzati ad effettuare il pagamento del 28 febbraio.

Ricordiamo, inoltre, che il piano di rateizzazione prevede anche una concessione di 5 giorni (giorni di tolleranza) per effettuare il pagamento, quindi, c’è tempo fino al 7 marzo 2022. A stabilire i suddetti termini è la normativa in materia, ovvero il D.L: n. 146/2021, il cosiddetto Decreto Fiscale convertito nella Legge n. 215/2021.

Ma vediamo adesso quali sono le scadenze fissate dalla rottamazione ter, entro il quale poter effettuare i pagamenti. Per ulteriori informazioni dovremmo fare riferimento al Decreto-legge 119/2018. I pagamenti dovranno essere effettuati entro il:

  • 28 febbraio;
  • 31 maggio;
  • 31 luglio;
  • 30 novembre.

Ad ogni scadenza il piano di rateizzazione fissa anche 5 giorni di tolleranza, sempre secondo il decreto-legge sopracitato n. 119/2018. Quindi, i contribuenti avranno almeno 5 giorni di tempo successivi alla scadenza per effettuare i pagamenti senza more.

Rottamazione ter: cosa ha deciso l’Associazione nazionale dei commercialisti

Anche l’Associazione nazionale dei commercialisti ha sottolineato la necessità di introdurre un nuovo piano di proroga per i contribuenti che non sono ancora in regola con il fisco. Ma la domanda è: meglio concedere più tempo o ridurre gli importi delle rate allungando di conseguenza il piano di rateizzazione?

Intanto al Governo è stato chiesto di fissare un nuovo termine entro il quale potranno essere effettuati i pagamenti ancora dovuti.

Purtroppo, il Decreto Fiscale ha introdotto una proroga troppo breve di soli 9 giorni. Proprio per questo sarebbe necessaria l’introduzione di una nuova agevolazione che possa consentire a tutti i contribuenti di pagare le tasse ancora dovute.

Anche l’ANC nel suo comunicato stampo ha fatto intendere ciò:

“Una valutazione attenta della situazione generale dell’economia del Paese avrebbe imposto la scelta di una proroga più consistente, capace di permettere ai contribuenti, nel corso del 2022, di mettersi in regola con le “vecchie” definizioni agevolate ancora in essere.”

Sempre secondo l’Associazione, il dato che più convince all’introduzione di nuove forme di agevolazione è quello relativo al numero di contribuenti che ancora non hanno effettuato i pagamenti, ovvero il 43%, quasi la metà del totale.

Sicuramente, la crisi legata alla pandemia, al covid 19 e alle restrizioni ha influito molto sulle entrate e quindi sui ritardi nei pagamenti. Un dato che di certo non deve essere ignorato e che sicuramente porterà il Governo ad effettuare il passo successivo.

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