Per anni abbiamo propeso per la sovranità monetaria come elemento di sovranità politica. Nel frattempo abbiamo anche invocato per l’Europa una banca centrale vera, prestatrice di ultima istanza, magari pubblica (vera) e magari che operasse autonomamente dagli Esecutivi degli stati membri ed in un ambiente di federalismo fiscale europeo. Abbiamo anche invocato il Quantitative Easing come strumento di politica espansionistica di stampo keynesiano. Ovvero una immissione nel sistema economico di nuova massa monetaria, che, assieme ad adeguate politiche fiscali continentali, perseguisse la piena occupazione. Già! Piena occupazione! Oppure il QE non è. Senza una politica di spesa pubblica, espressa da una politica fiscale continentale, meglio se federale, il QE non funziona. Quello che la BCE ha fatto, invece, è reinterpretare i dettami del neoliberismo in salsa europea dando il 20% dei soldi che le banche centrali interessate immetteranno nei sistema, per comprare i titoli sovrani, ma senza che queste siano vincolate a dare un solo centesimo alle imprese ed alle famiglie. La cosa la si lascia un po’ cosi’: per inerzia della buona volontà delle banche. In altri paesi avanzati, alle famiglie i soldi arrivano dalle politiche sociali: i sussidi di disoccupazione, il reddito civile, i servizi di ammortizzazione sociale. In Europa solo qui paesi che già adottano politiche sociali virtuose potranno, forse, beneficiare del QE all'europea. Non solo! La conseguenza di tutto è che i paesi più forti, a partire dalla proprie banche, si rinforzeranno di più. Quelli più deboli diventeranno ancora più poveri. Senza contare, poi, che il QE all'europea interverrà sull'Offerta e quindi nei migliori dei casi la merce soddisferà la Domanda estera. Quindi maggiore esportazione, la quale, peraltro è già favorita dalla caduta dell’euro. Quindi al netto della stagnazione interna a causa dell’inerzia della Domanda che continuerà a soffrire il credit crunch, ed in prospettiva dell’inflazione che per definizione tenderà da aumentare, il rischio di stagflazione nei paesi PIIGS è grande.